Capitolo 30

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Da quel freddo giorno di gennaio è passato quasi un mese, siamo ai primi di febbraio e oggi ci sarà la partita Serpeverde- Corvonero, non vedo l'ora.

Draco è tutta la mattina che mi fa raccomandazioni, di non farmi di nuovo male, di stare attenta, di non finire di nuovo in infermeria e bla bla bla.
"Draco ho capito, starò attenta e starò bene, stai tranquillo" dissi guardandolo, eravamo in Sala Grande a fare colazione, noi e la piccola Serena, seduta tra Daphne e Pansy.
"Ori, il tuo assillante ragazzo ha ragione, stai attenta, però vedi di prendere il boccino, non puoi farti battere dalla Chang" disse Janus.
"Ma chi? Quella gatta morta?" dissi per poi scoppiare a ridere. "Sappi che i battitori sono molto scorretti" disse Serena.
"E tu come lo sai piccola serpe?" chiesi curiosa.
"Mio fratello non fa altro che parlare di Quidditch, secondo voi perché io non sto con lui? Ve lo dico io, perché è noioso e logorroico" a quelle parole tutti scoppiammo in una fragorosa risata, Daph e Jan non avevano torto un mese fa, questa mostriciattola è stata una boccata d'aria fresca.
"Bene io direi che è l'ora di andare, Blaise, Theo andiamo?" solo dopo mi accorsi di ciò che dissi.
"Cassy..." sussurrò Draco poggiando una mano sulla mia spalla.
"I-io non volevo, mi è venuto spontaneo, scusate" dissi abbassando lo sguardo.
"Ei Ori, tranquilla anche a me capita, è l'abitudine" disse Daphne venendo ad abbracciarmi.
"Chi prenderà il suo posto in squadra?" chiese Pansy d'un tratto.
"I-io"
"Jan? Perché non ce lo hai detto?" chiesi stranita.
"Perché non volevo credeste che volessi sostituirlo, dopo Theodore e Blaise io sono il terzo Serpeverde più bravo in quel ruolo, ero la riserva" disse abbassando il capo.

Andai ad abbracciarlo, capivo il motivo per la quale non ha detto niente a nessuno, non voleva che la prendessimo male. "Se vinciamo questa è per Theo" dissi staccandomi dall'abbraccio.

"Quindi vediamo di vincere, andiamo"

Una volta nello spogliatoio mi lasciai scendere qualche lacrima, mi mancava terribilmente tanto, il mio fratellino, spero che lui e Orion vadano d'accordo, penso abbia ragione Draco, ora loro mi guardano dall'alto, anche se li avrei preferiti qua. "Bimba? Sei pronta?" chiese Blaise bussando alla porta.
"Sì arrivo subito" dissi finendo di sistemarmi e asciugando le lacrime.
Una volta uscita li vidi tutti lì, con sguardo serio e malinconico. "Ei, oggi voglio una vittoria, per Theodore, se la merita" "Riddle ha ragione, forza andiamo" mi diede man forte Montague.
"Ed ora la squadra di Serpeverde, capitanata da Graham Montague, con al seguito i battitori Vincent Crabbe e Gregory Goyle, a loro volta seguiti dal portiere e i cacciatori, Miles Bletchley, Blaise Zabini e Janus Lestrange, e per ultima ma non per importanza la cercatrice Orione Riddle" annunciò il Corvonero che faceva da commentatore.
La parità iniziò più che bene, eravamo 80 a 40, i battitori dell'altra squadra appena potevano tentavano di buttarmi giù, ma io ero più veloce a schivare i loro bolidi. Dopo una buona ora e mezza avvistai il boccino, era sopra alla torre dov'erano presenti i professori e gli ospiti esterni, indirizzai velocemente la scopa in quella direzione, non mi importava dove fosse la Chang, l'importante è che l'abbia visto prima io di lei. "RIDDLE AVVISTA IL BOCCINO, CHO CHANG PARTE ALL'INSEGUIMENTO, MA LA SERPE È IN NETTO VANTAGGIO!"

Mi avvicinai ancora, ero a cinque metri e fu in quel momento che il boccino cambiò direzione scendendo verso gli spalti, non mi feci problemi a scendere con lui.
Lui prendeva velocità, io ne prendevo ancora di più, passò sopra gli spalti delle serpi, passai due metri sopra ai miei amici che mi incitavano a rallentare, ma non gli ascoltai, continuai ad inseguire il boccino, lo dovevo a Theo.
Il boccino fece come l'ultima volta, si mise a due metri di distanza da suolo, ma questa volta non avevo Potter alle calcagna, ma feci ugualmente un impennata a due metri dal suolo, questa volta andò a buon fine, ma ovviamente la fortuna non è mai con me, a due metri dal boccino vidi un bolide arrivarmi incontro, ero nel panico, non volevo passare altri giorni su quell'affare infernale senza poter camminare, schivai il bolide, ma persi metri di vicinanza con la mia meta d'orata. "RIDDLE NON LASCIA UN MOMENTO IL BOCCINO D'ORO, IL PUNTEGGIO È 180 A 180 UN PAREGGIO!"
Ero a cinque metri d'altezza e a due di distanza dal boccino, se mi fossi tuffata l'avrei preso. Così feci, mollai la scopa e mi buttai in avanti, presi il boccino, ma un bolide mi colpì in pieno stomaco, un urlo agghiacciante lasciò le mie labbra, sentì il commentatore annunciare la nostra vittoria, Draco urlò il mio nome.
"Per voi fratelloni" fu l'ultima cosa che ricordai, poi di nuovo il buoi, esattamente come l'ultima volta.
"Signorini la vostra amica ha avuto un brutale colpo da un bolide, l'avete visto, nella caduta ha battuto in maniera preoccupante la testa, per i prossimi tempi, soffrirà di perdita di memoria a breve termine, esiste una pozione che può porre rimedio, al San Mugo ce la stanno preparando, ma la scuola non può spendere una somma simile per una sola alunna, dovrete pagarla privatamente, solo allora in un mese settimane la pozione sarà qui" sentì la voce lontana dell'infermiera. "Mio padre pagherà, o suo padre pagherà, mi dica l'importo così spedirò una lettera a casa mia in modo che un genitore arrivi con i soldi, sono già passati 10 giorni, non voglio vedere la mia ragazza ripetere le stesse cose più volte per poi dimenticarsene, non glielo faremmo notare, ma gli altri sì, appena lei si sveglierà voglio quella pozione qui!" disse colui che riconobbi essere Draco, il mio Draco.

"Signorino Malfoy, non le permetto di usare questo tono con me, ho avvisato i suoi genitori, sua madre dovrebbe essere qui a minuti"
"Cosa'è successo alla cara Orione, cosa le hanno fatto!" disse una voce femminile, che riconobbi essere Narcissa. "D-Draco" dissi con voce probabilmente troppo bassa per essere sentita.

"Ori!" esclamò Daphne, allora mi hanno sentito.
"Cassy!" in pochissimo tempo sentì Draco al mio fianco.
"Tu non giocherai più a Quidditch, sappilo, non puoi finire in infermeria ad ogni partita, me lo avevi promesso" disse accarezzandomi una guancia.
"Però abbiamo vinto" dissi sorridendo lievemente, provai ad aprire gli occhi, ma era come se fossero bendati.
"Perché non riesco ad aprire gli occhi?" chiesi allarmata. "Signorina, cadendo ha preso un forte colpo alla testa, è tutta fasciata e anche gli occhi lo sono, per evitarle sforzi"
"Orione cara, sono appena arrivata, sono Narcissa, Lucius non l'hanno fatto entrare, ora parlo con l'infermiera e vediamo di porre rimedio a tutto okay?"
"Grazie Cissy, ma se posso chiedere mia madre?"
"Signorina ho inviato anche ai signori Nott una lettera, ma mi è stata recapitata indietro con scritto che il loro unico figlio era morto, mi spiace, non ho avuto il coraggio di contattare suo padre, credo che se lei voglia, il professor Silente potrebbe provvedere"

"Grazie Poppy, ma se i Malfoy lo sanno mio padre lo sa, stai tranquilla, da oggi non farò più parte della squadra di Quidditch, non è per me a quanto pare" dissi convinta. "Signorina, non so da quanto lei fosse sveglia, ma ha dormito per dieci giorni, e ora soffrirà di una lieve perdita di memoria a breve termine, la signora Malfoy ha portato ciò che serve per pagare la pozione che le curerà il danno, ma ci vuole un mese" "Io penso che potrei andare a casa, staccare da tutto e non essere un peso, io e i miei amici abbiamo sofferto abbastanza, almeno alla villa avrò gli elfi, così da non essere un peso nemmeno lì" dissi cercando di sedermi.

"Cassy non saresti un peso, possiamo starti dietro noi, non serve che torni a casa, i-io posso aiutarti, per favore rimani qui" disse Draco prendendomi la mano.
"Draco caro pensaci bene, Orione ha ragione, voi qui avete le lezioni, lo studio alla quale pensare, alla villa me ne posso occupare io e poi staccherebbe, potrebbe rilassarsi e tutto"
"Mi duole dirlo ma tua madre ha ragione Draco, far rimanere lei qui vorrebbe dire perderla di vista durante le lezioni, metti caso che non si ricorda di aver fatto colazione e mentre tu sei a lezione lei va in giro, è meglio se va a casa con Narcissa" disse Blaise.
"E poi è solo un mese, a marzo sarà di nuovo qui" disse Pansy appoggiando l'idea.
"E poi se vuoi puoi venirmi a trovare nei weekend, così stiamo insieme" dissi stringendogli la mano.
Ci fu un attimo di silenzio, sentii Narcissa e l'infermiera allontanarsi e percepì lo sguardo di tutti addosso.
"Draco? Ragazzi? Perché non riesco ad aprire gli occhi? Che mi succede?" chiesi preoccupata, ed eccola lì, inconsciamente la mia prima perdita di memoria.

"Ei bimba, non riesci ad aprirli perché hai una benda, un bolide ti ha preso a Quidditch, ricordi?" riconobbi la voce di Blaise. "Sì, ricordo che abbiamo vinto" dissi sorridendo.

"Cassy, hai subito un brutto colpo alla testa, mia madre e qui, appena finisce di parlare con l'infermiera penso ti toglieranno la benda, ma tu andrai al Manor per un mese" disse con aria triste.

"Perché devo tornare a casa?"
"Soffri di perdita di memoria a breve termine, noi qui non riusciremmo a starti dietro, a casa avresti gli elfi, mia madre, volendo anche mia zia"
"Mia madre come infermiera mi manca, voglio proprio sapere come va a finire" disse Janus facendoci ridere tutti.
"Signorina se vuole togliamo la benda agli occhi, poi può prendere le sue cose e andare a casa con la signora Malfoy" disse l'infermiera.
"Va bene Poppy, togliamo la benda, almeno avrò una cosa in meno da chiedere"
"È capitato? Ha chiesto perché non vedeva?" chiese Narcissa con fare preoccupato.
"Sì madre, non capiva perché non vedeva e dove si trovava" rispose Draco.
"Bene facciamo presto così io e la piccola Orione possiamo andare a casa" e da quelle parole capì che quello che mi aspetta sarà un lungo e triste mese. 

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora