Capitolo 8

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Non so con esattezza per quanto tempo restammo abbracciati, so solo che ad un certo punto sentimmo un colpo di tosse ci fece separare di colpo. Alzai la testa per vedere chi si era schiarito la gola e rimasi pietrificata, Theodore, Blaise e le ragazze erano davanti a noi.
"Stai bene sorellina?" chiese freddo Theo spostando lo sguardo da me a Malfoy.
"Sì ho solo pianto, non ho avuto un attacco per fortuna" dissi lievemente in imbarazzo.
"Orione andiamo in camera? Sarai stanca, è stata una giornata pesante per te" mi disse Daphne, il tono di voce era gentile e mi stava offrendo una scappatoia niente male.
"Hai ragione Greengrass andiamo, ci vediamo domani ragazzi" dissi senza guardare nessun ragazzo negli occhi.
"Vi accompagno anche io" disse Blaise, sapevo dove voleva andare a parare.


Appena usciti dalla saletta notai che la Sala Grande era completamente vuota.
Ci stavamo avviando ai sotterranei quando Blaise mi bloccò prendendomi il polso.
"Ragazze voi andate noi arriviamo" disse il mio migliore amico riferito alle mie compagne di stanza.
"Ora tu mi spieghi perché eri abbracciata a Draco e perché lui ti accarezzava la schiena e i capelli" disse Blaise una volta che le ragazze se ne furono andate, era irritato ma non ne capivo il perché. "Stavo male e lui ha notato che volevo piangere, così mi ha abbracciata per farmi sfogare tranquillamente e calmarmi" dissi indifferente, non capivo dov'era il problema.
"Orione tu non capisci, lui non si è mai fatto abbracciare, tanto meno ha mai abbracciato qualcuno, Malfoy si porta a letto le ragazze una volta e le butta via, non voglio che tu sia una di quelle, ti meriti il meglio" disse accarezzandomi il braccio.
"Blaise so badare a me stessa, non finirò nel suo letto, però vorrei capire com'è fatto davvero, perché secondo me non è il cinico arrogante che fa vedere a tutti, secondo me è solo una maschera" dissi sicura.
"Bimba stai giocando con il fuoco, lui fa vedere il suo lato migliore solo alle persone della quale si fida ciecamente. Draco è un tipo particolare, sarò sincero siete più simili di quanto voi vogliate credere, semplicemente tu hai più coraggio di lui" non capivo dove voleva arrivare.
"Capisco che ora tu sia confusa, sappi solo che sa mentire molto bene, è soprannominato il -Principe delle Serpi- per un motivo, non voglio che tu cada nelle sue trappole, però se lui vede che tu sei come lui potrebbe diventare il migliore degli amici. So che questo discorso è completamente incoerente però ricorda: siete quasi uguali" detto questo mi diede un bacio sulla fronte e si allontanò.
Una volta arrivata in stanza le ragazze stavano già dormendo, mi cambiai e appena toccai il cuscino Morfeo mi accolse tra le sue braccia.

"Orione, Orione svegliati" appena sentì queste parole accompagnate da dei delicati scossoni, saltai a sedere.

"Che succede?" chiesi ancora addormentata.
"Ci dobbiamo cambiare, dobbiamo fare colazione e andare a lezione" disse Daphne.

"Che ore sono?" chiesi allacciandomi la camicia della divisa.

"Le 7:15" disse Pansy.

"Bene io finisco di truccarmi e arrivo se volete voi andate" dissi tirando fuori il mascara.

"Ti aspettiamo" annunciarono in coro.
Stavamo andando il Sala Grande quando due paia di braccia mi tirarono indietro.

"Buongiorno leoncino" disse Fred

"Sei più splendida del solito oggi" aggiunse George

"Orione ti aspettiamo?" chiese Daphne

"Credo che oggi farò colazione con i Grifoni andate avanti tranquille ragazze" dissi sorridendogli. 

"Ci vediamo a lezione allora"

Nel giro di pochi secondi mi trovai sulle spalle dei gemelli e scoppiai a ridere.
"Ragazzi mettetemi giù" dissi sempre tra le risate
"Non se ne parla, entreremo così in Sala Grande" dissero in coro.
Una volta entrati tutti ci guardarono straniti, subito dopo iniziarono a sorridere, non di scherno, credo fossero felici del fatto che dopo ieri io riesca ad essere così allegra.

"Buongiorno Orione" disse la Granger, non mi ero nemmeno accorta che ci eravamo seduti. "Giorno ragazzi" dissi sorridendo.

"Come fai?" chiese Ginevra.
"A fare cosa?"

"Ad essere così allegra dopo ciò che hai raccontato ieri" la precedette Ronald.
"Beh parlarne mi ha fatto bene, ora quando mi viene in mente Orion mi ricordo solo dei momenti belli"
"Leoncino il tuo amato ci sta fulminando con lo sguardo" mi disse Fred all'orecchio.
"Cosa?" chiesi alzando lo sguardo verso il tavolo delle serpi, ormai mi ero abituata al fatto che non gli avrei fatto cambiare idea.
Lo vidi ghignare e ad un suo schiocco di dita mi apparì davanti un bigliettino.
-Ti avevo detto che ti sarei venuta a prendere di peso se ti avessi vista ancora una volta al tavolo dei Grifoni-
Ebbi appena il tempo di realizzare che mi ritrovai come un sacco di patate sulle spalle di Malfoy. "Mettimi giù" dissi iniziando a battere i pugni sulla sua schiena, ero a testa in giù e con il sedere all'aria, per fortuna quella mattina avevo messo i pantaloni.
"Oh non ci penso proprio Cassy" disse scoppiando a ridere
"MALFOY DOVE MI STAI PORTANDO?!"
"A lezione ovviamente"
"Signorino Malfoy!" la voce irritante della Umbridge lo fece voltare con me ancora sulle sue spalle. "Mi dica professoressa" disse con tono innocuo, come se fosse normale portare via di peso una compagna dalla sua colazione.
"Potrebbe gentilmente spiegarmi perché sta portando via di peso la signorina Nott?" odiavo la sua voce, troppo stridula per i miei poveri timpani.
"Vede professoressa, secondo me è scorretto che la signorina Nott come la chiama lei, passi più tempo con persone di altre case che con la sua, soprattutto con suo fratello" disse con aria fintamente innocua.
"Se le cose stanno così signorino Malfoy allora vada, ma andate direttamente in classe, e che non si ripeta più" che voce da oca strapazzata che ha.
"Certamente professoressa, arrivederci" salutò in fine per poi riprendere a camminare verso l'aula di trasfigurazione.
"Ora io e te parliamo Cassy cara" disse aumentando il passo.
"Io non ho niente di cui parlare con te, però per quanto mi costa ammetterlo ti devo ringraziare per ieri" dissi smettendola di dimenarmi.
"Prego Orione, avevo capito che era quello della quale avevi bisogno e anche se non sono un tipo affettuoso, quell'abbraccio ha fatto stare bene anche me".
"Signorino Malfoy metta giù la signorina Nott e andate a sedervi" disse severa la McGonagall.
Mi fece scendere dalle sue spalle e andammo a sederci in due banchi opposti alla classe, senza più spiaccicare parola. 

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora