Capitolo 39

502 13 0
                                    

POV ORIONE
Mi risvegliai stordita, conoscevo il mio migliore amico, e sapevo che non mi aveva addormentata per 'ore' come ha detto lui ma per giorni, ora mi resta solo da capire quanto ho dormito; in quel momento la porta si aprii.
"Che ci fai tu qui" chiesi fredda.
"Non pensavo fossi sveglia, Blaise continuava ad addormentarti senza dirmelo, non sapevo quando saresti stata sveglia di nuovo, Cassy volevo-"
"Che giorno è oggi? Per quanto sono rimasta addormentata?" lo interruppi, sapevo che stava per scusarsi, ma prima dovevo capire un paio di cose.
"Oggi è il ventinove luglio, sei hai dormito per un mese e mezzo, e qualche giorno, ora se mi facessi finire-" ma lo interruppi di nuovo.
"Draco, lo so che ti vuoi scusare, ma prima devo capire un paio di cose, come per esempio perché ho dormito per tutto questo tempo, e soprattutto dov'è Blaise, deve spiegarmi un bel po' di cose"
"È in camera sua, è accanto alla mia, quando potremo parlare?" "Dopo, al massimo domani, ora mi aiuteresti ad alzarmi?" "Cassy è meglio se chiamo Zenit e Blaise, loro sapranno cosa fare, non porrei che la cicatrice in schiena ti si riaprisse"
"Hai ragione, potresti andare a chiamarli cortesemente? Grazie" in risposta lo vidi annuire e uscire dalla stanza, ma non passò molto tempo prima che la porta venne riaperta.

"Esme! Come stai" chiese per poi abbracciarmi.
"Bene Jan tu? Eri d'accordo con quello che ha fatto quel pazzo del nostro migliore amico?"
"Certo che ero d'accordo, non puoi negare che se fossi stata sveglia avresti tentato di alzarti, rovinando il bellissimo lavoro che Blaise ha fatto e in più, lui ti cambiava le bende e tu non hai sofferto per nulla" disse sorridendomi allegramente.
"Mi sei mancato anche tu Jan" dissi stringendomi di più tra le sue braccia.
"Giù le mani dalla mia ragazza Zenit!" ovviamente non potevamo avere cinque minuti di pace.
"Lucius, non te la rubo stai tranquillo, sono interessato ad un'altra persona" disse continuando ad abbracciarmi.
"Ha ragione lui Draco, lo sai che Janus è interessato ad una certa bionda, primogenita di una delle famiglie appartenenti alle sacre ventotto" dissi ghignando e vidi Jan diventare rosso, che carino si imbarazza.
"Bimba, ben svegliata!" disse Blaise facendo il suo ingesso nella mia camera.
"TU! Per quale motivo mi hai addormentata per tutto questo tempo" chiesi senza nemmeno salutarlo.
"Lo sai benissimo che avresti cercato di alzarti, renderti utile, rovinando tutto il mio lavoro, quando fai così sembri una Grifondoro"
"Ei! Me l'hai già detto una volta, non serviva anche una seconda" dissi, imbronciandomi, fingendo di essermi offesa. "AW" esclamarono i tre 'uomini' in coro.
"Sei così carina con il broncio Cassy" disse Draco, in quel momento mi ricordai che dovevamo parlare, ma prima dovevo andare a parlare con mio padre.
"Ragazzi mi devo alzare, devo andare a parlare con mio padre"

"In questo momento è in riunione, è iniziata da poco"
"E per quale motivo voi due siete qui?" chiesi guardando il biondo platinato e suo cugino.
"Perché ti sei svegliata, ed è più importante di una riunione" disse Lestrange.
"Non esiste, ora voi scendete, io arrivo"
"Va bene, dobbiamo avvisarli del tuo arrivo?"
"No, voglio vedere la faccia di Greyback e gli altri" dissi alzandomi, con cautela, dal letto.
"Va bene, ci vediamo giù" disse Draco, per poi darmi un bacio a stampo.
"Dopo io e te parliamo" non mi diede il tempo di rispondere che non era già più in camera.
"Sei cotta bimba" disse Blaise ridendo.
"Oh lo so bene, e lo sa anche lui per questo fa così" dissi andando verso l'armadio, per poi tirare fuori il mio vestito da mangiamorte, un semplice vestito nero, lungo, con le maniche a tre quarti, lo scollo a cuore e il retro in pizzo; lo indossai e mi diressi verso la porta.
"Dopo parla con Draco, non stava bene mentre tu eri addormentata, i sensi di colpa lo logoravano"
"Lo farò, ora scendo" detto ciò usci dalla stanza e mi diressi al piano inferiore.

Una volta davanti alle porte del salone mi fermai, feci un respiro profondo ed entrai senza nemmeno bussare. "Buongiorno a tutti" esclamai sorridente.
"Orione cara, stavamo facendo una riunione importante" disse mio padre a denti stretti.

Una storia complicata ~ D.MDove le storie prendono vita. Scoprilo ora