Da quel pranzo era passata una settimana, Lucius aveva fatto pressioni a Draco per quanto riguardava il suo compito assegnatogli da mio padre. O almeno così mi aveva detto e io avevo scritto, lo ritenevo importante, per ricordarmi di chiedere al mio biondo platinato come stesse, aveva detto che, dato i pochi impegni extra-scolastici si stava concentrando per trovare una soluzione veloce, e che lo avrebbe tirato fuori dai problemi.
"Buongiorno cara, Draco dovrebbe essere qui tra poco e i tuoi amici saranno qui domani mattina per le dieci"
disse la voce soave di Narcissa appena entrai in cucina per fare colazione.
"Buongiorno Cissy, è un problema se mando una lettera e aggiungo un'altra persona?" chiesi pensando di invitare la piccola Serena.
"Certo che no cara, se posso chiedere chi è?" chiese curiosa la donna.
"La più piccola dei Montague, Serena, io e Daphne abbiamo fatto la sua conoscenza il giorno del ritorno ad Hogwarts dopo le vacanze natalizie, ci ha chiesto se poteva stare con noi nel vagone, la mattina dopo l'ho fatta conoscere agli altri, Blaise dice che è uguale a me da piccola, l'ho pensato anche io" disse ridacchiando.
"Sono contenta che una ragazza di quell'età sia la vostra fonte di gioia, immagino che dopo la perdita di tuo fratello, scusa se la cito, lei vi abbia riportato un po' di sorrisi" disse sorridendo lei a sua volta gioiosa.
"Oh sì, la mostriciattola è stata una boccata d'aria fresca, proprio come avevano Jan e Daph fin dall'inizio".
Ci fu un attimo di silenzio dove io mi persi nei miei pensieri, ma a riportarmi alla normalità fu una voce ben conosciuta, la sua voce.
"Ecco le mie donne preferite" disse Draco entrando in cucina e abbracciando la madre, per poi girarsi verso di me e sorridermi calorosamente, per poi avvicinarsi e baciarmi.
"Buongiorno principessa, ti sei appena svegliata?" chiese il ragazzo ridacchiando per poi mettermi un braccio intorno alle spalle mentre io continuavo a consumare la mia colazione.
"Sì, ho dormito benissimo anche senza pozione né incantesimo, che per aggiunta non ho mai trovato" dissi ridendo alla mia stessa battuta."Hai avuto incubi in questi giorni?" chiese accarezzandomi i capelli.
"A detta dell'elfo che mi sorveglia mentre dormo no, e io sinceramente dormo molto meglio" dissi bevendo l'ultimo sorso del succo di zucca.
"Draco, caro, Orione mi stava parlando di una persona che si aggiungerà a noi per pranzo domani, mi chiedevo se potessi scrivergli"
"Certo madre, di chi si tratta?" chiese Draco, ponendo però la domanda a me.
"La piccola Serena, penso le farebbe piacere unirsi a noi e vedermi" dissi appoggiando la mia testa sulla sua spalla. "Madre chi ci sarà a pranzo? Come adulti, non vorrei che ci fosse suo padre, è troppo piccola la ragazza"
"Ci saremo io, tuo padre e tua zia, forse anche tuo zio, ma dubito" disse Cissy bevendo il suo tè.
"Perfetto vado a scriverle una lettera" attesi che Draco uscisse dalla stanza per poi parlare.
"Narcissa, io probabilmente queste parole questa sera non le ricorderò, ma ci tengo a parlarne con te" dissi sistemandomi meglio sulla sedia.
"Io so che tu non sei totalmente d'accordo con le idee estremiste di mio padre, a dirla tutta non lo sono nemmeno io, voglio portare a termine la mia vendetta e lo farò, ma dopo quel giorno appoggerò mio padre per il semplice fatto che non voglio mettere nei guai i miei amici e soprattutto Draco, perché so che se mi rifiutassi lui me la farebbe pagare facendo loro del male" feci una pausa per riordinare le idee.
"Io non so quale sia il compito di Draco e devo starne fuori, solo ho paura che lui si faccia prendere dalle emozioni e per la paura fallisca, quindi immagino che tu abbia avuto le mie stesse paure, hai pensato a qualcosa?" chiesi sporgendomi fino ad appoggiarmi al tavolo con i gomiti.
STAI LEGGENDO
Una storia complicata ~ D.M
أدب الهواةOrione Nott, sorellastra di Theodore Nott arriva ad Hogwarts al suo quinto anno, dopo aver vissuto i sui anni precedenti in Francia, studiando a Beauxbatons. Theodore non può fare a meno di riavvicinarsi subito alla sorella dopo anni passati ad esse...