42. Londra

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6 mesi dopo

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Rumori sommessi...

Un gemito d'estasi...

La porta sulla sala era semi aperta, e come al solito si sentiva tutto.

Lily entrò, in vestaglia di flanella a scacchi. Il grugnito di James, inconfondibile, la guidò da lui: nudo dalla testa ai piedi, che impalava un aitante giovane appoggiato coi palmi al vetro della finestra. Sapeva che quella era la posizione che James in assoluto preferiva, perchè dominare con lo sguardo l'intera città mentre fornicava nutriva il suo senso di onnipotenza.

Entrambi erano in preda agli spasmi e Lily aspettò che finissero. I suoi piedi cercarono di non calpestare i resti organici e inorganici lasciati sui tappeti. Intimo, giocattoli vari, cinghie, fruste. Ormai c'era abituata, non la sorprendeva nè schifava più di tanto. Quella casa non era mai stata sua, o per meglio dire della "famiglia Potter" che si appresta a un nuovo inizio... Era di James, e solo di James, per disporne a suo piacimento, e lui si era fatto degli amici molto 'creativi' dopo San Mungo, amici che in quel momento dormivano nudi disseminati tra letti divani e vasche da bagno. 

Lily aveva trovato cose ben peggiori sul pavimento. Non ne aveva fatto parola con nessuno. Di tanto in tanto un livido, una contusione, bastava a ricordarle qual era la sua posizione nel gioco, se non veniva addirittura coinvolta, che fortuna sua, succedeva sempre più raramente. Perchè si trattava di vere e proprie sevizie.

Una delle ragazze, Rebecka, con indosso una mascherina nera, barcollò fino al più vicino uomo dormiente, o svenuto, e fece per praticargli la fellatio.

Lily, una smorfia disgustata, fu categorica.

"No. Fatelo a casa vostra. Alla mattina ve ne andate. Lo avevamo stabilito." 

"James." protestò l'altra, strafatta come non mai.

"Buongiorno, Lils." James si era messo addosso la vestaglia di seta. Prese un calice dei tanti lì intorno, lo vuotò dei liquidi corporei che qualcuno ci aveva messo dentro e lo riempì con il fondo di una bottiglia di champagne. Poi approcciò sua moglie con nonchalance offrendole un sorso.

"Unisciti a noi, piccola, non fare la guastafeste. Gua-sta-fes-te..."

Doveva essere stato molto soddisfacente poco prima perchè sembrava del suo umore post coito migliore. E in più era fatto. Tanto meglio per lei, forse non le avrebbe messo le mani addosso.

"Sono incinta. Non posso bere."

"Oh, allora morirai di sete!" ridacchiò James, "Hai visto Laszlo? È incinta!"

L'amante di James fissò la sporgenza della sua pancia, scostandosi dalla fronte un ciuffo di capelli neri. Le ricordava Sirius, in qualche modo...

"Gatta pregna." disse Laszlo, un velo di lussuria nella voce.

"Vuoi divertirti un po' con lei? Lils ha messo su un bel culo grasso. Tutto tuo."

Fortunatamente Laszlo prese a strusciarsi su James, lambendogli l'orecchio con la lingua.

"Quando fai il ragazzaccio mi ecciti da morire..." mugolò, "Oh, voglio farlo solo con te, James, oh sei bellissimo... cazzo! Sei il mio dio."

Gli occhi di suo marito si illuminarono di quella tipica luce perversa.

"Potresti chiamarmi..."

"Sì, come?"

"Signore Oscuro."

Laszlo rise sonoramente per poi mordergli il muscolo del collo. "Oh! Sì... Sei il mio Signore Oscuro!"

James grugnì trionfante.

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora