8. Corvo

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Era vestita esattamente come si trovava a casa: i capelli arruffati legati in una coda, una maglietta con sopra un vecchio cardigan e i leggings. Così Lily aveva fatto la sua comparsa nel camino di Severus Piton, a Hogwarts, infrangendo la legge per la seconda volta.

Severus sedeva alla scrivania. E quando la vide si alzò, allarmato, ma senza troppo scomporsi. Lui era sempre ammantato di nero, torvo e solenne.

"Accomodati." le disse sollevando le sopracciglia.

Si vennero incontro. E quando furono a pochi passi Lily fece una cosa oltraggiosa: estrasse la bacchetta e gliela puntò dritta davanti al petto.

Lui non mosse un muscolo.

Passò qualche istante di silenzio in cui lei cercò di pensare a qualcosa da dire. Ma fu lui a parlare per primo.

"Che cosa vuoi, Lily?"

"Sono venuta a impedirti di fare del male a mio figlio."

"E cosa ti fa pensare che io voglia fargli del male?"

La voce le si spense in gola. Aveva la vista annebbiata. Cercava di non distogliere lo sguardo dalle sue pupille nere, fisse.

"Capisco." le disse, "Ne potremmo parlare senza bacchetta davanti?"

Reclinò la sua verso il basso con la mano. Lei non aveva opposto resistenza.

"Credo tu debba sederti... Stai bene?"

"Non sono venuta per raccontarti di come sto."

Stava tremando. Quando se ne accorse tentò di controllarsi. Proprio in quel momento lo stomaco aveva ripreso a bruciarle.

Si sedette spossata sul divanetto a fianco al camino. Le sarebbe bastato forse per riprendere fiato.

Severus accese il fuoco dove poco prima era apparsa facendo schioccare le dita. Un incantesimo Incendio senza bacchetta... c'era stato un tempo in cui ci riusciva anche lei.
Il professore armeggiò tra le sue cose nella credenza ed estrasse un calice vuoto che si riempì d'acqua.

"Non ti denuncerò, per stavolta. Ma non puoi andare e venire nel castello, nel mio camino..."

Le porse il calice.

"Non posso bere adesso, potrei..."

Vomitare? Non lo disse. Ma era sicura che lui avrebbe capito. Capiva sempre tutto. Era dannatamente perspicace.

Infatti la fissò meditabondo.

"Stai prendendo qualche sostanza ultimamente?"

"No." mentì. Un'altra fitta al ventre.

"Hai tutti i sintomi di un'intossicazione..."

"Sciocchezze."

"Pupille dilatate, labbra pallide, e a giudicare da quella mano sulla pancia, dolore allo stomaco. Sei in cura di Farfamente per caso?"

Lily sentì che avrebbe rimesso di lì a poco. Vai così! vomita tutto nello studio di Mocciosus, urlava gioioso Sirius nella sua testa. Ma si sentiva una stupida. Un'inutile, stupida mamma. Era venuta per minacciarlo, o consegnarlo alla giustizia, non per vomitargli sul tappeto e finire lei ad Azkaban.

"Sì... è Farfamente." balbettò in preda ai crampi "come diavolo fai a saperlo?"

Severus si era rimesso a frugare tra i suoi armadietti e scaffali, prendendo una serie di piccoli contenitori e boccette. Le pareva si muovesse a una velocità impressionante.

"Perché l'ho creata io."

"Tu cosa...?"

"Hai anche allucinazioni?"

"No..."

Invece di una presa corresse con un pizzico, qualsiasi fosse la sostanza granulosa che stava dosando a mano in una provetta. Le chiese quanto ne aveva preso. Essendo una pozione a rilascio prolungato, non ne andava assunta più di una fiala a settimana.

Lily si contorse sul divano. Sembrava che una trivella la stesse perforando da una parte all'altra. Dieci, un mese, riuscì a dire.

Severus sollevò lo sguardo dalle provette.

"Maledizione Lily!"

Lo vide ri-dosare tutte le sostanze e in due secondi aveva prodotto l'antidoto.

"Su bevi... su!"

"No" gemette lei, tenendosi lo stomaco "Harry..."

Le prese la testa e le ficcò la boccetta in bocca. Poi gliela tappò con la mano costringendola a deglutire. Poi Lily vide il viso di suo figlio inghiottito a poco a poco dalle tenebre...

Quando si riprese, il dolore era passato.

Era ancora nello studio di Piton sdraiata sul divano, con la testa appoggiata a un cuscino. Il silenzio della stanza era rotto dal solo scoppiettio del fuoco.

Lui la stava osservando seduto sulla sedia che aveva avvicinato a lei, i gomiti puntellati alle ginocchia, le mani giunte appoggiate alla bocca.

"Va meglio?"

Annuì.

"Tra poco ti sentirai abbastanza in forze per tornare. E a casa preparati un tonico, Lily. Trovo assurdo" proseguì quasi tra se e se, "che qualcuno possa drogarsi con una pozione che ha un effetto collaterale così doloroso. L'ho resa io stesso ulcerante per questo motivo. Se mi dici che genere di disturbo hai, ti posso consigliare qualcosa. Insonnia? Attacchi di panico? Tensione?"

Lily distolse lo sguardo, "infelicità?" disse.

"Infelicità..." lo sentì ripetere.

Si alzò. Stava abbastanza bene per porre fine a quella scena da ospedale.

"I miei problemi non ti riguardano. Severus. Sono venuta per dirti che devi tenere le tue sporche mani lontane da mio figlio. So che vuoi vendicarti di James... perchè ha ucciso Voldemort, il vostro Signore, o come lo chiamavate. E in questa scuola c'è pieno di figli di mangiamorte e guardacaso Harry è finito tra loro, i Serpeverde, capitanati dal cane mangiamorte che ha devastato la mia famiglia!"

"Non sono un mangiamorte." disse, insensibile ai suoi insulti.

"Lo sei stato! E una volta che lo sei non smetti più di esserlo!"

"Vaneggi."

"Sei responsabile di ciò che è accaduto dieci anni fa! Tu hai rivelato a Voldemort dove ci trovassimo!"

"Non ho fatto niente del genere."

"Ti hanno processato e sei risultato innocente perché ti hanno protetto i tuoi amici mangiamorte! La vostra défaillance è tutta una messa in scena, state complottando da anni e quando sarà il momento tirerete il cadavere di Voldemort fuori da una valigetta e lo farete resuscitare, perché SO che tu sapresti farlo..."

Severus la guardava con quei suoi occhi penetranti.

"Se non fosse per te Sirius non sarebbe morto! E James non farebbe..."

Ma non poté continuare, un nodo le si strinse in gola.

"Cosa? Cosa fa James?"

Lily si allontanò da lui per evitare che la vedesse piangere. Detestava essere guardata mentre piangeva.

"Sei stato TU!" urlò, "Sei stato TU! Tu, sì! PERCHÈ SEI SEMPRE STATO GELOSO DI LUI!"

Non sapeva bene cosa volesse ottenere dicendogli questo, ma aveva sortito l'effetto. Lui si diresse alla porta, frenetico, pregandola di non muoversi da lì fino al suo ritorno. Disse che avrebbe avuto le risposte che cercava. Quindi sparì, nel dedalo di Hogwarts.

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora