11. Risveglio

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Quella notte Lily ebbe il suo primo sonno senza incubi da tanto tempo.

Se ne rese conto al risveglio, gradendo il tepore della coperta e il profumo di lavanda delle lenzuola. Dalla finestrella dell'attico qualche ramo di salice perdeva a poco a poco le foglie dorate, sotto la spinta di una leggera pioggia. Persino le travi del tetto, che spesso le parevano flettersi e incombere su di lei, le davano ora un certo senso di sicurezza.

Mentre si alzava per farsi la doccia non fu morsa dal solito dolore allo stomaco, il che le ricordò di come era stata curata il giorno prima.

Già, gli eventi del giorno prima, quelli chiedevano una bella riflessione. Si doveva ricredere completamente su Severus Piton. Sapeva che non era tanto questione di ricredersi, quanto di volerlo davvero. Aveva avuto sufficienti prove che Severus non era una minaccia per lei e per Harry. 

"Ora posso fare quella confessione di colpa che desideri, Lily." le aveva detto, dopo che si era sollevata dal Pensatoio,

"Sono colpevole di essermi unito ai mangiamorte. Sono colpevole di aver seguito un folle omicida, perché mi faceva sentire rispettato e stimato. Lui aveva dato... valore alla mia esistenza. E mi ha manipolato, e si è approfittato di me come di chiunque. Ma sono stato risvegliato bruscamente, quando ho capito che nei suoi piani di morte c'eri tu. Sono colpevole di aver riportato a Voldemort la profezia di Priscilla Cooman, ma giuro che non ho mai voluto, neanche per un secondo, che ti succedesse, vi succedesse, niente di male. E ho fatto, come hai visto, tutto quanto ho potuto per rimediare al mio errore."

"James", mormorò.

Ricordava come fosse ieri il momento in cui il magimedico le aveva detto che James era incurabile. Non era la prima volta nella storia in cui qualcuno sopravviveva a una maledizione senza perdono, ma di cosa ne era stato dopo c'erano testimonianze orribili. Si parlava di inumani, di non-morti, di bestie...

Sobbalzò, al verso delle cornacchie nel suo cortile. La cuccuma fischiò in quel mentre e lei si versò un'abbondante tazza di the. La casa era fredda, e senza troppo pensare Lily prese la bacchetta e la puntò al camino. Tra i ceppi prese a danzare una fiammella, non più grande di quella di un fiammifero.

"Tutto qui?", esclamò scoraggiata. Poi le tornò in mente Piton.

Provò a schioccare le dita, Incendio, disse di nuovo... la fiammella vorticò appena su stessa. Se non ci riusciva con la bacchetta come sperava di farcela senza? Come ci era riuscito lui? Si trattava presumibilmente di un po' di pratica, che aveva perso per strada abituandosi a non usare la magia. Non ci aveva mai pensato sul serio: perchè aveva smesso di usare la magia?

Da piccolo Severus aveva cercato di trasformare la sua maglietta rossa in un abito da principessa, riuscendo solo a farla diventare rosa pallido. E si era arrabbiato tanto.

Lui era già bravo prima ancora di imparare. Per esempio sapeva che nel preparare pozioni era praticamente autodidatta, e lo sapeva perchè non seguiva mai una lezione. Aveva sempre un qualche volume dalla biblioteca, che sfogliava durante le spiegazioni, e lo vedeva prendere appunti su dei quaderni, ma in realtà si trattava di trascrizioni.

I suoi libri non erano Guida al Calderone, Erbologia Officinale, Avviamento all'Arte dell'Intruglio... quando poteva spiarne i titoli restava sempre perplessa. Uno di questi, che studiò per un po', si chiamava semplicemente Discesa. "Riguarda la Pythia", le aveva detto. Lei aveva capito la pizza, e aveva ridacchiato per un'ora in classe.

Ritrovò quel nome in Magia nell'Antichità: la Pythia era la sacerdotessa dell'oracolo di Delfi, da cui provenivano una serie di filtri che permettevano di vedere l'aldilà. E un libro che parla di come vedere l'aldilà apparteneva certamente alla sezione proibita...

Che fosse da sempre interessato alle Arti Oscure era stata una delle sue testimonianze contro di lui, al processo. Insieme all'odio comprovato per James, odio che si giustificava con dei fatti in cui suo marito non faceva certo bella figura. Per anni a scuola James lo aveva umiliato, tormentato, ferito e punito senza alcun motivo, e in modo sleale: assalendolo sempre con la sua cricca, mai da solo.

E invece Severus gli aveva salvato la vita.

Prese un lungo respiro, affacciandosi alla porta per prelevare la posta dei gufi. Era stato lui a creare la medicina che lo aveva salvato. Avrebbe potuto lasciarlo morire, era certa che lo odiasse ancora; come si poteva dimenticare tali umiliazioni? E improvvisamente pensò a come lei era stata umiliata da James, ed ebbe un tremito.

Richiuse la porta, facendosi piccola nel cardigan a maglia.

Ora condivideva con Severus Piton la stessa detestabile esperienza. Lo capiva come ci sente, a essere schiacciati da un bruto, annichiliti nelle sue mani. Tristemente, molto tristemente, la loro amicizia era finita a causa di questo: Severus l'aveva chiamata "sporca mezzosangue" durante uno scontro con James e Sirius. Lei non gli aveva più rivolto la parola da allora.

Aveva perdonato a James Potter tutte le violenze che aveva fatto subire al suo amico d'infanzia, diventando la sua ragazza e poi sua moglie, invece quell'unica offesa non era stata in grado di perdonarla a lui... A volte penso, e ne sono abbastanza convinto, che siamo stati noi a fare di Severus quello che è diventato, aveva detto Remus, e quelle parole avevano tutto un senso nuovo in quel momento.

Sperava di trovare una lettera di Harry nel mucchio, c'era invece una busta sigillata con ceralacca scura, e compilata da una grafia elegante. Potè intuire da parte di chi fosse, prima ancora di leggerla.

Buongiorno Lily,

Spero che tu ora possa credere che non solo non ho cattive intenzioni nei confronti di tuo figlio, ma anzi sto vegliando su di lui scrupolosamente. Vorrei quindi che provassi a essere più serena: ti avvertirò di ogni cosa che succede a scuola. Per quanto riguarda il tuo malessere ti verrà a breve consegnato un pacchetto, dentro ci troverai il rimedio per l'ulcera che ti ho preparato, va assunto mattina e sera secondo le indicazioni che vedrai. Poi un ricostituente, e un infuso di erbe che aiuterà la tua psiche a riprendersi dall'abuso dell'altro farmaco, e migliorerà il tuo umore. Ma se non bastasse per calmarti potresti prepararti del Distillato di Pace, e ti ritengo in grado di farlo da sola.
Ti pregherei di non tornare più a Hogwarts, Lily. Per qualsiasi cosa, scrivi a me o al Preside.
Mi auguro che tu possa stare presto meglio.

S.P.

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora