43. Diàn

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Niente Diagon Alley.

Lily tornò sui suoi passi.

Si chiuse in camera sua, appoggiando i palmi delle mani sulle guance calde. Il sosia babbano di Severus, solo 3 piani più in basso, insegna chimica, ha un maglione blu, è più vecchio, è più cordiale...

"Oh no, oh no!! Mi ha vista con indosso il trucco di Rebecka." inorridì, "Avrà pensato che sono la puttana incinta e alcolizzata del piano di sopra..."

Si tolse il trench e il pigiama alla rinfusa. Se lui l'aveva invitata lo stesso, l'impressione non doveva essere stata così tragica. E se le avesse fatto pietà? Magari lui era una persona molto compassionevole. Uno di quegli attivisti cattolici che vogliono salvare le anime perdute. Forse nei weekend lavorava nelle parrocchie. Avrebbe dovuto scoprire se aveva le bibbie nel suo appartamento.

"Lily! per la marmotta di Merlino!"

O forse.

L'aveva invitata proprio perchè sembrava 'del mestiere'. Un uomo celibe, di quell'età, di solito è il cliente perfetto per... Lily era talmente abituata a essere usata sessualmente, che lo prevedeva, anche a sproposito.

Decise di darsi una ripulita e si preparò un bagno, incantando l'acqua affinchè sciogliesse il trucco magico, come spiegato nel manuale di magia domestica che lei non sapeva proprio a memoria (ma soprattutto non si truccava quasi mai). Avrebbe voluto farsi ricrescere anche il pezzetto di dente, ma per quello ci volevano degli esperti.

Due giorni. Quanti chili poteva perdere in due giorni? Non era troppo grassa in realtà. Era solo incinta. Tuttavia desiderava essere al meglio. Sudare, eliminare le tossine, reidratarsi, mangiare un sacco di verdura. Magari fare yoga premaman. Aveva visto un cartello a Soho di un centro yoga premaman.

Non se ne rese conto, o forse sì, ma per 48 ore non pensò ad altro, e quelle 48 ore durarono un'eternità.

Sfortunatamente, Lily non incrociò più Diàn sul pianerottolo. Andò a comprarsi una camicia, o qualcosa di femminile e comodo, dato che i suoi vecchi abiti non le stavano più e nel suo guardaroba c'erano solo vestaglie e le cose indecenti che James le faceva mettere per sollazzarsi. Soprattutto reggiseni che le facevano sembrare le tette come palloni.

Optò per una camicietta con la cucitura sotto il seno e le maniche leggermente a sbuffo. Si prese anche un maglioncino di cashemere con lo scollo a V che le copriva tutta la pancia e dell'intimo nero, che non la comprimeva troppo.

Che rimediare alla brutta impressione fosse solo un pretesto per farsi carina?

Perchè voleva piacergli. Perchè non se lo toglieva di mente. Perchè era così emozionata, intrigata, curiosa, all'idea di conoscere Diàn. Certo. C'erano troppe coincidenze. Lei forse era sull'orlo della follia e vedeva sosia di Severus tra i babbani, o forse lui era davvero un clone, un sosia, un fratello di cui non aveva mai saputo... chissà.

Due giorni dopo alle 16 precise Lily si presentò alla sua porta, dove era stato messo un pezzo di scotch carta con su scritto "prof. DIÀN S. O'HALLORAN. PREGO CONSEGNARE I MATERIALI PRESSO L'UNIVERSITÀ DI WESTMINSTER".

Trovò il coraggio di bussare, e quando lui le aprì, Lily sentì goccioline di sudore formarsi sulla sua nuca.

Il professor O'Halloran aveva un libro in mano in cui teneva il segno col pollice e occhiali da vista dalla montatura grande e spessa, tipica degli anni 80. Arricciò le labbra.

"Ci siamo già visti?"

"Sono Lily Potter... si ricorda?"

Ci stette ancora a pensare per qualche secondo poi si illuminò.

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora