10. Sinfonia

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L'ultima cosa reale che vide fu il liquido luminescente, poi tutto intorno a lei cambiò.

All'inizio udì una musica.

Lily non conosceva la musica classica, ma sapeva riconoscere un'orchestra. I fili d'argento del pensatoio saettarono davanti a lei, quasi a ritmo di musica, componendo quello che sembrava un parapetto.

Si sporse, e nella semi-oscurità vide la platea sotto di lei e il palco, dove l'orchestra stava suonando.

Quindi si trovava nel loggione di un teatro, accanto a sè solo vecchie file di posti a sedere ammonticchiati e quelle che parevano grosse bare, ossia custodie per le arpe.

Ma non era sola.

Severus era a pochi metri da lei. Somigliava più al Severus che conosceva a Hogwarts, il ragazzo, col viso scavato e i capelli lunghi e trasandati, ma era qualcosa meglio, che lo avvicinava al professore trentenne. Era più alto e più largo di spalle, cosa che lo faceva sembrare meno gracile benchè fosse comunque molto magro, e aveva qualcosa nel portamento, era più uomo.

Non erano già più amici, dunque. Perchè solo l'ultimo anno Lily aveva notato, quando lo guardava da lontano mentre leggeva seduto da qualche parte, che stava cambiando fisionomia. E i maschi si sviluppano più tardi delle femmine...

Mentre pensava quelle cose assolutamente irrilevanti, si avvicinava a lui. Ma lui non sembrò vederla.

"Hai qualcosa da dirmi...?", gli disse, quando fu a un passo.

Lui non si mosse. Aveva una mano davanti alla bocca ed era completamente assorto. Sta ascoltando, pensò Lily. La musica era molto drammatica, più di qualsiasi cosa lei avesse mai sentito. La trovava fin nauseante.

Fu colpita da quegli occhi intenti, e lucidi, che cominciò a fissare, avendo capito che lui non poteva vederla. Vi leggeva un'emozione insolita.

Quando accanto a loro si smaterializzò Voldemort.

Il cuore le fece un tuffo per il terrore... si fece indietro.

"Sono sorpreso, Severus. Non pensavo frequentassi i luoghi dei babbani." biascicò il Signore Oscuro.

"Mahler" rispose. "La sua musica é geniale."

Voldemort ghignò.

"Severus, sei così decadente! Mi ricordi tanto me alla tua età. Hai potere, ambizione, fascino, più di quel che tu creda. È per questo che io ti favorisco su tutti. Sei tu che più amo. Sei come..." gli si avvicinò, la sua voce un sibilo torpido, "...un figlio per me."

Severus fece uno strano triste sorriso.

"Grazie, mio Signore."

"Ora, cosa avevi tanta urgenza di dirmi?"

Gli parlò velocemente: riferì che aveva ascoltato per caso la conversazione tenutasi tra Silente e Sybilla Cooman, una divinatrice.

"Nel mentre che chiedeva di essere assunta a Hogwarts la donna ha fatto una... profezia. Diceva molto chiaramente che il Signore Oscuro sarebbe stato sconfitto per sempre da un bambino, figlio di coloro che l'anno sfidato tre volte, alla fine del settimo mese."

Il Signore Oscuro strinse le palpebre livide. Le sembrò farsi ancora più serpentesco.

"Un bambino." ghignò, "Impossibile."

"Questo genere di profezie si rivelano vere..."

"NON HAI BISOGNO DI DIRMELO!" esclamò con ferocia. Ma ritornò subito suadente.

"Severus, mio caro, che non sia che io ti debba pure la vita. Il mio prezioso ragazzo. Bene. Hai fatto molto bene a darmi questa informazione. Ora, ci penserò su. Ti lascio alla tua amata musica."

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora