12. Incontro

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Nel cortile del chiostro ovest si radunavano abitualmente molti ragazzi dopo le lezioni, a metà pomeriggio, anche se l'aria diventava più fredda di giorno in giorno.

Come altri luoghi di Hogwarts, lui preferiva evitarlo. Non gli piacevano i ragazzi, non gli piacevano i posti affollati, e soprattutto non gli piacevano se erano carichi di ricordi più o meno spiacevoli.

E tuttavia era lì, a fianco a una colonnina, in mano un piccolo quaderno nero che ogni tanto tornava a esaminare, quando distoglieva lo sguardo da un ragazzino coi capelli neri e gli occhialetti tondi, seduto con altri Serpeverde a 50 passi da lui.

"Jusquimo?? Io non ho trovato nessun Jusquimo. La Sprout si dev'essere sbagliata. A me sembra un po' balorda..."

"Forse perchè la pianta si chiama Giusquiamo, signorina Konnely."

Il gruppo di studentesse che stava attraversando la loggia si arrestò di colpo.

"Farai bene a lavarti quelle orecchie, prima della prossima lezione. E 10 punti in meno a Tassorosso, per aver offeso il proprio insegnante. Non le riferirò quello che hai detto, ma la prossima volta ci penserò io stesso a farti espellere. Qualcosa da dire, signorina Konnely?"

"Mi... scusi, professor Piton." balbettò Luise Konnely, vergognandosi fino alla punta dei capelli.

Severus le voltò le spalle con stizza. Non poteva impedirsi di ascoltare le fregnacce degli studenti, perchè intorno a lui era un via vai di gente; alcuni lo evitavano con circospezione e timore, altri gli passavano accanto senza badarci. 

Ma ormai era ora.

Poteva permettersi un po' di anticipo, perciò abbandonò quella postazione e si avviò verso la torre.

Nel corridoio superò Longbottom, che stava chiedendo a tutti, di nuovo, se avevano visto il suo rospo; e girò alla galleria dei busti dove sentì gracidare la statua di Scorpiona di Osselm, fattucchiera del VI secolo. Al chè, con una adeguata smorfia e badando a non farsi vedere, fece levitare il rospo direttamente al proprietario. "L'ho ritrovato!", gridò Neville diversi metri dietro al professore che proseguiva a passo deciso, per una stretta rampa di scale.

Venne accolto nell'ufficio del Preside come di consueto. Silente stava parlando con l'ottuagenario Magnus Halveg, appeso alla parete in forma di ritratto; appena vide Severus l'ex-preside si congedò.

"Impaziente, professor Piton?" gli disse Silente.

Severus guardava altrove.

"No."

"Allora volevi parlare con me. Forse un ripensamento? Un indizio che ti porta su un'altra strada?"

"Al contrario, signor Preside."

Severus appoggiò entrambe le mani sullo schienale che si trovava tra loro, curvandosi leggermente in avanti.

"Nessuno dei due mi convince."

"Che vuoi dire?"

"Quello che le ho già detto. Ho esaminato a lungo il ragazzo, specialmente dopo i fatti dello scorso mese. Ci deve essere una correlazione tra il suo atteggiamento e quello di sua madre..."

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora