Come sbucò dal camino, Severus prese a camminare avanti e indietro nel suo piccolo studio.
Era nervoso, arrabbiato con Lily e con sè stesso, e in ansia per le conseguenze. Dapprima si diede dello stupido per averle rivelato dell'incidente di Harry, ma pensava che nasconderglielo sarebbe stato peggio. In ogni caso la fine sarebbe stata la stessa. Se lei era capace di intrufolarsi nel castello per il bene di Harry, non si sarebbe fermata alle minacce.
Un altro pensiero, ben più angoscioso, riguardava il suo rapporto con lei. Persa la fiducia di Lily, come avrebbe potuto esserle vicino, aiutarla nel recupero delle arti magiche, proteggerla come si era ripromesso?
Perdere. Perdere Lily. Perderla! Impensabile. Lily aveva parlato e agito per impulso, a mente fredda avrebbe potuto meditare e ricredersi. E lui poteva ancora fare qualcosa. Poteva aiutarla a capire.
Si mise alla scrivania e scrisse una lunga, sincera lettera che parlava del suo rammarico, delle sue responsabilità, di come tenesse a lei più di qualsiasi altra cosa... sì, aveva scritto anche questo. Credeva che farle presente i suoi sentimenti avrebbe perorato la sua causa. E intercedeva per Harry naturalmente. Le spiegava perché il figlio avrebbe preso male il ritiro da Hogwarts.
Sperava in quel rimedio.
Si spogliò e andò a letto, e per molto tempo non ebbe pace.
Toccò le coperte, le strinse a sè. Ti ha cacciato via, ma ti vuole bene, gli diceva la sua coscienza tormentata Ricordi il suo bacio, ricordi...? Oh, ricordare era penosamente dolce; accendeva la fiamma, e la tormentava con l'ansia e col dubbio.
Si risolse di distrarsi leggendo l'Orlando furioso, per quanto riuscisse a capirci di poesia italiana del 500: la storia di un amante pazzo non aveva nulla a che fare con lui. Lui non era certo pazzo, era solo preoccupato di separarsi da lei, la sua unica amica, come già era successo molti anni prima... E con quei pensieri infelici si addormentò.
L'indomani raggiunse lo studio di Silente, dopo che Lily lo aveva lasciato. Gli chiese di lei, di Harry, e per poco non imprecò quando seppe cos'era successo.
"Doveva fermarla! Parlarle!"
"Severus."
"Eppure ha ricevuto la mia lettera! Deve averla letta! Ritirare Harry è uno sbaglio! Grave! Madornale! Non posso credere che non glielo abbia detto!"
"Severus. Calmati."
Silente versò del brandy in due bicchieri e gliene offrì uno. Lui lo trangugiò.
"Le cose non sono mai così terribili come sembrano. Lily capirà. Non oggi, ma domani. Dopotutto, quello che è successo poco fa l'ha messa a dura prova. Sentirsi dare della sangue sporco da suo figlio..."
Il professore posò il bicchiere con troppa enfasi.
"Harry l'ha chiamata... come??"
"Nel disperato tentativo di convincermi che lei non avrebbe potuto supplire all'insegnamento di Hogwarts. Secondo lui sua madre ha notevoli difficoltà con la magia, e io ricordo che non riusciva a usare la metropolvere tempo addietro. Oggi, tuttavia, non mi ha dato l'impressione di avere dei problemi, anzi, quando è stata provocata da suo figlio, stava per mandare in frantumi il mio armadietto delle pozioni... Lily non è incapace direi, al contrario, è fuori controllo..."
Silente fece una pausa, puntando su di lui lo sguardo acuto.
"...Mi domando cosa tu abbia a che fare con questo."
Severus si irrigidì.
"Non riuscirà a leggermi nel pensiero, preside. Non ci è riuscito nemmeno Voldemort."
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Lily Of The Night - #harrypotter ff
Fanfiction(Best ranking: #1 in Snily) - COMPLETA Lily Potter ha cresciuto Harry da sola lontano dal marito psicolabile. James, ricoverato da 10 anni dopo la prima guerra magica, ha una cicatrice a forma di saetta che lo ha dannato. Harry, undicenne alla sogli...