Sfogliava le pagine della Gazzetta del Profeta, e di tanto in tanto dava un occhio alla vetrina del locale dove la prima pioggia autunnale scendeva a rivoli.
Si aspettava di veder comparire una testa fulva sotto un ombrello di là dalla strada, ma quella si faceva attendere. E questo lo rendeva nervoso: a lui non piaceva stare solo in pubblico per troppo tempo. Non gli piaceva come la gente scrutava le sue cicatrici, e lo giudicava, o lo compativa.
Sollevò ancora lo sguardo da un articolo che parlava di una tifoseria di Quidditch troppo agguerrita, e vide la sua amica di Hogwarts avvicinarsi al tavolo.
"Perdona il ritardo, ho avuto qualche problema... nel... raggiungere il posto."
Gli diede un bacio. Remus era troppo timido per i baci. fece un goffo sorriso che sapeva di pomeriggi passati.
"Va tutto bene Lily?" le chiese esaminando il viso grazioso, ma troppo sottile e pallido. "Che genere di problemi hai avuto?"
"Posso non spiegarti? Vorrei tirare un sospiro ora che sono qui... non sai quanto sono felice di vederti Remus! Le ultime settimane sono state abbastanza un incubo, e ora che ti vedo, per Merlino se sto meglio!"
Remus corrispose il suo sorriso. Anche a lui faceva piacere rivederla. Un piacere triste.
"Lily, sai che se sei in difficoltà puoi sempre rivolgerti a me. Ma mi spiace sapere che le cose non vanno bene. Spero che non riguardi Harry!"
"Sì... No... Insomma. Non puoi immaginare. La scuola è... quel vecchio bacucco è..."
Remus frenò quella confusione incipiente, e forse anche una lacrima a fior di ciglia, ordinando un doppio the bollente. Le pareva così nervosa, che gli si rizzava il pelo delle braccia mentre lei parlava e gesticolava. Solo dopo che Lily ebbe preso la tazza calda nelle sue mani e un sorso al confortante aroma di bergamotto, Remus la riportò al discorso.
"Il vecchio bacucco... sarebbe Silente?"
"Lui. Non ci crederai Remus. Permette a Severus Piton di fare l'insegnante, e lo giustifica pure. È una cosa inconcepibile!"
Remus annuì.
"Lo sapevi?" escalmò lei sgranando gli occhi.
"Sì. Avevo fatto domanda io stesso per insegnare. E hanno preso lui. Credo che non vogliano correre rischi, con, sai, uno come me..."
"Rischi?" lo interruppe, "Stai scherzando! Mi sentirei 100 volte meglio se ci fossi tu al suo posto. Ah, ora che me l'hai detto vorrei proprio prenderli a schiaffi tutti quanti. Silente, la McGranitt... Quanto a Piton vorrei... appenderlo!"
Remus represse una risata.
"Come ai vecchi tempi."
"Se le meritava tutte." disse Lily sprezzante.
"Io non credo." riprese lui, "Hai i tuoi buoni motivi per odiarlo, d'accordo, ma a volte penso, e ne sono abbastanza convinto, che siamo stati noi a fare di Severus quello che è diventato."
Lily non poteva capirlo. Cioè poteva, ma non voleva. Remus invece capì al volo la sua reticenza.
"Tranquilla, non ti inviterò a guardare da quella finestra... la finestra del terribile fatidico vero."
Lei lo canzonò per quella metafora, dicendo che stava diventando un eremita, un filosofo, lui rispose umilmente che si sarebbe presentato per il posto di preside, e i due risero come un tempo.
La ascoltò pazientemente, mentre gli raccontava di come si sentiva in apprensione per Harry. Le consigliò di essere vigile, ma di non farsi vincere dalla paura. Piton era a Hogwarts, un luogo protetto da incantesimi antichi come il mondo, circondato da maghi al suo livello che di certo lo tenevano d'occhio. Se qualcosa poteva fare non sarebbe stato troppo. Harry era comunque al sicuro. Dubitava fortemente che gli sarebbe successo qualcosa, e lui di pericoli se ne intendeva parecchio...
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Lily Of The Night - #harrypotter ff
Fanfiction(Best ranking: #1 in Snily) - COMPLETA Lily Potter ha cresciuto Harry da sola lontano dal marito psicolabile. James, ricoverato da 10 anni dopo la prima guerra magica, ha una cicatrice a forma di saetta che lo ha dannato. Harry, undicenne alla sogli...