2. Squilibrio

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Sembrava migliorato dall'ultima volta. Era meno magro, meno segnato sotto gli occhi. La fossetta sulla guancia quando sorrideva lo rendeva ancora tremendamente sexy, pensò Lily guardando suo marito.

James non aveva ricambiato il suo bacio, era stata la sua freddezza a salutarla, come sempre. Per quanto si fosse sforzata in tanti anni non era riuscita ad abituarsi al suo disinteresse per lei. Ma con Harry, che in quel momento gli sventolava la lettera di Hogwarts davanti alla faccia, James era ancora un padre. Almeno questo.

Mentre mangiavano la torta seduti in salotto sembrava tutto perfettamente normale, e questo le diede speranza. Lui, di ottimo umore, stava narrando a Harry tutto quello che sapeva dei manici di scopa e di come aveva vinto le partite della scuola.

"Ero imbattibile!" proclamò, strafottente come ai vecchi tempi, "ma ero anche uno scavezzacollo, e tu bada a non emularmi, piccola lince! Sei già identico a me. Sai, tua madre aveva sempre una gran paura che mi rompessi le ossa. E' successo! Ti ricordi Lily? Ed è stata lei a prendermi e portarmi in infermeria. Ridotto com'ero non sapevo neanche come mi chiamavo."

"Infatti hai preso una botta tale che non ti ricordi granché: è stato Sirius, non io." cinguettò Lily, "ti ha portato lui in infermeria, tenendoti sulle spalle.."

Fu come se la finestra si fosse spalancata su un blizzard. Lily si rese conto dell'errore, ma era troppo tardi per porci rimedio...

Ci fu uno schianto violento e diversi oggetti di vetro nella stanza esplosero. James, trasfigurato da una rabbia improvvisa, teneva il pugno stretto e paonazzo sopra il suo ginocchio.

La madre di Harry scattò in piedi. Non è nulla, ripetè come un disco rotto, avrebbe sistemato tutto con la bacchetta.

Non ricordava però dove l'aveva messa, nè l'ultima volta che l'aveva utilizzata.

E non ricordava nemmeno l'incantesimo. C'era una vecchia scopa nel ripostiglio, le venne in mente invece, l'aveva già usata per il pavimento in altre occasioni...

Ma nel vederla ritornare in salotto con quel rudere di manico di scopa, James esplose in una risata.

"Harry, guarda tua madre! Per i folletti, che ci vuoi fare un volo su quella, Lily?"

"Dai mamma!" le disse Harry che pure sghignazzò, "Non hai bisogno di quella, come una babbana..."

Lily abbassò lo sguardo e vide che le sue mani stringevano il legno, le sue nocche erano sbiancate.

Almeno la tensione di un minuto prima si era dissipata. James ora sorrideva. Rendersi ridicola era pur servito.

"Non... trovo la bacchetta..." disse.

James cercò di ritornare serio, asciugandosi una lacrima sulle ciglia.

"Si è fatto tardi non pensi, ragazzo mio?" disse a suo figlio, cordialmente, "meglio andare a letto. Domattina non vai a Daigon Alley?"

Harry lo abbracciò. "Va tutto bene papà?" 

Lily sentì James rassicurarlo, lo sentì dargli la buona notte, e per un attimo, nel panico in cui era piombata, fu sollevata dal fatto che Harry li avesse lasciati da soli a badare ai loro cocci.

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora