Si trovavano sopra un tappeto di foglie rosse, nel cuore di Morwood.
Era il posto ideale, pensò lui, inspirando l'aria umida e carica degli odori boschivi, e con l'innata sensibilità dei suoi antenati, i druidi, percepì l'essenza divina dei faggi, delle querce e delle betulle.
"Non li disturberò, Severus?" chiese Lily, che aveva sentito esattamente la stessa cosa. "Sai sono venuta spesso qui a fare delle passeggiate con Harry piccolo, ma non mi ero mai accorta della presenza degli alberi... intendo, del loro... essere. È come se parlassero."
"Forse non eri mai arrivata al centro del bosco, dove il loro dialogo si concentra. O forse per via del tuo problema. No. Non li disturberai, puoi starne certa."
E lui ne era certo.
"Quello che ti raccomando di fare stavolta" cominciò, mettendosi alle sue spalle "È di non rilasciare tutto in un botto. Prova, se riesci, a sentirti libera come da bambina. E non avere paura. Stavolta io sarò dietro di te, così non ti sarò d'impaccio."
In realtà Severus voleva evitare di guardarla, o che lei potesse accorgersi delle sue reazioni fisiche, se ne avesse avute. Aveva anche trasfigurato i suoi abiti, prima ancora di venire da lei, e stavolta preoccupandosi di indossare un pesante cappotto di lana sopra il maglione.
"Sei pronta?"
"Sì." rispose Lily, chiudendo gli occhi e protendendo un po' le braccia in avanti.
Lily sentì che le mani di lui si chiudevano sui suoi gomiti, dapprima fredde, ma scaldandosi immediatamente all'incomincio della pratica. Di nuovo quello strano canto, come un'eco lontana, penetrò nelle sue ossa, e l'energia si risvegliò in lei. E di nuovo fu un'emozione fortissima.
"Ohh..."
Da che le mani di Severus scorsero sui suoi polsi, iniziò ad ansimare e a ridere. Lo aveva desiderato, non avrebbe potuto dirglielo, ma aveva desiderato che succedesse ancora. Quella sensazione la faceva stare così bene, la magia di lui che si mescolava alla sua, che la solleticava... C'era stato un tempo in cui era stata felice allo stesso modo: tutto era più leggero, incredibilmente più leggero. Quanti oggetti aveva fatto fluttuare. Oh, se le piaceva far fluttuare gli oggetti. Quanto rideva!
"Brava, Lily, ci stai riuscendo..."
Poteva solo udire lo stormire degli alberi, ma a quelle parole aprì gli occhi e vide qualcosa di sorprendente. C'erano vortici d'aria che facevano a slalom tra i tronchi, sollevando e trasportando le foglie come una pioggia. Sì, era chiaramente frutto della sua magia. Ma poteva fare molto di più. Si poteva divertire.
Severus percepì una voce senza udirla. Comunicava con l'energia attraverso quel contatto, una cosa possibile, in effetti. Divertiamoci insieme, gli diceva. Divertirsi "insieme" era un concetto estraneo a lui, abituato com'era a divertisi da solo. Il massimo che faceva al presente era qualche partita a scacchi col vecchio Albus. Al presente, ma in passato... In passato c'era stata lei. La sua amica.
Proviamo, si disse. E si lasciò andare come gli veniva richiesto, per quanto strano fosse per un mago adulto e più che avezzo a controllare ogni forma di espressione magica.
La sua collaborazione cambiò i connotati della magia. Il suono che produceva, simile a quello di una campana, si abbassò di una quinta, e i vortici assunsero una forma. Furono le foglie a renderla visibile, centinaia, migliaia di foglie...
Severus e Lily videro quello che stavano creando: giganti, alti come gli alberi, che camminavano tra loro, salutandosi con bizzarri inchini quando si incrociavano. Giganti di vento e foglie.
"Sei tu che gli dai la forma vero?" urlò Lily, ridendo.
Severus rispose affermativamente. Aveva i suoi capelli davanti al naso, e odoravano di pozione Vivifoglia in modo inebriante.
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Lily Of The Night - #harrypotter ff
Fanfiction(Best ranking: #1 in Snily) - COMPLETA Lily Potter ha cresciuto Harry da sola lontano dal marito psicolabile. James, ricoverato da 10 anni dopo la prima guerra magica, ha una cicatrice a forma di saetta che lo ha dannato. Harry, undicenne alla sogli...