24. Quidditch

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Non aveva toccato cibo, ma i morsi allo stomaco quasi non li sentiva. L'adrenalina gli faceva formicolare le punte delle dita, che teneva ben salde attorno al manico di scopa. Era la sua prima partita. Doveva essere un successo.

"Potter. Te la sei cavata bene agli allenamenti."

Marcus Flint si era chinato su di lui.

"Ma oggi sarà più agguerrita. I Grifondoro hanno visto che ci sai fare e ti faranno il loro bersaglio mobile: Fred e George Weasley hanno un'ottima mira. Ricordati, continua a muoverti!"

"Continuo a muovermi." ripetè Harry, ancora più agitato. "Draco!"

Il suo amico aveva fatto incursione nello spogliatoio e lo guardava con occhi scintillanti. "Non sai che darei per essere te!" sospirò ammirato.

"Beh, mi hanno appena detto che mi tireranno giù dalla scopa a suon di bolidi."

"Stai scherzando, Harry. Quelli neanche ti vedranno! Sei un fulmine o cosa?"

Rise. Apprezzava quel complimento, Draco lo faceva sempre sentire più sicuro di sè.

"Presto sarai nella squadra pure tu."

"Non ci giurerei. I miei parlavano di darmi il permesso solo tra un anno. Un lungo anno!"

"Comunque, giocheremo insieme, fratello. Puoi giurarci."

Il ragazzino biondo corse alla tifoseria di Serpeverde quando suonò il richiamo in campo. Harry seguì il resto della squadra che si posizionò frontalmente agli avversari. Era piccolino rispetto agli altri, perciò venne accolto con un coro di 'buu' dei tifosi Grifondoro e qualche giocatore davanti a lui abbozzò un sorriso divertito.

Nel mezzo si trovava il professor Piton, in veste di arbitro.

"Non perdono le scorrettezze tanto facilmente quanto Madama Hooch. Al via..."

Harry montò in groppa alla scopa e fu nel turbine del gioco.

Si dimenticò l'insicurezza non appena i suoi piedi si staccarono da terra. Schivò un giocatore, poi un bolide, si tenne all'esterno e non mancava di perdere di vista il cercatore avversario. Serpeverde avevano già segnato. Quell'attimo di esultanza per poco non gli costò un braccio, da che George Weasley lo aveva quasi centrato con un colpo di bolide.

Harry si rammentò del "continua a muoverti" e si diede alla caccia del boccino, senza più distrarsi. Gli parve di vederlo dietro a una ragazza della platea e si fiondò su di lei, quando la sua scopa diede uno scossone che lo fece quasi catapultare in avanti. Non rispondeva più ai suoi comandi, anzi pareva che cercasse di disarcionarlo. Harry non riusciva a spiegarselo, ma sapeva che non avrebbe fatto una bella fine, piuttosto una gran brutta figura: la tifoseria di Grifondoro stava inneggiando alla sua scopa.

"Che diamine succede?!!" urlò la voce del professor Piton.

"Non lo so!" gridò lui in risposta, "Non riesco a... controllarla!"

"È stregata??'

"Attento!"

Piton si voltò appena in tempo per bloccare il bolide diretto alla sua schiena, fermandolo a mezz'aria. Poi fischiò la sospensione. Esplosero le proteste: i giocatori Grifondoro erano imbufaliti ritenendola una mossa che favoriva i Serpeverde.

"Non si può fermare la partita perchè uno non sa stare sulla scopa!" sbraitò Oliver Wood.

"Encomiabile Wood! Qualcuno di voi ha sabotato la scopa di Potter! POSSO ANNULLARE LA PARTITA QUANDO VOGLIO!" ribattè Piton furente', guardando i Weasley .

Lily Of The Night - #harrypotter ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora