Tesoro... l'erede di Slytherin

Capitolo 46.

Draco fu chiamato da suo padre, se ne andò, ma prima di farlo, mi baciò la fronte.

Ho preso un libro dalla libreria, mi sono seduto vicino alla finestra con una coperta di pelliccia bianca e ho iniziato a leggere.

Il biondo passa molto tempo a tornare, ho letto diciassette capitoli prima del suo arrivo.

Alla fine è arrivato con gli occhi rossi e un cipiglio, si è avvicinato a me e mi ha baciato la sommità della testa, poi si è diretto verso il letto e si è sdraiato lì. Accarezzò il letto, mostrandomi che voleva che mi sedessi.

-Puoi leggere per me?- chiese.

Gli rivolsi un dolce sorriso e annuii. Ho posizionato un cuscino vicino al muro bianco e mi sono sdraiato, poi ha appoggiato la testa sul mio petto mentre abbracciava il resto del mio corpo.

-Inizia a leggere.

Ho riaperto il libro e ho guardato le vecchie pagine, il libro stava quasi per finire. - Afferrò la mano del suo amante e lo guardò profondamente negli occhi. Gli amanti sorrisero e continuarono a camminare fino all'orlo del precipizio. "Ti amo", disse uno degli amanti.

Uno spirito oscuro apparve davanti a loro, chiedendo a uno di loro di fare un sacrificio, un sacrificio d'amore, così che l'altro potesse attraversare il precipizio e iniziare una nuova vita.

I due amanti si guardarono, la ragazza annuì semplicemente e fece un passo avanti di fronte allo spirito oscuro, che pensava fosse chiamato "morte". Una lacrima scese lungo la guancia dell'uomo mentre cercava di farla tornare da lui. Voleva sacrificarsi.

Si voltò, gli prese il viso a coppa e posò un piccolo bacio sulle sue labbra morbide, "Ti amo", disse la ragazza e si allontanò afferrando la mano della morte. Il ragazzo vide come il suo amante se ne andò velocemente, non poteva muoversi, rimase lì sperando che un giorno sarebbe tornata. La fine...- Ho letto l'ultima pagina del libro.

-Cosa?- chiese Draco confuso.

-Che cosa? Che cosa?

-Non può semplicemente morire.

-Non tutte le storie hanno un "vissero felici e contenti".- Ho iniziato a giocare con i suoi capelli.

C'era questo piccolo silenzio, non era imbarazzante, era calmante sentire solo la sua presenza.

-Avremo il nostro "felici e contenti".- ho rotto il silenzio.

-Credi che esista?.. Un vissero felici e contenti?

-Non lo so... andrà tutto bene.

-S/n.

-Sì?

-Ti amo cara.

-Ti amo anch'io, Draco.

Il silenzio era di nuovo lì, mi strofinò la mano con il pollice e iniziò a canticchiare una canzone.

Più tardi mi sono alzato e sono andato sul balcone, ha alzato il sopracciglio ma poi ha continuato a seguirmi.

-Perchè lo hai fatto?

-Che cosa?

-Alzati spontaneamente.

-Guarda.- Puntai il dito verso il cielo dove potevo vedere la costellazione dello Scorpione.

- Scorpione?

-Sì... Ricordi quella volta alla torre di astronomia quando te l'ho mostrata?

-Sì...è la mia costellazione preferita.

-Veramente?

-Sì.

-Perché?

-Mi ricorda te, tesoro.- Appoggiò la sua mano morbida sulla mia, potevo sentire i suoi anelli freddi.

Ho guardato la sua mano e ho notato che dopo sette anni aveva ancora l'anello che gli avevo regalato, Theodore e Blaise.

- Ce l'hai ancora?

-Che cosa?

-L'anello... L'anello che ti ho dato sul treno, al primo anno.

-Ma certo cara. Ce l'abbiamo ancora tutti...tu...- Fu interrotto da Blaise e Theodore che entravano nella stanza e camminavano accanto a noi sul balcone.

-Avete ancora l'anello?.. del primo anno?- chiesi.

Tutti mi hanno mostrato le loro mani che avevano ancora gli anelli d'oro bianco che ho dato loro anni fa. Ho sorriso e ho guardato di nuovo il cielo.

-Dopo tutto questo tempo? Dopo...tutto?

-"Scendiamo insieme."- Citarono quello che dissi sette anni fa a quel treno.

-Grazie.- dissi senza guardarli.

-Per cosa?- Hanno chiesto tutti.

-Per tutto.- dissi. -Ricordo quando volevo fare un tea party, per il mio undicesimo compleanno... Hai davvero odiato l'idea, ma sei riuscita comunque a bere tè e biscotti con me.- ho continuato, e ho sorriso ripensando al ricordo. -Sono grato di avervi incontrato, ragazzi. Hai reso questi diciassette anni allettanti.

Hanno sorriso a quello che ho detto.