Ero in un bagno di sudore, i bambini scalciavano e non sapevo cosa fare; gridavo contro le infermiere per farmi dare un cazzo di anestetico ma niente, dicevano che il dolore era sopportabile secondo loro.
VAFFANCULO STRONZE.
"Da quanto sei qui?"
Arrivó Luca, era serio e deciso..
"3 ore.."
"Perché non mi hai chiamato subito?!"
"Luca, Ginevra stava davvero male.."
Lui mi guardó, Dio dinuovo quello sguardo...
"Scusa.." dissi sottovoce.
Andó fuori. Non mi disse più niente.
Cristo Luca, un po' di umanità.
Sto soffrendo come un cane...
"Ma buonaseraaaa" entró la dottoressa.
"Ciao."
"Alloraa, abbiamo fatto dei controlli, degli accertamenti, posso sapere cosa hai mangiato oggi?"
Luca scoppió immediatamente a ridere e la dottoressa lo fulminó con lo sguardo.
"Non mi ricordo... comunque abbastanza.. poi a pomeriggio ho preso un frappè alla banana è uno al cioccolato"
"Due al cioccolato." Puntualizzó il ragazzo
"Ahhhh ora mi spiego bene il tutto. Allora, hai assunto una notevole quantità di zuccheri oggi,
Eri stressata? C'è stata qualche situazione in particolare che.. non lo so.."
"L'ho beccato a parlare con una."
Lui si mise una mano in faccia.
"Allora adesso ti spiego, stressarti nella tua condizione non va assolutamente bene, cerca di stare il più calma possibile E LEI MAGARI CERCHI DI FARE IL BRAVO CON LEI."
"È una bestia da quando è incinta."
"Ahahahahaha sono solo gli ormoni. Comunque le dicevo signorina, il suo corpo ha avuto una reazione un po' eccessiva Perché i bambini hanno ricevuto molto zucchero, lo hanno risucchiato tutto e ora sono belli energici. Hanno assunto anche lo zucchero che doveva andare a lei ecco perché si sente spossata."
"Ah Dio mio...pensavo fosse qualcosa di grave"
"No assolutamente, io li chiamerei Rocky e Rambo,"
"A HAHAHAHAHAHAHAHAHA"
Scoppiammo tutti a ridere.
"Allora la facciamo restare qui questa notte, ora le do un antidolorifico ed un integratore."
"Grazie.."
mi sentii subito più tranquilla.
"Te lo avevo detto che tutto quel frullato ti avrebbe fatto male."
"MENOMALE CHE CERA LA TUA AMICHETTA, COSÌ GLIEL'HO POTUTO ROVESCIARE ADDOSSO."
"sei davvero una stupida anzi sei cattiva."
" e tu sei un coglione, da chi sei andato quando mi hai lasciato a casa? Da lei o da martina?"
Lui seccato si alzó e se ne andó.
"No adesso resti qui."
Dissi tirandolo da un braccio.
"Ginevra devi lasciarmi stare."
Dinuovo lo sguardo di oggi.
Uscì dalla mia stanza, stette per un po' fuori a parlare con papà..
okay forse ho esagerato ma giuro che non sono io che prendo queste decisioni, giuro che sono gli ormoni cazzo. Non ci capisco più niente..La mattina dopo l'infermiera entró, mi visitó
"Come ti senti?"
"Bene..," Risposi con lo sguardo basso.
"Mh sei un po' spenta, sicura che va tutto bene?"
"Ho litigato con il mio lui.."
"Ahahahah non preoccuparti, succede spesso, gli uomini sono in crisi quando ci sono queste situazioni e soprattutto alle coppie giovani succede di litigare spesso."
"Spero si risolva tutto.."
"Dai sta tranquilla! Lui ti aspetta di sotto comunque, è già qui da un po, forse non vede l'ora di portarti via"
Le feci un sorriso forzato
"Mi raccomando signorina, non faccia sforzi, non sì agiti e.. mi raccomando a non assumere troppi zuccheri."
"Grazie..davvero."
"Dovere signorina ahahaha"Scesi di sotto dove c'era Luca che mi aspettava,
La sua espressione non si era ammorbidita, per niente. Era uguale a ieri.
DIO PER QUANTO TEMPO VUOLE TENERMI IL BRONCIO QUESTO?!
Mise una mano sulla mia pancia come per salutare i bimbi, ah ecco di me non gli importa così tanto..
sul mio viso c'era Un espressione un po' toste è preoccupata, per tutto il viaggio restai taciturna; Luca ogni tanto mi guardava.
Scendemmo a casa e la madre di Luca mi accolse abbracciandomi.
"Tesoro, ti ho preparato una bella colazione, scusa ma ieri ho fatto gli straordinari a lavoro e non sono potuta venire però tuo padre mi teneva aggiornata"
"Non è successo niente tranquilla..!"
Di tutto il ben di Dio che c'era sul tavolo mangiai solo un pancake senza niente, senza nemmeno la nutella sopra e un bicchiere di the
Mi alzai.
"Tesoro tutto qui?"
Luca mi guardó
"Si... non ho molta fame.."
dissi quasi in imbarazzo abbassando lo sguardo
Me ne andai in camera e scoppiai in un pianto.Non uscii dalla mia camera fino a sera.
"Perché quella faccia?"
Chiese Luca mentre metteva la cena a tavola.
"Nessuna faccia.."
"Vuoi farmi sentire in colpa?"
"Per cosa?"
"Non fare la finta tonta."
"No..no.. ho sbagliato io."
"Si, vuoi farmi sentire in colpa."
"Mi sono comportata male. Non voglio far sentire in colpa nessuno.."
"Perché fai quella faccia da cane bastonato? Cioè fai questo pur di non chiedere scusa?"
"Basta litigare..."
"Non sto litigando cazzo, voglio farti capire che sei così... infantile."
"Hai ragione."
Risposi andandomene.
"Ho preparato la cena, dove vai?"
"Non ho fame."
"Non essere egoista, devi mangiare almeno per i bambini."
"So io cosa è meglio per i bambini."
"A me non sembra, ieri sei finita in ospedale""Ah." Mi toccai la pancia, espressione di fastidio
Luca venne da me.
Sbruffai mettendomi sul divano.
"Che succede?"
"Questi calci sono troppo forti..."
"Addirittura?!"
"Si sono così.." dissi mettendogli il piede sulla pancia e spingendo
"Aiaaaa"
"Ecco, pensa se ti avessi colpito con quattro piedi"
"Tesoro il tuo piede vale per 4 piedini, è grande quanto una padella"
Lo guardai sconvolta.
"Dai scherzavo Ahahahahahaha"
"È cringe ridere alle proprie battute Luca.."
"Questa era davvero bella cazzo."
"Quindi i miei piedi non ti piacciono?"
Gli misi un piede in faccia.
"Ei ei ei fermaaaa. Non mi piacciono i piedi in generale.."
"Fammi un massaggio"
"No, scordatelo."
"Uff"
Il ragazzo si sdraió accanto a me sul divano baciandomi il collo e facendomi delle carezze.
"Posso chiederti una cosa? Seriamente.."
"Si."
"Mi canti la canzone che hai scritto per me?"
"Certo piccola..chiedimi prima scusa per quello che hai fatto"
"No."
"Fallo."
"No."
"FALLO."
".......scusa"
"Non ti sento, parla."
"SCUSA"
"Okay.. ora mettici più sentimento"
"VAFFANCULO."
"Okay mi accontento.. allora inizio"
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AKA7EVEN|| FRATELLASTRI||
Teen FictionLuca in arte Aka7even vive in una famiglia che non sente completamente sua, scoprirà poi di essere stato adottato e viene a conoscenza di un pezzo oscuro della sua vita che aveva totalmente rimosso. Dall'altra parte c'è Ginevra, una ragazza di 16 a...