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Lui che per tutta la durata del viaggio rideva e sghignazzava al cellulare non fece altro che aumentare il mio nervosismo, sembrava non fregarsene assolutamente né di me né di come stavo. Lui era un emerito coglione mentre io una povera stupida con un nervoso addosso talmente grande che non avevo idea di cosa avrei potuto fare.

All' aereoporto i nostri genitori andarono a comprare un Po di cose per amici e colleghi visto che si erano scordati di comprare i souvenir; mentre Luca era andato a fumare una sigaretta io mi sedetti per prendere qualcosa da bere.
Sentii delle ragazze sedute poco più in là che ridevano e parlavano di me
"Gesù... ma come si fa ad andare in giro con quei capelli??"
"E poi l'avete vista?? Una sprite ghiacciata grazie... sarà una di quelle snob del Cazzo"
"Però il suo ragazzo è figo...come ha fatto a mettersi con una come lei??"
Adesso basta.
Mi alzai e andai verso di loro
"Ho sentito che stavate parlando di me e volevo sapere se volete parlare in faccia"
"Oh no tesoro ...ti sei vista? Meglio parlarti di spalle..." disse una delle tre ridendo. Io presi la mia sprite e gliela rovesciai addosso.
"Hei brutta stronza, mi hai rovinato la maglietta Gucci...costa più di te."
Spinsi il tavolo addosso alla ragazza che cadde con la sedia, venne verso di me e iniziò a darmi degli schiaffi.
Io la presi per i capelli e lei non potendo fare altrettanto per via delle unghie lunghissime, mi graffiô la faccia, cacciò anche delle chiavi dal taschino e le avvicinò al mio viso.
Iniziammo a dimenarci entrambe e qualcuno mi separò da loro...luca.
Per una volta ero contenta fosse lui e non papà o il tipo della sicurezza.
'CHE CAZZO FAI?? vieni, andiamo via, hai dato fin troppo spettacolo."
cosa???? Oltre al danno anche la beffa??? Non solo ero stata riempita di insulti da quelle li ma ora ci si metteva anche lui a farmi fare una figuraccia?? Dio che persona di merda
Ci sademmo su una panchina e lui mi asciugô il sangue che avevo in faccia con un fazzoletto.
"Lasciami stare, posso farlo da sola."
Lui sbruffô e poi mi lanciô il fazzoletto addosso per poi alzarsi.
"Tesoro ma che è successo??? Che cosa ti sei combinata in faccia??" Chiede mio padre apprensivo come al solito.
"Sono solo caduta..."
"Non è vero, ha fatto a botte con delle ragazze"
"bene!!! Oltre che stronzo sei anche infame, complimentoni!!"
"Ginevra calmati... ma che cazzo ti prende??" Intervenne papà
"Tranquillo caro, è venuto l'autista, ne parleremo meglio a casa okay?"
Avrei voluto dire 200 parole a luca che aveva fatto l'infame... invece non dissi niente perché ero più nervosa di prima...
[...]
"Allora, spiegateci com'è andata ma soprattutto.. tu Luca perché non eri li con lei??"
"Ero semplicemente andato due secondi nella zona fumatori..."
"Bene, e tu signorina??? Perché hai fatto a botte con quelle ragazze?? Guarda che taglio che hai vicino all'occhio... erano 3 ma che pensavi di fare??? Ma poi la violenza non è giusta a prescindere"
"Bene allora è inutile dire com'è andata e cosa è successo... tanto qui la condannata sono io."
"Avresti potuto avere tutte le ragioni del mondo per picchiarle ma sai come si dice: non ti curar di loro ma guarda e passa. Le vere donne non fanno a botte come i camionisti vuoi capirlo??"
"E ora cosa vuoi fare??"
"Metterti in punizione è ovvio."
"Ahahahahaa bene bene sentiamo, quale sarà la punizione??"
"Non uscirai di casa almeno per una settimana ...poi si vedrà... e ora vattene in camera tua mi hai deluso moltissimo oggi. Proprio non me lo aspettavo da te"
"Bene."

Feci una video chiamata con sangio e Noemi per raccontargli tutto, loro erano gli unici a capirmi cazzo..

La sera sangio era al parco con degli amici di cui mi aveva parlato, sembravano parecchio interessanti.
Dopo cena la mia famiglia si era riunita per andare da cindy.
"Tu non verrai. Per punizione."
"Più che una punizione è un sollievo.,"
"Smettila di rispondermi Ginevra!! Cazzo non ti riconosco più !!"
Feci spallucce e aspettai che andassero via; presi il mio skate e raggiunsi Sangio insieme ai suoi amici.
Mi divertii parecchio ma poi me ne andai dritta a casa perché avevo paura che i miei una volta tornati sarebbero venuti in camera...soprattutto lo stronzo di luca.
"Quando sei a casa scrivimi che mi preoccupo lo sai..."
"Certo piccolo sangio"
Tornai velocemente a casa, entrai dalla finestra e in camera ci trovai Luca che mi batteva le mani.
"Vattene dalla mia camera"
"Non dovresti trattarmi cosi se sai che potrei andare a dirlo a mamma e papà.."
"E per tutte le volte che ti ho trattato bene? Hai fatto l'infame lo stesso oggi...quindi non me ne frega un cazzo se glielo dici..."
Luca richiuse la porta alle sue spalle
"Ginevra... possiamo parlare?"
"Te lo già detto...non ho un cazzo da dirti okay??"
"Io si...per favore puoi ascoltarmi?"
"Ma non lo capisci che non voglio più vederti??"
"Okay okay non parliamo di noi...voglio parlarti da fratello a sorella..."
Mi accesi una sigaretta e gli feci cenno di continuare :
"Voglio sapere cosa ti è preso...non sei tipa che fa risse o che scappa di casa.. che cosa ti è successo?"
"Avrei detto che ti avrei ascoltato non che ti avrei parlato..."
"Vorrei solo sapere se ..se ti sei drogata o..."
"COSA???? Vattene fuori adesso."
"Aspetta ma non ho detto che sono contro, fammi finire, volevo aiutarti"
Lo spinsi fuori dalla porta e la rinchiusi sbattendo.

AKA7EVEN|| FRATELLASTRI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora