Capitolo 41

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Non posso scappare, tanto vale restare qui e fare la persona matura accettando la situazione.
Decisi di aprire un mio sito internet dove avrei recensito libri e film, almeno mi sarei tenuta impegnata.
Iniziai a mangiare.. iniziai con cose salutari.
Ero molto felice del percorso che stavo facendo, cercavo di pensare il meno possibile a Luca e a tutto quello che poteva farmi male.

1 settimana dopo.

Luca bussó alla porta.
"Avanti."
"Hey..."
"Ciao."
"Possiamo... parlare?"
Avvicinai la sedia difronte al letto dove si era appena seduto e lo guardai negli occhi.
"Dimmi.."
"Io... a dire la verità non so nemmeno perché sono venuto..cioè... si ehm... sembri molto taciturna nell'ultimo periodo e... sei cambiata.."
"Sto facendo un percorso per..migliorarmi..
E poi questo era quello che volevi no..?! La pace, la calma, la tranquillità..."
"Di solito non sei così... sai che se hai un problema o se c'è qualcosa che non va a me puoi dirlo..."
"A te? Se ti dicessi che ho un problema con alisja tu mi diresti che ne sto facendo un dramma, che sono solo una bambina e...che per te in fin dei conti ha ragione lei.."
"Perché dici questo? Perché credi che sia la mia preferita..?"
"Lasciami in pace Luca... dico davvero."

POV's Luca
Come posso dirglielo che mi mancava quella che era prima? Ero seduto difronte a lei e vedevo i suoi occhi spenti...
"Senti.. non posso dirti che a me di alisja non mi importa perché... è mia sorella.. però non credere che io preferisca lei a te. Io con te ho fatto cose che con lei non ho fatto..."
Lei peró era girata di spalle.. la sua sedia ormai era rivolta verso la scrivania non più verso di me...
"Va via per favore... non dialoghiamo da una settimana e quello che sei venuto a dirmi riguarda alisja.."
Potevo sentire la sua voce spezzarsi piano piano, le lacrime che iniziavano a scendere...
Odiavo vederla così..
"Alisja se ne va."
"Cosa?"
"Va via dinuovo per l'università."
"Okay, ora capisco meglio, la persona con cui sei stato COESO ora se ne va e mi usi come ripiego.. perché non hai nessun'altra."

POV's Ginevra
Ecco bene, ho fatto innervosire dinuovo Luca...
La rabbia era comparsa nei suoi occhi.
Con uno scatto  si alzó  e cacció dalla tasca il suo telefono, aprì Instagram e me lo sbattè sulla scrivania.
"SOLO?!?!? Certo. Sto solo cercando di recuperare un minimo di rapporto con te."
"Mi sembra strano che tu lo stia facendo proprio ora che alisja se ne va."
"Senti. Pensa il cazzo che ti pare okay? Adesso mi sono davvero rotto il cazzo. Sei pesante e stupida."
Se ne andó dalla mia camera.
Era come un terremoto, mi ha sconvolta, mi ha incasinato il cuore, ed è andato via.

Il mattino dopo ero uno zombie... non ero riuscita a dormire per colpa di quello scemo..
"Ah tesoro, alisja è appena andata via... non vi siete salutate."
"Meglio così papà... molto meglio così."
Luca mi guardó male, i nostri genitori uscirono con Cindy e rimanemmo da soli.
Il suo sguardo.. beh si era arrabbiato con me, ma Dio avevo un lago nelle mutandine per colpa sua...!
Decisi di pensare ad altro, questo pomeriggio sarebbe venuta Giulia, una specie di pigiama party, solo che è pomeridiano e che ci sarà tanto da bere.

Ore 17:30
"Hey tesorooooo"
"Giulyyyyy"
"Sei pronta?"
"Prendo i bicchieri"
Ci spostammo di sopra e iniziammo a bere, montagne di bicchieri di alcool misto a aprite, coca, Lemon soda...ero ubriachissima.

Poco dopo un taxi venne a prenderla ed io tornai a restare sola con Luca.
"Oi... mamma e papà non tornano per cena.. cosa vuoi mangiare?"
"Il tuo cazzo Luca."
Lui rimase scioccato dalle mie parole, cazzo se ci penso avrei potuto essere più... cortese...
"Cosa?!?"
"Shhhh"
Mi inginocchiai e gli slacciai i pantaloni, glieli abbassai, feci lo stesso con le mutande; vedevo il suo viso che diventava rosso fuoco.
Ma perché stava reagendo così?! Non capivo.
Lo misi seduto sul divano e mi misi sopra di lui, iniziai a cavalcarlo come una posseduta.
"Oh siiiiii, amo il tuo cazzo Luca...! Siiii"
Il ragazzo aveva chiuso gli occhi, non so se per durare di più o perché era concentrato e... boh non lo so davvero.
"Senti Ginevra..."
mi aggrappai a lui e iniziai a gemere molto forte, stavo per squartare alla grandissima.
Restai sopra di lui togliendo solo il suo cazzo da dentro di me e stimolandomi con le dita.
L'equivalente del liquido era tale a un bicchiere d'acqua. Gli avevo bagnato i pantaloni, avevo bagnato il divano... ovunque...
rimase scioccato.
"Lecca... leccami ti pregoooo"
Fece come gli dissi ma per poco perché poi si alzó in modo scattante e si rivestì.
"Ma che fai????"
"Complimenti per lo squirt.... non avevo mai avuto nessuna donna a letto capace di farlo.. però, sei ubriaca Ginevra...credo che domani te ne pentirai."
"Vino veritas..."
"Smettila con queste stronzate. Io vado a dormire, ed è meglio che lo faccia anche tu."
"Che palleeeee"
Si lo ammetto avevo esagerato quella sera, e chissà se la mattina dopo me ne sarei pentita perché ammettiamolo ragazze; quante di noi da ubriache hanno scritto o hanno anche solo pensato di scrivere al proprio ex? Almeno
il 90% di voi, siate sincere. E poi la mattina dopo perché ve ne siete pentite?
Perché gli avete detto quello che pensate con poco tatto, un "mi manchi" molto straziante.
Un "vaffanculo sei uno stronzo sto ancora soffrendo per te" con l'aggiunta di 200 parolacce...
ecco. So già che domani mi pentirò... ma mi pento del modo in cui l'ho dedotto, mi pento perché non so gestire il dopo, le conseguenze,
Ecco. Noi pensiamo troppo alle conseguenze, e sapete perché da ubriachi si sta meglio? Perché quando facciamo una cosa di questo genere non si pensa alle conseguenze ma a quell'attimo.

AKA7EVEN|| FRATELLASTRI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora