Capitolo 39

1K 32 2
                                    

Erano circa le 3:30 del mattino e mi svegliai per colpa di alisja che faceva un rumore assurdo trascinando i tacchi sul parquet.
"Ahhhahahahahha"
"Shhh sveglierai tuttiiii"
"Non mi importa Ahahahaha comunque... grazie per questa serata, sai ne avevo davvero bisogno..."
"Anch'io lo sai.."
"AhahHahahahah"
"Dai vai a dormire"
"Notteeee"

Ma cosa significa che ne aveva davvero bisogno?!?!? Ma che cazz...decisi di incanalare tutto il nervoso, metterlo da parte e dormire anche se sapevo che la mattina dopo mi sarei svegliata con la luna storta.

Ore 11:00
Scesi a fare colazione, mi misi in giardino dove Luca stava salutando Martina.
What??? A che ora era venuta? E perché io non l'ho sentita???
"Beh è stato bello Luca, grazie davvero.."
"Grazie a te piccola"
O mio Dio ma questo vuole farmi inxazzare così tanto?!?? Gesù...
Lui venne verso di me e si sedette al mio tavolino prendendo un sorso della mia spremuta.
"Oi..buongiorno"
"Ciao"
"Non vuoi chiedermi niente?"
"Si, di levarti quel sorrisetto compiaciuto dalle labbra."
"Non mi chiedi prima il perché di questo sorriso?"
"Già lo so."
"Stai mentendo."
"Ahahahahahaha non ci vuole chissà cosa per capire che ti sei scopato alisja e Martina ma dimmi un po'... ti sono bastate per dimenticarmi?"
Luca rimase scioccato da quelle parole..
"Eh.... veramente io..."
"Tu cosa?"
"Beh... noi uomini non siamo così sentimentali come voi donne, per me il discorso si era chiuso quando abbiamo avuto quella discussione... quando mi hai detto che è sbagliato."
"Ma non hai risposto alla mia domanda."
Gli occhi di Luca, erano qualcosa di indescrivibile e ogni volta che Ginevra li incrociava le scoppiava il cuore..
"Si."
"Mi hai dimenticata"
"Si esatto"
Poco prima di rispondere la guardava come per farle capire che ciò che le stava per dire era una cazzata colossale e Ginevra aveva capito tutto , allora perché sentirselo dire fa così male lo stesso?!
"Bene."
"Già." Rispose lui alzandosi e tornando in cucina.

POV's Ginevra
Ma era davvero finito tutto tra di noi?
Non riuscivo a capirlo davvero... e perché avevo così tanta rabbia?
Uno dei gemelli, Flavio, aveva lasciato un biglietto per Ginevra con scritto:
"Oggi vediamoci distro la palestra alle 15:30"
Mh orario un po' insolito... ma per dimenticare Luca questo ed altro..

Mangiai velocemente qualche boccone e andai di sopra a sistemarmi, misi una gonna nera a vita alta, una maglietta dei nirvana e delle vans. Presi lo skate e corsi di sotto..
"Hey tesoro, dove vai così presto e così di fretta?"
"Devo fare una cosa..."
cercai di essere più vaga possibile e soprattutto cercai di non incrociare lo sguardo di Luca che però sembrava fregarmene..

Andai al posto dove mi aveva detto di incontrarci Flavio, sembrava poetico quel ragazzo aveva qualcosa di proibito..
"Oi..."
"Hey ciao"
"Mh sei molto carina"
Disse serio avvicinandosi a me e palpandomi il culo.
Non era come gli altri giorni sembrava avido, cinico, stronzo...
"Ti va di venire con me?"
"Okay..." avevo già capito dove voleva andare a parare

C'era un prato altissimo difronte a noi, lui andó avanti facendo strada..si sbottonó i pantaloni e.. Dio mi sentivo come Melissa p quando ebbe il primo incontro con quel ragazzo che le piaceva... (usata)
"Complimenti. Si vede che non è il primo cazzo che prendi in bocca"
"Scusa cosa vorresti dire?"
"...dai non prendertela a male bambolina, ti ho fatto solo un complimento"
Rispose lui ormai lontano lasciandomi li ancora in ginocchio..
il tempo inizió a farsi brutto ed io mi ero persa in mezzo a quelle campagne..

Messaggio da Luca:
Posso sapere dove sei? Si sta avvicinando un temporale.

Non gli risposi, usai Google maps con quella poca batteria che restava e poi cercai di orientarmi..
Okay arrivai finalmente a casa dove c'erano alisja Luca e la madre.
"Ah finalmente... potresti anche rispondere ai messaggi" inizió lui con la ramanzina.
"Ah bene, quanto era lunga quella cosa che avevi da fare? Ti sei impegnata per bene vedo" aggiunse alisja guardandomi le gambe.
Abbassai lo sguardo, le mie gambe erano completamente graffiate e le ginocchia insanguinate ed io non me ne ero resa conto.
"Sono semplicemente caduta in skate, non faccio la puttana come te."
"Ah no? Devo parlare?"
"RAGAZZE, basta! STANNO VOLANDO PAROLE PESANTI."
"Sì infatti basta, non voglio stare a sentire le tue stronzate."
"La verità brucia più di quelle ferite eh?"
"STA ZITTA."
Risposi lanciandole lo skate e quasi la presi.

Una volta finita la doccia ero seduta sul bordo della vasca con le ferite che mi bruciavano, ero passata in mezzo ai rovi e non me ne ero resa conto... che cazzo.. ora sono rovinata sia dentro che fuori. Grazie Flavio.
Mentre ero lì che riflettevo viddi qualcuno entrare.
"Che vuoi tu?"
"Niente... " rispose prendendo l'acqua ossigenata e il resto.
Pensai fossero per me ma lo viddi andare via, decisi di seguirlo e viddi che stava medicando alisja.
"Aspetta cosa?????"
"Vattene brutta stronza... non vedi cosa mi hai fatto?"
"Ah io?"
"Si tu proprio tu, con quello skate di merda."
Viddi che Luca le stava medicando il braccio quasi alla lunghezza del gomito.
"Mi meraviglio di te..."
"Perché scusa?"
"Perché? Perche sei così ingenuo che non ti rendi conto che se l"è fatta adesso con qualcos'altro la ferita... è solo un modo per attirare l'attenzione."
"Beh a me sembra il contrario" rispose lui.
Tornai di sopra e mi misi a letto, avrei voluto davvero non svegliarmi più una volta preso sonno...

AKA7EVEN|| FRATELLASTRI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora