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La mattina dopo mi svegliai bene, rilassata , tranquilla. La cosa non succedeva da un po'..,
Forse non era mai successa.
"Buongiornoooo"
La madre di Luca e papà mi accolsero con un bel sorriso.
"Dov'è Luca?"
"Mh, si è alzato presto questa mattina, non sappiamo però dove sia"
"Cosa? Da quanto non c'è?"
"Tesoro rilassati, ti starà preparando qualcosa no?"
"Mhh.. non lo so."

Mi misi a guardare i cartoni mentre lo aspettavo.
"Oh.., vuoi che venga li?... Mh... che stronzo.. non si fa così.. dico sul serio... dai 10 minuti e arrivo... ti serve qualcosa? Sicura?"
ASPETTA COSA? STAVA PARLANDO CON UNA DONNA?!?!? Ecco.
lo guardai.
"Ciao musetto triste che guarda i cartoni."
Feci un cenno con la testa.
"Io sto uscendo."
"Ah..,"
"Non dovevamo fare niente oggi giusto?"
Feci spallucce.
"Vado da martina, oggi ha abortito e Raffaele non è andato da lei, non mi va che rimanga sola" mi disse per poi darmi un bacio in fronte.
"Okay.."
"Non ci metto molto, credo che starò lì un paio d'ore.. a pomeriggio abbiamo il corso"
"Già..."
se ne andó, era come... felice di andare da lei.
Parliamoci chiaro, martina era alla sua altezza più di quanto lo fossi io.., martina aveva più cose in comune con Luca di quante ne avessi io
Forse è scattato qualcosa tra di loro... forse sta scegliendo lei perché non ha due bambini... forse perché è più bella, forse perché è più brava a letto.. non ne ho idea...
Volevo scappare dalla mia testa, mi faceva pensare solo a cose orribili.
Passarono 2 ore e mezzo e Luca non era tornato. Per giunta ero da sola a casa quindi ordinai una pizza, ero troppo triste per cucinare.
3 ore da quando Luca era via...
Ma dove era finito? Tra poco abbiamo il corso preparto.,, perché non arriva?
Ore 17:40 il corso sarebbe iniziato alle 18:00
Dopo aver aspettato invano altri 5 minuti decisi di chiamare un taxi. Mi feci venire a prendere e andai da sola al corso.
"Ah peccato oggi il suo lui non c'è?"
"No.. "
"Chi è venuto per il cabaret allora può andare, bene possiamo iniziare!"
CRISTO MA PER UNA VOLTA CHE LA MIA GIORNATA ERA INIZIATA BENE PERCHÉ LUCA DOVEVA ROVINARE TUTTO?!
uscii da lì, andai a prendermi una brioche, me la meritavo. Non appena uscii dal bar viddi un ragazzo biondino, molto carino che mi chiese informazioni.
"Scusa?!"
"Si?"
"Qui fanno il corso preparto giusto?"
"Ehm si ma è appena finito.."
"Volevo sapere se... se ci sono altri corsi, di qualsiasi tipo, cioè boh così.."
"Guarda purtroppo non ne ho idea.. dovresti provare a chiedere alla signora li"
"Ah okay perfetto, ti ho vista anche la scorsa volta pensavo ne sapessi qualcosa ahahaha scusa"
"Ma no, non preoccuparti."
"Piacere, io sono Alessandro"
"Piacere mio, Ginevra."
"Che bel pancione Ginevra... di quanti mesi sei?"
"3... sembrano 6 vero?"
"Beh.. non me ne intendo di pancioni ma si è abbastanza grande ahahaha"
"È perché sono due"
"Due gemelli??!! Cavolo!"
"Eh si ahahahaha"
"Beh allora davvero tantissimi auguri."
Una macchina parcheggiata mi suonó, era Luca
"Ora devo andare"
"Meglio che vada anche io, è stato un piacere Ginevra."
"Anche per me Alessandro"
Lo salutai e andai in macchina di Luca.
Mi guardó male
"Chi cazzo era quello?"
"Boh.. uno che ho conosciuto al bar"
"Ah complimenti."
"Dobbiamo parlare." Gli dissi io
"Si, stavo per dirtelo."
"Bene"
"BENE."
Una volta a casa ci accomodammo in giardino
"Ah ciao ragazzii"
"Ciao papà"
"Come va tesoro?"
"Bene.. mi prepari la cioccolata calda?"
"Meglio di no, hai già preso troppi zuccheri oggi"
"HO VOGLIA DI CIOCCOLATA CALDA. E TU DEVI STARE MUTO."
Mio padre andó in cucina a prepararmela.
"Okay adesso stai zitto e mi ascolti"
"Se devi usare questa prepotenza parli da sola già ti avviso."
Mi alzai di scatto dalla sedia e lo presi per il collo della maglietta
"Tu non hai capito quanto mi hai fatto sentire umiliata assentandoti per così tante ore per andare da una che non è la tua ragazza tantomeno madre dei tuoi figli."
"Levami le mani di dosso."
"Ah no giusto le mani addosso te le posso mettere solo per scopare"
"Si hai capito bene."
Lo guardai come a dire COSA????
"Complimenti."
"Complimenti a te che continui a rimorchiare invece di pensare ai bambini"
"IO CI STO PENSANDO AI BAMBINI, SONO ANDATA AL CORSO DA SOLA, PER I MIEI BAMBINI. TU TE NE SEI FREGATO E SEI ANDATO DA MARTINA"
Risposi con rabbia e con le lacrime agli occhi.
Lui non si aspettava quelle lacrime.
"Senti..."
"Cosa. Cosa???"
"Sono voluto rimanere con lei Okay? Era distrutta. Non sai cosa vuol dire perdere un bambino. Un aborto è qualcosa di assurdo... non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico."
"Ed io non augurerei a nessuno il fatto di crescere due figli da sola con il padre se ne fotte e va dalle altre..."
"Ecco vedi? Vedi come sei? Sto cercando di farti un discorso serio..e tu? Sulla difensiva"
"No Luca... non si tratta di difensiva, si tratta di buon senso... e tu potevi avere il buon senso di mandarmi un messaggio.."
"Saremmo finiti qui lo stesso, ti attacchi ad ogni cosa."
Non gli risposi. Ero stanca e amareggiata. Non ne potevo più.

"Ginevra..."
"GINEVRA."
"GINEVRA PARLAMI CAZZOOO."

Pov's Luca
Eravamo in giardino a discutere, lei non mi rispose più, forse perché non c'era niente da dire... fissava il vuoto poi però viddi che c'era qualcosa che non andava.
Iniziai a chiamarla, non rispondeva.
Era come se si stesse sforzando di respirare, si stava respirando a fatica e aveva un colorito bianco in volto.. Inizió ad uscirle sangue dal naso e li mi preoccupai seriamente, PER LEI.
chiamai Un ambulanza che la portó via in codice rosso; li ebbi l'illuminazione, le parole della dottoressa... non doveva stressarsi..
per colpa mia stava succedendo un casino....

AKA7EVEN|| FRATELLASTRI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora