I giorni prima di Natale volarono ed io con la mente ero già a Napoli.
Aiutai mia madre a finire di preparare la valigia e feci anche la mia.
"Bene, adesso è tutto pronto, tra un po' andiamo"
"Va bene!"
[....]Arrivati lì non era proprio quello che mi aspettavo... oltre il viaggio in pullman che sembrava essere interminabile.. notai che eravamo in un paesino...
"Mamma... ma il pullman ci ha lasciate qui.. forse ha sbagliato... ne dobbiamo prendere un'altro per arrivare al centro di Napoli...?!"
"No no tesoro. Nessuno sbaglio. Ho prenotato qui. Guarda che è un posto davvero carino."
"Ma Google maps dice che qui non c'è niente.."
"Allora vorrà dire che prenderai un pullman e andrai a Napoli centro quando ti va."
"Mh..."
chissà perché mamma aveva insistito per andare lì... non me la raccontava giusta..
Inoltre sembrava avere molta confidenza con il signore alla reception.
La serata non fu granchè.. musica, balli, karaoke ma c'erano solo vecchi che alloggiavano in quell'hotel ed ero davvero davvero annoiata. Non vedevo l'ora di andare in camera e fare una videochiamata con Noemi.
[...]
"Allora? Ti sei divertita?"
"A dire la verità non molto mamma.."
"Lo so, per questo ti ho comprato un bel regalo"
"Davvero?! Credevo fosse portarmi qui il regalo."
"No, il vero regalo è qui.. vieni."
Andai nella sua suite e ci trovai uno scatolo gigante.. lo aprii e c'era uno skateboard.
"Cazzooooo ma è bellissimo"
"Ginevra..."
"Scusa scusa ma.. ma.. è troppo bello!"
"Sapevo che non ti saresti portata il tuo e ho deciso di comprartene uno nuovo anche perché il tuo è tutto sgangherato.."
"Capisco..e ti ringrazio davvero."
"Se vuoi domani puoi andarlo a provare, ci sarà una pista da skate da qualche parte"
"Oh ma certo. Non credevo mi lasciassi andare il giorno di Natale"
"Beh sai...ho da fare Ginevra e se sei tra i piedi il meno possibile ne sarei felice"
"Mh ne sarei felice anch'io mamma hahahah.
Buonanotte!"
Il regalo più bello era stare il più lontano possibile da mamma e da quell'albergo per tutta la vacanza.
La mattina dopo essermi lavata e vestita andai via ad un orario decente. Le 10:00
"Vai via?"
"Si,. Credo che pranzerò fuori"
"Va bene, ma sta attenta okay?"
"Non ho 5 anni sta tranquilla.."
Presi un'autobus, salii con il mio skate, misi le cuffiette e cercai di godermi il panorama quando salí un ragazzo biondo davvero carino che ovviamente non si era accorto di me.
Scese anche lui allo skate park ma non aveva niente, era lì per trovarsi con i suoi amici.
1 volta o due ci guardammo ma non credo che il ragazzo mi avrebbe notata... forse guardava dietro o accanto a me...
Inizió a piovere in modo davvero orribile e ringraziai il cielo di aver messo la felpa con il cappuccio.
Mi sedetti su una panchina ad aspettare l'autobus che sembrava si fosse dimenticato di passare.. ERO BAGNATA FRADICIA.
una voce dietro di me mi fece spaventare.
"Lo sai che non passerà più vero?!"
"Magari... è solo in ritardo..."
"No, si vede che non sei di qui,"
Abbassai lo sguardo.
Il biondino mi prese per mano e mi portó con lui.
Non sapevo niente, eppure sentivo di essere al sicuro e non perché aveva un cazzo di ombrello.
Arrivammo a casa sua ed era praticamente una reggia.
Mi portó in bagno e mi diede dei vestiti nuovi.
"Fatti una doccia e asciugati bene, potresti prenderti un brutto raffreddore"
"Grazie."
Finita la doccia lo raggiunsi, ovviamente aveva fatto una doccia nell'altro bagno e poi si era messo sul divano a guardare la tv; appena mi vidde fece segno di sedermi accanto a lui.
"Fuori piove e.. non ci sono pullman..sai è Natale."
"Già... non lo avevo calcolato ma... non voglio essere di peso.."
"Io non lo festeggio.. fanculo le feste con i parenti... fanculo mio padre preferisco stare solo o con amici."
"Come ti capisco..."
Guardammo un film e mangiammo un panino davanti alla tv. La cosa che mi lasció di stucco fu il fatto che il ragazzo si stese sulle mie ginocchia.
CALMATI GINEVRA NON FARE GESTI AZZARDATI DI CUI POTRESTI PENTIRTI.
Vorrei baciarlo...
MA NON CONOSCO NEMMENO IL SUO NOME... E POI SI SA CHE IL PRIMO PASSO DOVREBBE FARLO LUI.
"Oi... che hai"
"Eh?! Niente.. perché?"
"Stavi pensando..?"
"Si.. no... niente di importante."
"Mhh aspetta qui."
Il ragazzo tornó con un termometro.
"Non penserai davvero che ho la febbre..."
"Io credo di sì. Non hai un bel viso."
"Beh quello non l'ho mai avuto, madre natura non è stata generosa con me."
"Finiscila..."
"Ecco! Visto? 38!"
"Sarà rotto."
Lui alzò gli occhi al cielo e poi prese il cellulare in mano, smanettó un po' e poi mi disse che tra poco sarei andata a casa.
"Mi vuoi cacciare?"
"Fosse per me potresti stare qui ma con questa cera credo sia meglio se resti sotto le coperte per un po'.."
"Okay" risposi un po' dispiaciuta.
Suonarono alla porta.
"Allora? Dov'è?"
Una ragazza bionda ossigenata, molto ma molto più bella di me era lì a parlare con il ragazzo misterioso.
Ah ecco la fregatura, è fidanzato...
"Ciao, mi chiamo alisja, vieni ti do un passaggio a casa"
"Grazie..."
Mi voltai verso Luca.
"Guarisci presto e... porta un ombrello la prossima volta che esci okay?"
"Ahahaha... va bene.."
La ragazza mi chiese come avessi conosciuto Luca e faceva tante ma tante domande, sembrava fosse una di quelle tipe gelose...però era anche simpatica..per 3 secondi.
"Sono arrivata.."
"Perfetto tesoro. La prossima volta sta più attenta. Ciao"
"Ciao alisja...."
erano le 19:00 di sera e mia madre mi aveva visto scendere dalla macchina ed entrare in hotel, Mh prevedo una sfuriata.
"Potevi rispondermi al telefono.. e come sei conciata?"
"Scusa mamma.. è stata una giornata un po' così e... ho la febbre.. possiamo rimandare questa discussione a domani?"
"No. Andiamo"
Mentre mia madre mi dava un pigiama pulito e mi metteva sotto le coperte chiede spiegazioni;
"Ok allora sono andata allo skate park e ha inziato a piovere, c'era un tipo lì che aspettava il pullman con me, ci siamo accorti che non passava e mi ha chiesto di andare a casa sua con sua sorella. Quella che hai visto poco fa.
Mi sono fatta una doccia, mi hanno dato dei vestiti nuovi e alisja mi ha portata qui..."
"Oh... beh potevi chiamarmi, ti sarei venuta a prendere.."
"No mamma. Hai detto che oggi non dovevi disturbarti."
"Beh, ora riposa.. "
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AKA7EVEN|| FRATELLASTRI||
Ficção AdolescenteLuca in arte Aka7even vive in una famiglia che non sente completamente sua, scoprirà poi di essere stato adottato e viene a conoscenza di un pezzo oscuro della sua vita che aveva totalmente rimosso. Dall'altra parte c'è Ginevra, una ragazza di 16 a...