6° parte

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<Zoe...Zoe svegliati> ripeteva una voce vicino a me

<papà?> chiesi ancora con gli occhi chiusi

<Dylan> rispose

<DYLAN?!>

<shh, ma sei impazzita? Ti vuoi fare scoprire ora da mia sorella?>

<cazzo vero>

Mi alzai velocemente, così tanto che mi girò la testa e caddi per terra.

<tutto ok?> chiese ridacchiando Dylan mentre mi aiutava ad alzarmi

Non appena mi rimisi in piedi, avvertì un dolore lancinante alle gambe, Dylan si accorse e mi fece sedere sul letto.

<questa è colpa tua, stronzo>

<bhe vuol dire che ho fatto un buon lavoro>

<mhmh, devo uscire da questa casa.>

<fai pure> disse allontanandosi verso il bagno

<ma aiutami!>

Mi ignorò completamente ed uscì dalla mia visuale. Sbuffai e mi rivestì facendo attenzione a non cadere di nuovo, ripresi i miei oggetti ed uscì dalla camera cercando di non urlare dal dolore. Camminavo in punta di piedi per non farmi sentire, ma ovviamente la fortuna non è mai dalla mia parte. Per sbaglio infatti urtai un vaso che presi al volo ma Sally iniziò ad abbaiare lo stesso.

<dannato cane, shhh, zitta!>

sorprendentemente mi ascoltò e si zittii, ma non appena mi girai il mio sorriso di soddisfazione svanì.

<che ci fai qua Zoe?> chiese giustamente Julia

< oh ma buongiorno Julia> calcai forte il suo nome così da farlo sentire anche a Dylan nell'altra stanza

<che ci faccio qui? oh bhe...volevo farti una sorpresa!>

<una sorpresa?>

<si! Ieri non mi hai chiamata ed io voglio sapere, perciò eccomi qui> dissi cercando di sorridere

<si scusami, hai ragione. Dai entra che ti racconto tutto>

dentro di me gioii per non essere stata beccata, ma il problema ora era camminare senza dare sospetti. Mi sforzai ma a quanto pare ero fuori allenamento, perciò provai a camminare il meno sgorbia possibile. Sembravo solo una vecchietta sulle strisce pedonali.

<perchè cammini così> ecco, mi ha beccata, lo sapevo.

<Julia...in realtà io-> stavo per svuotare il sacco quando un Dylan a petto nudo con solo un'asciugamano sulla vita non mi interruppe salvandomi

<quella stalker della tua migliore amica è caduta dalla recinzione per scavalcare! Ringrazia che Sally ti conosce, altrimenti non saresti viva a quest'ora!> mi rimproverò di una cosa mai fatta, dandomi della stalker, di nuovo.

Lo guardai shoccata ed egli sorrise compiaciuto

sul serio Dylan?

<mi dispiace Zoe, e tu coglione... non darle della stalker! sei tu quello ossessionato da lei qui.>

sta volta ero io a sorridere e mentre entravo in camera con Julia, scappò una risatina anche a Dylan. Non persi tempo e mi sedetti subito sul letto facendo smorfie di dolore.

<non ascoltare mio fratello, lo fa per attirare la tua attenzione. Ti dico solo, non cadere nella sua trappola come fanno tutte le altre.> disse puntandomi un dito contro per poi sedersi vicino a me, sul letto.

<come le altre?> chiesi perplessa

<si, non si direbbe, ma lui è parecchio donnaiolo! Le cattura con una scusa qualsiasi, spesso utilizza la povera Sally, poi se le porta a letto ed infine le scarica come se nulla fosse. E' un ottimo predatore perciò stai attenta a non diventare la sua vittima, in poche parole non finire a letto con lui>

Avevo gli occhi spalancati per non parlare di ciò che mi ribolliva dentro. Pensandoci bene effettivamente ho conosciuto Dylan grazie alla piccola grande Sally, quindi ero una delle sue puttanelle da 4 soldi? E IO GLIEL'HO DATA VINTA?!

come posso essere così stupida. Era prevedibile! un'attore famoso che può avere tutto, cosa se ne poteva fare di una come me se non usarmi? assolutamente nulla.

<stai bene?> mi tirò fuori dai miei pensieri Julia accarezzandomi il braccio, lo stesso che accarezzava ieri Dylan. Al solo pensiero rabbrividì, come mi ero potuta lasciare andare in quel modo, così facilmente? James sarà furioso, mi darebbe della rincoglionita per essermi fidata di lui solo pochi giorni dopo averlo conosciuto. E come dargli torto, ma questo ragazzo ha smosso qualcosa dentro di me, proprio per questo motivo devo stargli il più lontana possibile.

Julia mi sventolò una mano davanti agli occhi non ricevendo risposta alla sua domanda

<si...si sto bene, solo... racconta tutto velocemente, ho il turno di mattina> non è vero. Voglio solo andarmene.

<oh ve bene allora...>

Sinceramente prestai poca attenzione al suo racconto, non capii neanche il nome della ragazza, ero immersa nei miei pensieri, mi limitavo solo ad annuire quando si fermava.

"e alla fine ci siamo baciate"

forse è l'unico pezzo del discorso che ho ascoltato.

<ma davvero? sono felicissima per te July!>

<grazie, anch'io sono felice>

<scusami ma ora devo proprio andare> dissi alzandomi piano piano dal letto

<d'accordo, fa attenzione> mi abbracciò e mi accompagnò fino al cancello

Mi diressi immediatamente a casa mia con l'aiuto di un taxi che pagai sta volta.

Non appena arrivai vidi un Ray arrabbiato a morte con me, ma comunque felice di sapere che io sia ancora in vita.

<lo so, scusami piccolino, ti prometto che passerò più tempo con te. Ora ti va di uscire a fare una passeggiata?> bastano solo 8 parole per renderlo felice. Infatti iniziò a scodinzolare come non mai.

Presi il guinzaglio ma non glielo misi, tanto senza il mio comando non mangia nessuno, e nemmeno osa allontanarsi da me, a meno che non veda una barboncina in calore, quelle sono le sue preferite.

Facemmo una lunga passeggiata e quando arrivammo a casa ci buttammo entrambi sul letto addormentandoci accoccolati. Fin quando non mi arrivò una telefonata verso le 17:00

<<mh...chi parla?>> dissi ancora assonnata

<<Zoe sei a casa?>>

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