erano le 3 di notte e stavo leggendo un libro, trovato sul cassetto del comodino di Dylan, non vi dico cos'altro c'era la dentro, che ancora stava dormendo. O almeno ancora per poco.Sento delle mani calde e grandi toccarmi i fianchi ed un soffio caldo vicino al mio viso.
<che leggi?> chiese con voce assonnata
<non so, l'ho trovato sul tuo comodino, carino però> rispondo girando pagina
sento Dyl strofinare la faccia sulla mia spalla per poi sbadigliare
<ma che ore sono?>
<le tre di notte>
<e tu cosa ci fai sveglia?>
<non avevo sonno>
Dylan mi chiuse il libro e me lo tolse dalle mani facendomi così girare verso di lui tentando di riprendermelo.
<dammi un bacio e te lo lascierò prendere>
<ma neanche per sogno>
<ah si? va bene> posò il libro dentro il cassetto alla sua destra e si voltò verso di me
<non lo finirai mai> disse con un sorrisetto divertito
mi porsi leggermente verso di lui e gli lasciai un bacio caldo a stampo sulle labbra
<grazie, molto piacevole, ma il tempo era scaduto quindi niente libro>
seriamente?
<stronzo> sbuffai e mi ributtai sulle lenzuola
<usciamo?> chiese dal nulla
<alle 3 di notte?>
<e qual'è il problema? andiamo a cenare fuori dai>
a pensarci bene quando sarei mai dovuta uscire da qua se Julia è 24h su 24 a casa? mi avrebbe sgamata, quindi meglio uscire ora.
<va bene, che mangiamo?>
<fammi fare una telefonata, tu intanto vestiti>
<con cosa precisamente? non ho vestiti>
<mettiti una mia felpa e un paio di pantaloncini, passeremo da casa tua a prendere qualcosa... dai muoviti!>
<sisi vado!>
scattai giù dal letto e scelsi una felpa bianca con un paio di pantaloncini neri a caso. Dylan invece indossava il sotto di una tuta nera con sopra una felpa marroncina.
Partimmo alle 3:15 ed arrivammo a casa alle 3:30. Salì solo io al piano di sopra mentre Dyl aspettava in macchina.
Scelsi un paio di jeans e mi lasciai la sua felpa addosso, mi lavai i denti, sistemai i capelli, messo un filo di correttore e mascara e soprattutto dato da mangiare a Ray.
uscì da casa e in 40 minuti arrivammo davanti ad un locale chiuso.
<è chiuso ovviamente, alle 4 del mattino cosa ti aspettavi> dissi ovvia
<ti stai mai zitta?>
prese delle chiavi dalla tasca della tuta e aprì la serranda del negozio
<ah...> rimasi stupita. Non credevo avesse le chiavi.
<sai fare la pizza?>
<più o meno> risposi ancora incredula
<vieni prepariamole che ho fame>
mi prese per mano ed entrammo. Accese tutte le luci e fece riscaldare il forno mentre io iniziavo ad ammorbidire l'impasto delle pizze.
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sexy drug
Fanfiction[completa] Dopo un grave lutto, Zoe Davis si rifugia in se stessa cambiando radicalmente, odiando se stessa e tutto ciò che la circonda, a farle tornare il sorriso ci penserà il famoso attore Dylan O'Brien, che incontrerà per caso in un parco, litig...