13° parte

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<Tom! c'è un nuovo cliente vai tu!> urlai dalla cucina

<sono io cogliona> disse Julia entrando

<c'è il diluvio universale fuori, che ci fai qui> chiesi ovvia

<non avevo nulla da fare>

<vieni, sediamoci tanto oggi non viene nessuno> dissi portandola ai tavolini e poco dopo arrivò Tom

<che avete fatto ieri sera?> chiese Julia

<nulla sono rimasto in casa con tutta quella pioggia> rispose ovvio Tom

non sapevo che dire, perciò inventai qualcosa, mica potevo dire la verità...

<sono rimasta a casa anch'io, Ray aveva paura dei tuoni. Tu invece Julia?>

<io? bha nulla di chè, ho portato solo la mia ragazza a casa mia e lo abbiamo fatto per la prima volta>

sapevo già che l'avesse portata a casa visto che c'ero anch'io, ma che si fossero messe insieme no, questo non lo sapevo

<aspetta aspetta aspetta, ragazza?> chiesi confusa

<si ci siamo messe insieme>

le si illuminavano gli occhi quando parlava di Samantha. Se la rende felice va bene... ma so che tipa è Samantha, non mi fiderò mai di lei.

<è una cosa fantastica!> disse Tom

<sono felice per te Julia> mi limitai a dire con pochissimo entusiasmo.

<bhe non sono stata l'unica a divertirmi ieri sera eh...> guardò me

lo ha scoperto? non può essere... non l'avrebbe presa così bene. E allora cosa intende dire?

<ieri ho sentito mio fratello uscire alle 3 di notte ed era in compagnia di una ragazza, e penso che sia la ragazza giusta per lui.>

<come fai a dirlo, non hai visto la ragazza> dissi cercando di capire, visto che la ragazza in questione ero io

<è vero... ma Dylan è tornato verso le 9, perciò era in buona compagnia, di solito non sta in giro con una ragazza per più di 20 minuti, a meno ch'è non se la porti a letto>

per una parte ero felice, era stato bene con me? ma dall'altro no... casa mia e casa sua distano solo 15 minuti di strada, se io sono tornata a casa alle 6:45 lui alle 7:00 del mattino doveva essere già a casa.

Ciò vul dire che è andato da qualche altra parte, o da qualcun'altra chi lo sa.

Basta Zoe ti fai troppe paranoie, e poi a te cosa importa?

mi si illumina il telefonino appoggiato sul tavolo, segno che è attivata una notifica.

Parli del diavilo e spuntano le corna...

non appena lessi il nome Dylan tolsi subito il telefono dal tavolo

<chi è?> chiese Tom affacciandosi

<mio padre> dissi spingendolo via

a quanto pare però fece in tempo a leggere il nome, mi guardava come per dire "stai sbagliando".

lo so Tom...lo so.

-D che fai?

-    sono a lavoro, che vuoi?

-D dopo passi?

-    e tua sorella?

-D  che palle, va bene allora passo io.

-     non puoi c'è Tom a casa mia oggi     pomeriggio

-D   perché inviti quel ragazzino a casa tua?

-      perché guardiamo la partita insieme

-D   e non la puoi "guardare" con me?

-      no, mi fai distrarre e poi glielo avevo promesso.

stavo cercando in tutti i modi una scusa per non vederlo. Voglio capire prima come comportarmi.

-D  sei noiosa, ci vediamo

<che dice?> chiese Julia

<nulla e che non si sente tanto bene, mi sa che andò a vedere come sta> dissi alzandomi dal tavolo

Mi diressi in cucina per prendere il mio zaino ma non appena mi girai vidi Tom con le mani incrociate al petto

<cazzo Tom! che spavento>

<per quanto vorrai portarla avanti questa storia?>

so perfettamente a cosa si riferisce.

<a cosa ti riferisci?>

<lo sai...eri tu quella ragazza di cui parlava Julia vero? quella con Dylan ieri sera>

<no>

<non mentire Zoe, ieri sono passato da casa tua ma non c'eri. Eri con lui?>

<si...> dissi abbassando lo sguardo

<c'è qualcosa tra voi due?>

<non lo so Tom>

<devi dirlo a Julia se hai intenzione di continuare a vederlo.>

<tranquillo Tom, non durerà tanto>

lo sorpassai, salutai Julia e andai direttamente a casa

che devo fare? devo andare da lui? devo restare qui? devo fare la storza e tirarmela oppure stare sempre con lui? no così sembro troppo appiccicosa...

un'altra notifica illuminò la schermata del mio telefono, sta volta era Noah

-N  ehi ciao, disturbo?

-     ciao Noah, dimmi tutto

-N   sono con i ragazzi, se ti veniamo a prendere vieni a casa di Dylan?

-     Noah...non voglio rischiare con Julia

-N   è tutto ok, diremo che sei amica mia, dai!

-     va bene...vieni qua tanto sai dove abito

-N   sono già qua sotto.

sorrisi e mi affacciai vedendolo salutarmi con la mano

cosa stai facendo Zoe? non lo sai neanche tu...

scesi giù e salì in macchina.

Mi salutarono tutti i ragazzi calorosamente e partimmo per casa di Julia e Dylan.

spazio autrice:

lo so, capitolo corto, ma mi farò perdonare domani <3
pubblicherò i seguenti giorni:
-Lunedì
-Mercoledì
-Venerdì

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