48° parte

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<POTEVO ANNEGARE!> continuai ad urlargli in macchina

<ma non è successo> rispose

<si ma poteva succedere...>

sorrise scuotendo la testa e rivolse lo sguardo di nuovo sulla strada

<dove stiamo andando?> chiesi poi curiosa

<a fare shopping> rispose come se fosse ovvio

<sai non credo che alle due di notte siano aperti i centri commerciali>

<e chi dice che ci servono aperti?> rispose con un sorrisino divertito

io pensavo scherzasse ma una volta parcheggiata la macchina al di fuori di un centro commerciale enorme pensai che forse aveva veramente quella pazza idea.

<ecco adesso come vorresti entrare? dall'entrata principale suonando il campanello?> chiesi ridacchiando

<non proprio, vieni> mi prese per mano e mi portò completamente al lato opposto dell'entrata, davanti ad una porta bianca un po' sporca.

mi fece allontanare leggermente e dopo di chè tirò il primo calcio

<ehm Dylan che fai?! ci saranno le telecamere lo sai vero?> ero spaventata, magari finivamo nei guai, non avevo mai fatto una cosa così illegale

tirò il secondo calcio, sta volta alla serratura e la ruppe riuscendo ad aprire la porta.

Si girò verso di me e mi sorrise

<è la cucina di una macelleria, qua dentro non ci saranno telecamere>

<e tu vorresti comprare del prosciutto e magari anche un po' di salsiccia?> chiesi confusa

<no stupida, tu fidati solo di me> disse infine entrando

sospirai e lo seguii

finirò in galera dopo questo...

<aspettami qui> disse per poi sparire lasciandomi da sola

<perfetto, SE QUALCHE SPIRITO ANIMALESCO MI POSSIEDE NON TI SENTIRE IN COLPA EH!> urlai per farmi sentire e in ricevuta ci fù la sua risata soffocata

certo che fa freddino eh, sono ancora bagnata dal mare e diciamo che non c'è tanto sole essendo le due di notte.

iniziai a girare un pochino in giro sconcertandomi mentre guardavo animali morti e puzzolenti

<oh poverini i coniglietti noo> dissi guardandone alcuni appesi a testa in giù

<però sono buoni alla fine...>

trovai un grembiule sporchissimo di sangue e un coltello affilato sporco anch'esso, sorrisi e mi misi il grembiule sdraiandomi per terra.

sentì i passi di Dylan tornare verso la cucina, allora presi un coniglio e me lo misi sul petto appoggiandogli il coltello nella zampetta, lingua di fuori, occhi chiusi e via.

<si può sapere che stai facendo?> chiese una voce roca

aprì un occhio e lo guardai, aveva una faccia mezza confusa e mezza divertita

allora lo richiusi, presi il coltello e me lo infilzai

<ZOE CHE CAZZO FAI?!> urlò precipitandosi da me

Io scoppiai a ridere a crepapelle mentre lui aveva la faccia di un disperato adesso

<ma ti pare che mi infilzo il coltello?> dissi per poi continuare a ridere mentre me lo toglievo dall'incastro della spalla

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