37° parte

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Sono le otto di sera, ed io sono appena tornata al mio appartamento, a piedi come i vecchi tempi.

Diedi velocemente i croccantini a Ray e mi lanciai pesantemente sul letto.

Sono passate 2 settimane dall'ultima volta che ci siamo parlati, eppure la mia vita non ha ancora ripreso il ritmo di prima, insomma prima che incontrassi lui.

Neanche Ray è in piena forma, credo che senta la mancanza di un giardino enorme su cui stare e di Sally, la sua crush penso.

Per i primi 8 giorni Dylan insisteva nel riportarmi almeno a casa dopo lavoro, rifiutavo sempre perciò ha mollato. Non ha ancora risolto il casino, la gente mi ferma, c'è chi mi da della troia, chi dice che dovrei sposarlo e che dovrei ammazzarmi, ne ho sentite di tutte.

Tom mi avrà ripetuto almeno 7000 volte che aveva ragione, ed effettivamente è così, l'unica a sbagliarmi qui ero io.

Chiusi gli occhi e cercai di scacciare via i pensieri ma una chiamata me li fece riaprire

<<pronto Joe?>>

<<uh sento la tua puzza di cadavere fino a qua, ti dai una svegliata amore? Non facciamo festa da un pò>>

<<festa? Che termine sarebbe>>

<<uno zombie ti ha mangiato il cervello o cosa? Prontoo voglio rimorchiare e magari servirebbe anche a te>>

<<ma che vuoi, lasciami in pace, rimorchia da solo>> sbuffai e con movimenti molto lenti mi misi a pancia in giù sul letto

<<ehm no? Il mio migliore amico dipende dalle tue emozioni, è uno straccio solo perché non riesce a farti stare bene! Quindi o muovi quel culetto, sinceramente stupendo, oppure chiamo una gru e faccio demolire quel buco di culo del tuo appartamento>>

Spalancai gli occhi e sorrisi per la sua buffaggine

<<non insultare casa mia!>>

<<con che coraggio la chiami così?>>

<<sisi bla bla, venite a CASA mia?>>

<<apri questo catrame di porta, siamo già qui>>

Smorfiai e staccai al telefono, la verità è che a tutti servirebbe un amico come Joe.

Aprì la porta e Jò si catapultò dentro

<mh si avanti> mugolai

Tom mi diede una bacio in guancia ed entrò

<non hai ancora messo a posto le valigie? Sei troppo me al femminile.> disse Joe fiero guardandosi attorno

<mh> mi limitai per poi sedermi sul tavolo

<prima o poi vi toglierete il vizio di venire a casa mia prima del mio invito> continuai ma mi ignorarono entrambi

Tom andò da Ray per salutarlo e poi si sdraiarono entrambi sul divano

<alloraaaa, vi va di fare baldoria?> Joe uscì dalla cintura una pistola che fece sbarrare gli occhi a tutti, la caricò e la puntò al soffitto

<DA DOVE L'HAI TIRATA FUORI QUELLA?> urlai indicandola

<AAAAAAAAAA> Tom, detto anche la femminuccia, urlò dalla paura in contemporanea con l'ululato di Ray

<CALMI CALMI, è finta idioti> disse Jò mettendo le mani avanti

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