30° parte

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premetto che per scrivere questo capitolo ho preso due in storia ;)
detto questo spero che la storia vi stia piacendo, ho ancora tanto in mente, poi vedrete.
Scusate i ventuali errori.
Buona lettura 💕
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arrivai a casa finalmente e con Ray entrammo in salotto dove c'era Dylan sdraiato che giocava alla play, ovviamente non aveva spostato Sally.

non mi sentì per via delle cuffie perciò posai guinzaglio, chiavi e sacchetti e mi avvicinai al divano. Lui mi vide e si spostò una cuffia

<già di ritorno?> chiese sorridendo

scrollai la testa e roteai gli occhi

<Ray perché non porti Sally un po' in giardino> dissi facendogli l'occhiolino e lui abbaiò

Sally alzò leggermente la testa e io ne approfittai per sportargliela dalle mie cose.

Uscirono entrambi in giardino ed io mi avvicinai a Dylan gattonando

<dove sei stata di bello?> ecco la fatidica domanda.

<da Tom> dissi la verità ma non penso proprio che dirò del bacio.

<ah allora è vivo>

<già...da domani ricomincio i turni a lavoro>

<sul serio? che palle!> rispose continuando a giocare con il controller della play.

Io gli presi le braccia e le alzai delicatamente dal suo petto per potermi sdraiare sopra di lui.

<tu dove sei stato?> chiesi per continuare la conversazione

<in giro> rispose alzando le spalle

si ma dove di preciso, vorrei chiedere ma non voglio passare per quella troppo invadente.

Dylan posò finalmente il controller e mi abbracciò dal busto dolcemente mentre io mi accoccolai sul suo petto chiudendo gli occhi.

<Zoe...> mi richiamò

<mh?>

<perché non mi parli mai del tuo passato?> ecco, la domanda che cercavo di evitare sin dal primo incontro.

<perché non ne ho mai parlato con nessuno e non credo sia ancora pronta per farlo>

<e del tuo passato fa anche parte quel James? per questo non vuoi dirmi chi è?>

<si...ne faceva parte> dissi calcando la parola faceva

<sai che prima o poi lo dovrai affrontare, e l'aiuto di qualcuno ti farebbe solo bene. Quando vuoi sono qui, ti ascolterò> quelle parole mi portarono ad aprire finalmente gli occhi, sia fisicamente, che mentalmente. Lui mi avrebbe ascoltata senza giudicarmi e mi avrebbe fatta sentire al sicuro. Ma soprattutto ora che mi sono affezionata, credo che debba sapere.

<va bene, allora te ne parlerò proprio ora, ma non qui...> lo sto per fare, sto per parlarne con qualcuno! dopo un'anno e mezzo! spero davvero di non pentirmene.

<e dove?>

<prendi le chiavi della macchina, io prendo i giubbotti> dissi alzandomi da sopra di lui

<sei sempre piena di sorprese lo sai?> disse ed io annuì sorridendo

James sarà fiero di me.

presi velocemente i giubbotti e salì in macchina di Dylan già accesa pronta per partire

<allora, dove devo andare?>

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