sexy drug

11° parte

(🔞)

quelle parole mi mandarono letteralmente in tilt, che devo fare? dovrei respingerlo, solo così posso farmi valere

<dimmi di no Zoe, dimmi di no ed io ti lascerò stare>

mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e fissò le mie labbra serrando la mascella

<sto provando a dirti di no, ma il mio corpo continua a dire sì> confessai

esso sorrise e fece schiantare le sue labbra sulle mie provocandomi una strana sensazione nel basso ventre.

Dylan mi prese dalle gambe e mi sollevò così le incrociai con il suo bacino. Spostò le mani sul mio sedere e camminò fino ad arrivare al divano, dove mi fece sdraiare. Si mise sopra di me e dalla tasca uscì una bustina d'argento che strappò con i denti provocandomi un sorriso divertito. Mi tolse la sua maglia ed iniziò a baciarmi il petto, per poi sclacciare velocemente il reggiseno e dedicarsi al mio seno. Si alzò leggermente per baciarmi sulle labbra mentre io gli toglievo la cintura, lo sentì sorridere sulla mia bocca e sorrisi anch'io.

Si tolse i pantaloni e velocemente si mise il preservativo, diede una botta inaspettata ed entrò dentro di me.

Ansimavo dal piacere, mentre lui teneva una mano sul mio bacino, per far si di rimanere più vicina a lui, e un'altra sul mio seno.

Io passai dai suoi capelli alla sua schiena inflinzando le unghie gemendo rumorosamente.

<mi stai graffiando> sussurrò

spostai le mie mani e lui sorrise

<non ho detto che non potevi>

e ricominciò a baciarmi con passione, mentre le nostre lingue si incorciavano e i nostri bacini andavano a ritmo. Eravamo una cosa sola in quel momento.

Gli scompigliai i suoi bellissimi capelli tirandoglieli leggermente mentre lui succhiava il mio collo.

Venimmo insieme e ansimammo i nostri nomi. Si accasciò di lato a me e mi sorrise.

so perfettamente di aver sbagliato, non dovevo, punto primo perché mi ha trattata di merda e punto secondo perché è il fratello della mia migliore amica, e lei mi aveva specificato di non avvicinarmi. Ed io l ho appena fatto, un'altra volta.

Ma è impossibile stargli lontano, o vicini o distanti lui sta comunque nella mia testa, e resistergli è un'impresa.

ci rivestimmo ed io andai in bagno a farmi una doccia veloce, ma quando tornai giù non lo trovai, perciò delusa tornai in camera per prendermi dei vestiti e lo vidi dormire beatamente sul suo letto.

sorrisi e gli lasciai un bacio in fronte. Quel sorriso scomparve non appena sentì le chiavi girare nella serratura del portone, cazzo Julia.

corsi con ancora l'asciugamano addosso nella cabina armadio di Dylan.

Sentì Julia salire al piano di sopra ed entrare in camera di suo fratello

<ah vabbè sta dormendo, andiamo in camera mia> disse

<va bene>

Samantha? lha portata a casa cazzo. Cioè si è casa sua e può portare chi vuole, ma io dico proprio oggi?

chiusero la porta ed uscì dalla cabina

guardai Dylan che aveva un'occhio aperto con cui mi guardava

<da quanto sei sveglio?> sbarrai gli occhi

<da quando sei entrata in camera> disse ridacchiando