sexy drug

36° parte

descriviamo questo capitolo bipolare con qualche emoji:
🔞
👁️💧👄💧👁️

Buona fortuna!
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Una volta arrivati a casa Dylan non appena aprì il portone si bloccò

<e Julia?> chiese

<è uscita, tranquillo>

Neanche il tempo di entrare in casa che già ci stavamo baciando desiderosi l'uno dell'altro. Le sue mani vagavano su tutto il mio corpo accarezzando le mie curve mentre io cercavo di salire al piano di sopra.

Mi iniziò a spogliare togliendomi il vestito, poi le scarpe ed infine l'intimo, mi sdraiai sul letto e lo tirai verso di me, si tolse i pantaloni ed io gli sfilai la maglia.

<sta volta nessuno lega nessuno> dico sorridendo

<uff e va bene> rispose sbuffando

Prese un preservativo dal cassetto e sta volta lo fece aprire a me, con i denti. Sputai la bustina argentata e lui si leccò le labbra sorridendo. Se lo mise e iniziò a stuzzicare la mia entrata facendomi impazzire

<Dylan, muoviti.> non se lo fece ripetere due volte, entrò dentro di me con una spinta secca e decisa che mi fece spalancare sia la bocca che le gambe.

Lui si chinò verso di me baciandomi, quando poi aumentò con le spinte io buttai la testa indietro e lui ne approfittò per guardare la mia collana di succhiotti regalata da lui, ne va sicuramente fiero.

La stanza si riempì velocemente dei nostri respiri pesanti e orgasmi, fin quando non raggiungemmo il limite insieme.

Lo vidi riprendere fiato per un'attimo ma non si coricava, poi si abbassò verso i piedi del letto e io confusa non capì

<che stai facendo?> chiesi

<chiudi gli occhi, amore> disse tra le mie gambe, marchiando l'ultima parola.

Così sorrisi e chiusi gli occhi, poco dopo li spalancai sentendo la sua lingua strisciare sulla mia intimità

<chiudi gli occhi.> mi ordinò e io li chiusi nuovamente

Iniziò a fare dei movimenti circolari ovunque mentre io ansimavo per il piacere. Salì con le mani, con una strinse il mio fianco mentre con l'altra stingeva leggermente il mio seno.

Quando raggiunsi quasi l'apice del piacere, con un dito fece movimenti circolari veloci sul mio punto g mandandomi sulle stelle.

<sono perdonato quindi?> mi chiese

<mhmh> riuscì soltanto a dire

Iniziai a tremare per il piacere fin quando non mi fece venire. Si rialzò, mi stampò un'ultimo bacio e poi si coricò di fianco a me.

Io ripresi il respiro e poi mi girai verso di lui appoggiando il mio viso sul suo petto, mentre mi accarezzava i capelli.

<ah e per la cronaca, sei stato perdonato grazie alla serata, non per avermi portata a letto> dissi ridacchiando seguita da lui

<ricevuto> rispose abbracciandomi

<domani che si fa?> attirati nuovamente la sua attenzione svegliandolo

<ma due orgasmi non dovrebbero essere estenuanti? Dormi, poi domani ci pensiamo>

Sbuffai e chiusi gli occhi addormentandomi.

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Il giorno dopo non appena aprì gli occhi notai di essere sola a letto, strano perché Dylan si sveglia dopo di me, e anche quando si sveglia prima resta a letto.