43° parte

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spazio autrice:

Ehilà! Eccomiii finalmente
Come state?
Buon venerdì e buona lettura<3
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Raccontai tutto ciò che fosse successo all'hotel a Joe, e lui rimase pietrificato.

<non so se preoccuparmi o reputarla una figata pazzesca, TI HA DIFESA AIUTO, KYLE CHE DIFENDE>

<SHH PARLA PIANO IDIOTA! non è assolutamente una figata, anzi adesso che abbiamo dimenticato i telefoni lì come si fa?> presi parola io

<inizia dicendolo a Kyle magari> consigliò jò

<dopo gliene parlerò, piuttosto, tu e Mya?> chiesi sorridendo

<cosa? non iniziare a pensare cose strane Zoe eh, guarda che ti sbagli> iniziò lui

<sisi certo, e come mai hai già capito a cosa mi riferisco?>

<io- ehm- la vuoi smettere?> disse imbarazzato

<sappi che è abbastanza evidente perciò non nascondere nulla, io ne parlerei>

<certo però... Senti cambiamo discorso>

Mi misi a ridere e lui mise il broncio per poi ridere schizzandomi l'acqua in faccia.

Dopo il mare io, Joe e Tom andammo a casa mia per sistemarci e preparare la cena, più tardi sarebbero arrivati Kyle, Mya, Richard e Madison.

<cosa offre il menù chef?> dissi entrando in cucina con solo l'asciugamano addosso e i capelli colanti

ai fornelli come al solito c'era Tom, l'unico bravo a preparare qualcosa di commestibile mentre Tom spezzettava dei pomodorini sul tagliere, entrambi ancora in costume e pieni di salsedine.

Si girarono entrambi verso di me e per 2 minuti pieni calò il silenzio

<p-pasta con i pomodorini e i f-frutti di mare credo> mi rispose Tom squadradrandomi dalla testa ai piedi

Ridacchiai e passai lo sguardo sulla pentola che bolliva esageratamente

<però se non presti attenzione mi mandi a fuoco la cucina> dissi e lui sbarrò gli occhi girandosi immediatamente verso la pentola

<l'alternativa é mangiare te Zoe> disse Joe con i suoi soliti modi diretti e sinceri

Risi mentre Tom gli diede una palettata sulla nuca

Geloso a dir poco...

Poco dopo si sentì suonare il campanello perciò mandai Joe ad aprire il portone mentre io andai in bagno per finire di prepararmi.

i ragazzi si accomodarono tutti in salone, potevo sentire le loro voci e l'affanno di Ray che cercava di ricevere più coccole possibili, sentivo tutti tranne lui.

Cercai di ascoltare meglio ma subito dopo sentì delle mani sul mio corpo che mi fecero sussultare

<chi cerchi?> eccolo. Era lui.

<nessuno ky, che ci fai qua?> dissi girandomi verso di lui con un sorrisino divertito

<sono passato a chiamarti, è pronto di là>

Mi stava letteralmente scopando con lo sguardo mentre io lo tenevo fisso sulle sue labbra così ben definite

Mi accarezzò la guancia per poi portarmi i capelli dietro l'orecchio

<vieni in accappatoio?> chiese con voce roca

sorrisi nuovamente e gli diedi le spalle. Seguì il suo sguardo dallo specchio mentre lui baciava le mie clavicole scoperte e ancora un po' umide dall'acqua.

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