10° parte

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Dei rumori strani mi svegliarono, senza aprire gli occhi cercai un cuscino sul letto e me lo strinsi alle orecchie per sentire meno rumore. Mi girai e rigirai tentando di riaddormentarmi ma fu un tentativo invano.

aprì gli occhi leggermente e mi resi conto di non essere in casa mia, ma in quella degli O'Brien... un'altra volta.

mi alzai e caddi subito a terra avendo un fortissimo dolore alle tempie e una nausea straziante.

appuntiamoci un piccolo promemoria: rifiutare qualsiasi invito ad una festa.

mi diressi in bagno e mi guardai allo specchio, avevo tutto il mascara colato, i capelli in disordine e i miei vestiti erano scomparsi. Portavo solo le mutandine e una maglietta che mi arrivava fino a metà coscia.

Mi lavai la faccia togliendo il trucco rimasto e mi legai i capelli in uno chignon spettinato. Appoggiai le mani sul lavandino, mi guardai un'ultima volta e sospirai...

<ora come esci da qua senza essere sgamata Zoe?> mi domandai

scrollai la testa e tornai in camera, presi velocemente i vestiti per tornare in bagno e vestirmi quando una voce familiare mi bloccò

<non avrei mai pensato di rivederti in camera mia>

Dylan.

<non avevo intenzione di tornare qua, mi ci hai portata tu, quindi sono qui perché tu lo vuoi.> dissi nervosa

<ti sbagli, sei qui perché non volevo averti sulla coscienza>

<che è successo ieri sera?> chiesi secca voltandomi verso di lui

<vuoi sapere la parte in cui ti sei drogata o la parte in cui ti sei spogliata davanti a me, ah no aspetta... c'è anche quella in cui io ti rivesto e ti aiuto a vomitare>

<ok basta, basta non voglio sapere più nulla.>

<c'è la colazione giù> mi dice avvicinandosi

<non starò qui per un solo minuto in più, cosa chiederà Julia quando mi vedrà a casa sua con te?>

<Julia non c'è è da Samantha, e poi fuori diluvia, non penso che sia il caso di uscire ora>

in un solo secondo mi ha tolto tutte le possibilità che avevo di tornare a casa. Non avevo più scuse, anzi, una c'è l'avevo

<chiamerò Tom che mi verrà a prendere>

<il tuo amato Tom sarà incazzato a morte con te visto che ieri sera sei sparita dalla festa e se controlli il tuo telefono, ci sono una marea di messaggi da parte di quello>

cazzo, ha ragione. Tom mi ucciderà.

<mi hai controllato il telefono?> si sto cercando di temporeggiare per trovare una scusa

<cerchi di temporeggiare?>

beccata.

<resterai qui, e poi che problema c'è? siamo stati già insieme un giorno no?>

si certo, che sarà mai un giorno insieme. YEAH non vedo l'ora.

<posso avere almeno qualcosa per coprirmi le gambe?>

mi squadrò e si soffermò sulle mie gambe mettendomi in imbarazzo

<preferirei di no, ma se proprio devi nel primo cassetto ci sono dei miei pantaloncini> sorrise ed uscì dalla stanza

roteai gli occhi, presi un paio di pantaloncini bianchi e me li misi.

Scesi al piano di sotto e mi sedetti a tavola mentre Dylan mi serviva un waffle

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