Immagina Jaeden Martell Lieberher 🍣🍙

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⚠️Warning: questo capitolo è un immagina personalizzato su richiesta di Aurora. Spero che sia di tuo e vostro gradimento e buona lettura a tutti!!⚠️

Aurora's pov: 
L'estate è volata via. Un altro capitolo di questa nostra esistenza si chiude e noi, impotenti spettatori, nulla possiamo di fronte al fattore tempo. Molti lo temono; altri ne hanno una concezione sbagliata: il tempo non cancella e non distrugge. Al massimo potrebbe plasmare, modificare o cambiare. Ma altrettanto vera è l'esistenza di alcune cose, più grandi di noi e fuori della nostra portata, di fronte alle quali il tempo si arrende. Io credo che un nobile esempio di quest'ultima categoria sia l'amore, linfa vitale delle anime sognatrici...proprio come me. Una relazione può finire (anche male, talvolta); passeranno mesi, anni. Non ci saranno più fazzoletti sporchi di mascara, niente più notti insonni, addio ai cuscini impregnati di lacrime salate, le playlist deprimenti, i dvd dal sentimentalismo drammatico, le liete foto con il volto del partner tagliato, gli oggetti comprati in comune, i regali e i biglietti romantici finiranno in uno scatolone di cartone doppiamente sigillato e relegato in un angolo remoto della cantina. Potrai dire di averlo dimenticato, di non avere più rimorsi, di non possedere nessuna cicatrice; potrai addirittura incontrare la persona giusta, sposarti e avere dei figli. Ma ci sarà sempre un minuscolo "ripostiglio" del tuo cervello e un piccolo "baule" in fondo al tuo cuore da cui, non di rado, attingerai un bel ricordo e sorriderai. Ma, così come per il tempo, anche in questo caso non potrai farci niente: è il potere dell'amore.
Alle 7:00 in punto, salto fuori dal letto, contenta e sorridente. Siamo a Settembre, nel primo giorno di scuola. Finalmente potrò rivedere i Perdenti. Rivedrò lui, il motivo del mio sorriso e della mia frenesia: Jaeden. Non siamo fidanzati, o meglio, non ancora: sapete, so che quello che sto per raccontarvi possa sembrarvi una semplice fantasia, un film mentale... Ma io sono più che sicura che, questa estate sia successo qualcosa tra di noi! Non un bacio, non una carezza, solo lunghe passeggiate al tramonto in riva al mare. Sento come se ci fosse un filo rosso ad unirci: lui si muove, io mi muovo. Lui parla, io pendo dalle sue labbra. Lui mi guarda, io abbasso lo sguardo, arrossendo violentemente. Io lo guardo, lui abbassa lo sguardo, arrossendo violentemente. Lui mi sorride, io gli sorrido.
Il ragazzo ideale, insomma. L'unico difetto che mi sento di dover sottolineare è che non sempre mi sento capita fino in fondo da lui... E se, invece, fossi io a non capire lui? Non lo so, ma voglio provarci lo stesso. Io lo desidero, lo voglio, lo pretendo e sarei disposta anche a sovvertire le leggi dell'universo per conquistarlo!
Finisco di vestirmi, scendo per bere una tazza di caffè al volo ed esco di casa quasi correndo. Arrivo in anticipo davanti scuola e trovo i Perdenti tutti lì ad aspettarmi. Li saluto da lontano per poi avvicinarmi ma, camminando, sento qualcuno fischiarmi dietro. Mi giro e vedo Henry Bowers, in compagnia dei suoi amici, guardarmi il fondoschiena mentre si passa con malizia la lingua sul labbro superiore. Non so che fare, sono nel panico: se continuo a camminare senza dar segno di averlo notato, lui continuerà ad importunarmi solo per mettersi in bella mostra. Se lo guardo male, peggio! Di gran lunga peggio! Devo fare qualcosa, ma non so cosa di preciso... Alla fine, scelgo di rivolgergli un semplice sorriso. Basterà a tenerlo calmo per un po'. Mi avvicino ai Perdenti.
Finn: "Mi dispiace che Bowers tratti così anche te solo perché stai con noi"- dice Finn, riferendosi al fischio di poco prima.
Aurora: "Oh, ma figurati: sapevo quale rischio correvo stando con voi, ma io vi ho scelto lo stesso. Avrei scelto comunque voi. Perché siete i miei migliori amici!".
Jaeden: "Allora perché gli hai sorriso?"- sento una punta di gelosia, che non mi da per niente fastidio, nella sua voce, segno che ci tiene particolarmente a me.
Aurora: "Cercavo solo di tenerlo buono, sai, per essere sicura che non si sentisse non considerato e, di conseguenza, non mi disturbi ulteriormente. E poi, ad essere sincera, non mi andava di essere volgare!"-mi giustifico, fingendo di essere una leonessa travestita da agnellino.
Gli altri ridono alla mia battuta dandomi ragione ma quando guardo Jaeden negli occhi, mi rendo conto che lui non sembra essere poi così convinto. Cerco un argomento per cambiare discorso...
Aurora: "Entriamo?"- domando.
Cammino con disinvoltura accanto a Jaeden, convinta che probabilmente non mi avrebbe mai più rivolto la parola ma, proprio quando meno me lo aspetto, sento la sua mano sfiorare e prendere la mia. Mi volto sorridente verso di lui che, nel frattempo, si è avvicinato al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa...
Jaeden: "Quando vuoi possiamo riprendere da dove abbiamo interrotto questa estate".
Che vi dicevo? Non era un sogno, è tutto reale!! Oh mio Dio, mi sento come se stessi volando più in alto del Paradiso. Sto per rispondergli, ma vengo bloccata da un nuovo intervento da parte di Bowers...
Henry: "Non ci posso credere... Stai ancora con i Perdenti?? Ma non ti stanchi mai di farti vedere in loro compagnia?".
Rispondo diplomaticamente: dopotutto, buon viso e cattivo gioco, no?
Aurora: "Anche tu non sei mica messo male: sempre in ottima compagnia. Non ti scoccia dover frequentare sempre le stesse facce? Ti farebbe bene cambiare un po' aria".
Henry: "No grazie. Piuttosto, come hai passato questa estate?". 
Non ho sentito male, vero? Si è veramente interessato a me? La cosa mi puzza non poco: che abbia secondi fini? Meglio non esporsi troppo. Anche se, come prima, se non rispondo avrò dei seri problemi. Lascio la mano di Jaeden e mi avvicino a Bowers e al resto della sua gang.
Jaeden: "No Aurora, aspetta! Cosa hai intenzione di fare?".
Aurora: "Tranquillo, so quello che faccio".- lo rassicuro.
Quanto vorrei che qualcuno rassicurasse anche me. Parlare con Bowers, di fatti personali per di più, è una delle azioni più basse e nauseanti che io abbia mai potuto compiere, anche se consapevole che si tratti a fin di bene.
Mentre io faccio il possibile per preservare questo suo ambiguo ma docile stato d'animo, non mi accorgo che alle mie spalle i Perdenti si stiano consultando, confabulando tra di loro, per capire le cause del mio comportamento.
Finn: "Hey Jaeden, non trovi anche tu che Aurora si comporti in modo diverso ultimamente?".
Jaeden: "Che intendi dire?".
Finn: "Non lo so, spiegamelo tu: sembra quasi attratta da Bowers".
Jaeden: "Falla finita: sono sicuro che abbia le sue buone ragioni"- risponde alterato, seccato ma, allo stesso tempo, dubbioso.
Jack: "Secondo me Finn ha ragione: perché non le parli? Scommetto che le piaci, quindi dovrebbe stare a sentirti".
Jaeden arrossisce, non troppo convinto...
Wyatt: "Oppure parliamole tutti insieme e facciamola ragionare".
Jaeden: "Si, sono d'accordo con Wyatt: facciamolo insieme, così da renderci tutti conto, insieme, che non ci sia nulla che non vada in Aurora!".
Incurante del dialogo appena avvenuto tra i Perdenti, torno sui miei passi e mi dirigo verso il mio armadietto. So di non essere stata un punto di riferimento, un modello da seguire, ma di certo non mi sarei mai aspettata la reazione di Jaeden e l'appoggio a quest'ultimo da parte degli altri. Jaeden, proprio lui che sembrava il più calmo, il più comprensivo...
Jaeden: "Aurora!! Ma si può sapere che ti prende?"- sbotta.
Aurora: "Non so di che cosa tu stia parlando..."- mento.
Jaeden: "Sul serio? Fare amicizia con il nostro peggior nemico? Ma sei impazzita? Non pensi a tutto quello che ci ha fatto passare, a come ci tratta, a quello che pensa di noi, a cosa ancora potrebbe farci??".
Aurora: "Innanzitutto, cominciamo col mettere le cose in chiaro: io non sto stringendo amicizia con Bowers e non ne ho nemmeno l'intenzione. Sto semplicemente facendo quelle che si chiamano "pubbliche relazioni". E dovreste anche ringraziarmi, perché lo sto facendo anche per proteggere voi. Pensateci: se lo teniamo buono, non ci darà mai più fastidio. E in fondo chissà, magari sta davvero cambiando, una volta per tutte".
Wyatt: "Io non ti credo!"- afferma energicamente Wyatt.
Finn: "Io non posso credere che tu stia chiedendo anche a noi di fare lo stesso!".
Jack: "Ed io non crederò mai e poi mai che Bowers sia cambiato!".
Disorientata e confusa, cerco sostegno in Jaeden.
Aurora: "Jaeden...? Anche tu non mi credi?".- chiedo, con le lacrime agli occhi.
Riflette prima di rispondere.
Jaeden: "Non lo so, Aurora. Davvero, non so più a che pensare. Ma di certo non mi venderò anche io per qualcosa che non è neppure certa".- sentenzia, distogliendo subito i suoi occhi dai miei.
Aurora: "E va bene!! E dove sta scritto che dobbiamo fare sempre tutto insieme?"- domando alzando la voce, colta da un improvviso eccesso d'ira.
Wyatt: "Da nessuna parte, infatti. Da ora sei libera, cara principessa. Ciao!!"- accompagna le parole con tanto di gesto della mano, per poi voltare le spalle tutti e quattro.
Volto le spalle anche io, senza sapere che, pochi secondi dopo aver girato la testa per vedere se Jaeden ci avesse ripensato, anche Jaeden aveva fatto altrettanto sperando che io cambiassi idea. 
Non avrei mai voluto che si arrivasse a tanto. Non mi sarei mai sognata di provocare una simile frattura.
Corro nella prima aula vuota, getto lo zaino per terra, mi butto sulla prima sedia che trovo e scoppio a piangere, i gomiti poggiati sul banco, la testa fra le mani, le guance e i capelli bagnati di lacrime. 
D'improvviso, sento la porta aprirsi. Velocemente, asciugo le lacrime e scatto in piedi, pensando fosse un professore. E invece sono solo Henry Bowers e Patrick Hockstetter.
Henry: "Calma. Siamo solo noi".- mi tranquillizza Bowers, alzando le mani in segno di difesa.
Ricado pesantemente sulla sedia, stanca come se avessi compiuto uno sforzo immane.
Henry: "Che ti succede, piccola?"- mi chiede, sedendosi accanto a me, mettendomi un braccio intorno alle spalle e facendomi poggiare la testa sulla sua spalla.
Aurora: "I miei amici... Tutti persi..."- singhiozzo piangendo.
Henry: "Non dire altro: ho capito tutto. Ma tranquilla, ora va tutto bene. Perché non entri a far parte del nostro gruppo?".
Sollevo la testa un momento, per guardarlo dritto negli occhi.
Aurora: "Veramente, io non so se sia una buona idea. Sai, si è appena chiuso un capitolo importante della mia vita e non vorrei rischiare di soffrire di nuovo".- riabbasso la testa. Sinceramente, non me la aspettavo proprio una proposta del genere. All'inizio di questa giornata, pensavo che avesse delle cattive intenzioni, dei secondi fini a me nascosti... Ma ora sono quasi del tutto certa che non sia affatto così.
Henry: "So cosa ti spaventa, ma credimi: noi non siamo affatto come loro. Non ti faremo mai soffrire. Non dovrai cambiare te stessa per noi!!".
Dopo una breve esitazione, accetto la sua proposta facendo un cenno con la testa.
Henry: "Sei libera stasera?".- mi chiede tutto ad un tratto.
Aurora: "Si, perché?".
Henry: "Ti va di venire al ristorante giapponese con noi? Ci saremo tutti. E sarà un'ottima occasione per risollevarti il morale".
Aurora: "Va bene"- sorrido distaccata e riappoggio la testa sulla sua spalla; atto che non mi permette di vedere che, poco dopo il mio consenso, i miei nuovi "amici" si sono guardati a lungo, sorridendo e contraendo i muscoli facciali con malizia, come per dire: "Ha abboccato!!". Ahimè, come avrei potuto immaginare di essermi appena cacciata, contemporaneamente, nel più grosso sbaglio della mia vita e nel più grande errore di giudizio?
Quella sera:
Tornata a casa dopo essere stata a casa della mia migliore amica, alla quale, ovviamente, ho raccontato tutti gli avvenimenti della mia vita nelle ultime ventiquattro ore, apro l'armadio in cerca di un vestito da mettermi. Alla fine opto per un vestito nero, non troppo elegante e non troppo scollato, ma che si adatta bene alle mie forme e mi da un'aria di accuratezza e stile. Mi trucco leggermente e per le 20:00 sono già pronta. Con Henry sono rimasta d'accordo che sarebbe passato lui sotto casa mia per prendermi e portarmi al ristorante. Mentre lo aspetto, passeggio su e giù per la stanza, guardandomi intorno, fino a quando il mio sguardo non cade, per puro caso (?) sulla bacheca piena di fotografie e polaroid posta sulla mia scrivania. 
Quanti ricordi... Allungo una mano per accarezzarle tutte con l'indice, soffermandomi talvolta su qualcuna di esse. In questa, per esempio, ci eravamo sdraiati sull'erba del parchetto semi abbandonato e ci eravamo fatti una foto dall'alto con noi disposti a cerchio. Andavamo in quel parco tutti i fine settimana per fumare liberamente, senza la paura costante di essere scoperti da un momento all'altro. L'ultima volta che ci siamo stati, mi ricordo che Finn avesse chiesto a Jack se potesse procurargli dell'erba e lui gli aveva risposto che per terra ce ne era quanta ne si potesse desiderare.
Sorrido, prendendola in mano per un secondo.
E in quest'altra, invece, siamo tutti sorridenti e apparentemente normali. Tutti tranne Jack, il quale aveva deciso di farsi immortalare con due Tampax nel naso. Poco prima avevamo, infatti, scoperto nel suo zaino un pacchetto di assorbenti e per paura che si venisse a sapere che Jack tradiva Finn con la sorella di quest'ultimo, si era inventato la scusa che gli assorbenti li usava per bloccare l'epistassi di quando gli usciva il sangue dal naso. 
Qui non ce la faccio. Scoppio a ridere fragorosamente. 
Vengo riportata alla realtà dal rumore del clacson della macchina di Henry. Rimetto subito a posto le foto e scendo di corsa. 
In macchina, per tutto il tragitto, nessuno dei due apre bocca. Io non ho niente da dirgli. Non abbiamo niente in comune. Questo, per esempio, non succedeva mai con i Perdenti: con loro si potrebbe avere una normale conversazione anche durante un concerto!!
Arrivati al ristorante, la cameriera ci fa sedere al tavolo dove già ci aspettavano tutti gli altri. Mi siedo vicino ad Henry e subito vengo travolta da un'ondata di ricordi. Stavolta però non mi viene da ridere, ma da piangere.
Come dimenticare quella volta in cui Jaeden mise nel cappuccio di Finn un pezzo di sushi cosicché, mentre Jack, con una fionda, gli tirava un nigiri sulla nuca, Finn per difendersi si trovò costretto a mettere il cappuccio... La puzza di salmone non se ne andò prima di due giorni!!
Oppure quella volta che Wyatt cercò di prendere il sushi con le bacchette...le stesse che poco prima aveva leccato, messo nei capelli e nel naso!!
Assorta come sono nei miei pensieri, vengo "risvegliata" da Henry.
Henry: "Aurora, tutto bene?".
Aurora: "Si, certo. Vogliamo ordinare?"- mento, cercando di mantenere il mio solito contegno composto.
Poco dopo aver preso il menù in mano, sento qualcosa muoversi sulla mia gamba. È la mano di Henry. Pensando sia uno scherzo, sorridendo pacatamente, gli prendo la mano e la tolgo dalla mia gamba. Ma ecco che, nemmeno dopo 10 secondi, riposiziona la stessa mano nell'interno coscia, per poi salire pian piano verso le mutandine.
Aurora: "Che cazzo fai?"- alzo la voce, scattando in piedi, adirata.
Henry: "Andiamo. Lo so che lo vuoi almeno quanto lo voglia io".- cerca di toccarmi di nuovo.
Aurora: "No, stai fermo!"- mi allontano, camminando all'indietro.
Henry: " Non fare la santarellina con me: lo sappiamo tutti che sono almeno cinque anni che te la fai con quei quattro Perdenti. Avanti, prendetela!!".- ordina alla sua gang, fino ad allora rimasta a guardare e a ridere. 
Aurora: "LASCIATEMI ANDARE O MI METTO A URLARE!!"- urlo, facendo già voltare l'intera sala.
Henry: "E va bene: stavolta hai vinto tu, ma sappi che non finisce qui. Ora vattene pure!".
Esco di corsa dal ristorante e, non appena fuori, comincio a correre verso casa mia.
Corro, corro, perdo il fiato, perdo la voce, perdo le parole. 
Anche arrivata a casa, continuo a correre: su per le scale e dritta in camera mia.
Il sale scende dagli occhi. Vedo il mio riflesso nello specchio e non mi riconosco. In preda alla rabbia, alla paura, alla tristezza, alla frustrazione e mille altre sensazioni, mi passo una mano sulla bocca e sugli occhi, rovinandomi appositamente rossetto e mascara. Mi avvicino alla scrivania e butto giù tutti i quaderni e i libri ivi appoggiati. Comincio a prendere a pugni lo specchio, cercando invano di non vedere quell'immagine riflessa ma, come unico risultato, mi faccio solo male. Salgo sul letto e comincio a buttare tutto all'aria, cuscini, vestiti ecc... Distruggo qualsiasi cosa mi capiti sotto tiro. A quanto pare, distruggere è l'unica cosa che io sappia fare. Come cazzo ho fatto ad essere così ingenua? I Perdenti non mi perdoneranno mai. Non posso tornare indietro e cambiare tutto. Non posso farci niente. Oramai tutto è perso, tutto è buio. Mi metto le mani tra i capelli e stringo forte, come se volessi strapparmeli uno ad uno. Alle lacrime e ai singhiozzi, si aggiungono ora le urla, i tremori e i movimenti convulsi.
Ad un tratto, sento dei rumori provenire dalla finestra. Mi avvicino per aprirla, mi affaccio e trovo Jaeden che sta lanciando dei sassolini per farsi notare.
Aurora: "Che ci fai qui?"- bisbiglio, sorpresa di vederlo a quell'ora. Non tanto per l'ora, ma per quello che è successo quella stessa mattina.
Jaeden: "Fammi entrare".
Aurora: "La porta è aperta: fai piano! Io ti aspetto qui".
Ritiro la testa e chiudo la finestra, aspettando impaziente che Jaeden faccia  il suo ingresso.
Si apre la porta della mia stanza. Mi volto immediatamente.
Jaeden: "Aurora!!".
Aurora: "Jaeden!!"- esclamo, correndogli incontro a braccia aperte e con gli occhi traboccanti lacrime.
Aurora: "Non sai quanto io sia felice di vederti! Non puoi immaginare...mi è successa una cosa orribile!!"- esclamo singhiozzando.
Jaeden: "Lo so, lo so. Per questo sono qui!".- mi rassicura, stringendomi ancora di più a sé.
Jaeden: "Come stai?".
Aurora: "Male, no aspetta...bene. Non lo so!!"- esclamo disperata, liberandomi dalla sua presa e lasciandomi cadere mollemente sul letto e nascondendo la testa fra le mani per la vergogna.
Aurora: "Non voglio che tu mi veda così...".
Lui mi si avvicina e mi solleva il mento con due dita, facendo incrociare i nostri sguardi.
Jaeden: "Puoi ingannare te stessa, ma non me. L'unica cosa che vedo è un novello Lucifero: l'angelo portatore di luce!".
Il suo gesto, accompagnato da quelle parole speciali, mi fanno sorridere per la prima volta in questa maledetta e schifosa giornata.
Aurora: "Bowers la passerà liscia come al solito e noi, invece, siamo fottuti come sempre".- traggo le conclusioni.
Jaeden: "No, stavolta non andrà così. Di Bowers me ne sono occupato io e posso dire, con un certo orgoglio, che avrà a che fare per un bel po' di tempo con un occhio nero e un labbro rotto. Degli altri tre, invece, se ne sono occupati gli altri Perdenti".
Aurora: "Mi stavate seguendo?"- piccola domanda retorica.
Jaeden: "Potevamo non farlo? Ho cercato di mantenere le distanze, ma non riesco a trovare la forza per stare lontano da te nemmeno per un singolo istante!!".
Aurora: "Allora non farlo!".- dico con tono quasi supplichevole.
Jaeden: "È tutta colpa mia: non avrei mai dovuto dubitare di te! Non avrei mai dovuto lasciarti sola in un momento così difficile! Tu sei la cosa più preziosa che io abbia. Io ti amo e, già solo per questa ragione, sarei dovuto rimanere al tuo fianco. Avrei dovuto farti da scudo. Avrei dovuto curarti di casti baci roventi di passione! E non mi sono accorto che tu stavi semplicemente cercando di vedere il lato positivo di una persona. Perché tu sei fatta così: cerchi sempre la parte migliore di qualcuno, anche se certi individui non la possiedono per nulla. Perciò io non credo di meritare il tuo amore: mi sembrerebbe di tradirti...". - Si commuove, girandosi di spalle e dando libero sfogo alle lacrime.
Aurora: "E invece no!!"- ribatto con convinzione, saltando giù dal letto e facendolo rivoltare verso di me.
Aurora: "Sono io a non meritare il tuo amore, perché così mi sembrerebbe un tradimento. Sono stata io a causare problemi. Sono stata io a provocare una frattura tra i Perdenti. È solo colpa mia. Conoscerti è stata una gran fortuna. Diventare tua amica è stata una conquista. Ma ritrovarti amante, compagno invisibile delle innumerevoli notti insonni, è stata colpa delle stelle. Si, hai capito bene: di quella maledetta notte stellata passata al drive in, con quel maledetto jukebox nelle orecchie che riproduceva quella che ora è la nostra maledetta canzone d'amore".
Jaeden: "Allora sai che ti dico? Che moriremo entrambi da traditori!!".
Mi prende la testa fra le mani e con un incredibile affanno, fame e frenesia, comincia a baciarmi, facendomi capire cosa intenda per "casti baci pieni di passione". Io, che non desidero altro, ricambio impaziente di assaporare il gusto della sua lingua a contatto con la mia, fino a quando lui non sposta le sue labbra dalla mia bocca per posarle per dei lunghi istanti sul naso, sulle guance, sulle palpebre e sulla fronte. Come chiusura dell'atto, mi stringe nuovamente fra le sue braccia.
Aurora: "Non mi perdoneranno facilmente, vero?".- mormoro sulla sua spalla.
Jaeden: "Io credo che sia arrivato il momento di affacciarsi alla finestra".- dice, accompagnandomi al davanzale tenendomi per mano. 
Mi affaccio e vedo gli altri tre Perdenti che mi aspettano di sotto. Dalla gioia, emetto un gridolino acuto e salto addosso a Jaeden per poi catapultarmi giù per le scale, seguita da quest'ultimo, e raggiungere i miei amici in giardino.
Finn: "A nome di tutti, chiedo il tuo perdono. Noi siamo i tuoi migliori amici: avremmo dovuto fidarci e supportarti fin da subito, e invece ci siamo comportati da coglioni capaci solo di puntare il dito. Potrai mai perdonarci?".
Aurora: "Se non mi abbracciate subito allora si che non vi perdono!!"- esclamo commossa, facendo commuovere anche gli altri.
I Perdenti rimangono uniti!!
Restiamo abbracciati per non so quanto tempo, tanto che vorrei ci fosse una polaroid pronta ad immortalare questo momento che per sempre ricorderò come il momento in cui Jack disse: 
Jack: "Finn, toglimi quella mano dal culo!!".
Finn: "Non è la mano...". 

Spazio autrice: Cosa abbiamo capito da questa storia? Che Finn approfitta del momento più fertile di Jack (il suo ciclo) per metterlo incinta! Scherzi a parte, ricordate: mai fidarsi di qualcuno che galleggia insieme a Pennywise. Comunque, se questa lezione di vita vi è piaciuta, ricordate di lasciare tante stelline e tanti commenti!! Noi ci vediamo alla prossima storia che, piccolo spoiler, sarà su Wyatt Oleff. See you later e baci baci palloncini rossi miei. 😘😘
By Giulia 💎🌈👑
 


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