Immagina Jaeden Martell 🎄🎁

856 29 4
                                    

⚠️Attenzione: questo capitolo è un immagina personalizzato su richiesta di _zofii_. Spero che ti piaccia. Buona lettura a tutti!!⚠️

Sofia's pov:
È una fredda, grigia e piovosa mattina di Dicembre. L'unica fonte di calore proviene dal sistema di riscaldamento dell'auto... Tuttavia, non è minimamente paragonabile al piacevole tepore che si prova stando distesi sul divano, sotto una calda coperta, di fronte al fuoco scoppiettante del camino. Di solito il cattivo tempo incide sul mio umore: so che si tratta di una cosa abbastanza normale e che capita più o meno a tutti... Ma, nel mio caso, è come se ci fosse dell'altro... Come se stesse per accadere qualcosa che potrebbe cambiare la mia giornata da un momento all'altro.
Con aria annoiata, dirigo il mio sguardo in direzione del finestrino dell'auto, seguendo con gli occhi la traiettoria percorsa dalla gocce di pioggia; quando sento la voce di mia madre richiamarmi all'attenzione...
Mamma: Sofia, ci sei?
Sofia: Si si - rispondo distrattamente - ho solo un po' sonno... Volevi dirmi qualcosa?
Mamma: Beh, in realtà si... So perfettamente che non è il momento giusto per parlarne: siamo quasi arrivati a scuola e l'argomento è abbastanza serio. Però non ho altra scelta... Io e tuo padre siamo stati chiamati per svolgere un lavoro importante in Europa...
Sofia: Ma è una notizia fantastica!! E me lo dici così?! Sono contenta per voi.
Mamma: Non è così semplice come sembra... Vedi, il punto è che dobbiamo partire presto... Molto presto.
Sofia: Va bene: certo, dopo le vacanze natalizie si tornerà a lavorare come sempre... Che, nel vostro caso, significa che partirete, no?
Mamma: No. Ecco, noi dovremo partire domani. E torneremo dopo Capodanno.
Sofia: Che cosa??! Mi stai dicendo che non passeremo il Natale insieme? Ma è assurdo...
Mamma: Lo so! Mi rendo conto che è difficile da capire e da accettare... Ma mettiti nei nostri panni: non avremmo mai potuto dire di no ad una cosa del genere... Anche perché pagano molto di più.
Ecco, il mio presentimento era corretto...
Mamma: Però tu vedila in questo modo: non sarai da sola perché noi ci sentiremo tutti i giorni. E poi, se vuoi, puoi invitare qualcuno dei tuoi amici a casa per passare il Natale o il Capodanno insieme!!
Sofia: Si, in effetti potrebbe essere un'idea... Ok, ora fermati qui. Proseguo da sola: ho 17 anni, non voglio che mi vedano ancora con mia madre...
Mamma: Ma sta piovendo a dirotto, come farai?
Sofia: Userò il cappuccio della giacca, non ti preoccupare...
Accosta la macchina e mi fa scendere. L'aria fredda e pungente e le goccioline piccole e fitte mi colpiscono il viso. Dopo alcuni passi, faccio per mettermi il cappuccio, ma...
Cazzo, ho dimenticato la giacca nell'auto... E non posso nemmeno tornare indietro perché mia madre è già ripartita a tutta velocità!! Che sfiga oggi...
Percorro correndo più veloce che posso quei pochi metri che mi separano dall'ingresso. Una volta entrata, percorrendo i corridoi, non riesco a togliermi di dosso quell'odiosa sensazione di sembrare ridicola: dopotutto, sono bagnata dalla testa ai piedi come un pulcino; i miei vestiti sono completamente sgualciti; mi sento i piedi come se l'acqua fosse penetrata anche nelle scarpe (forse ci è entrata per davvero...) e ad ogni passo rischio di scivolare; per non parlare dei capelli: sono crespi a causa dell'umidità, mi si sono attaccati al viso e, ogni tanto, gocciolano. Non potrebbe andare peggio di così... Che altro può succedermi oggi? L'unica persona che vorrei accanto a me in questo momento e che sarebbe capace di farmi dimenticare di tutti i miei guai facendomi ridere è Jaeden. Solo il suo sorriso farebbe allontanare le nuvole, per farmi vedere quanto è giallo e caldo il Sole... E, se guardo per più di tre secondi, riuscirei a vedere anche il Paradiso! Eh si, ne sono innamorata persa... Da più di tre anni ormai... Ma lui è il ragazzo più bello di tutto il liceo e ci sono centinaia di ragazze che gli sbavano dietro. Quanta e quale speranza avrei io di essere la sua unica scelta? Immersa come sono nei miei pensieri, non mi accorgo che, proprio in quel preciso momento, si è avvicinato a me un ragazzo... Quel ragazzo che avevo tanto desiderato... Allora non sono poi così sfortunata...
Jaeden: Hey Sofia, come stai?
Sofia: Ciao Jaeden... Beh, ho avuto giornate migliori... Ma vado avanti lo stesso, grazie.
Jaeden: Dio mio... Guardati: sei completamente bagnata e stai tremando. Aspetta... - dice, per poi togliersi il cappotto e appoggiarlo delicatamente sulle mie spalle... - Tieni...
Sofia: Oh no grazie, davvero... Non devi...
Jaeden: Solo perché non me lo dici, non significa che tu non ne abbia bisogno. Tra l'altro sta molto meglio a te che a me. E poi, in questo modo, avrai una scusa per tornare da me...
Sofia: Grazie mille, Jae. Ma tu come farai senza? Fa freddissimo: ti ammalerai sicuramente.
Jaeden: Ancora meglio: tu ti sentirai in debito con me e mi verrai a trovare tutti i giorni: berremo cioccolata calda, mangeremo patatine, dolci e schifezze di ogni genere, guarderemo film e serie tv, giocheremo alla Play Station, io ti batterò, e alla fine confesserò il mio immenso amore per te. Ci baceremo, verrà la febbre anche a te, ma almeno potremo condividere il letto e stare abbracciati. Bella idea, no? Anche se, tecnicamente, non c'è bisogno di aspettare che io mi ammali per passare un po' di tempo da soli... Solo io e te...
Sofia: Ahahahaha... Per caso ci stai provando con me, Martell?
Jaeden: Forse... Perché? Sta funzionando?
Di colpo arrossisco e abbasso lo sguardo imbarazzata. Non so se stia scherzando o se faccia sul serio: dalle sue parole, mi sembra molto convinto... Tuttavia, per il momento, preferisco cambiare argomento...
Sofia: Io ora devo andare a lezione...
Jaeden: Ma non hai risposto alla mia domanda...
Sofia: Bye bye!! Ah, un'ultima cosa: alla pausa pranzo ti vedrò? Devo dire una cosa importante a tutti i Perdenti?
Jaeden: ... Devo andare a lezione...
Sofia: Ma non hai risposto alla mia domanda...
Jaeden: Bye bye!!
Entro in classe e prendo posto sedendomi al primo banco che trovo libero. Nella testa continuano a rimbombarmi ininterrottamente le ultime parole pronunciate da Jaeden... "Solo io e te... Da soli...". Dette da lui suonano come una musica: è una melodia lenta, dolce, soave, cullante, rigeneratrice e fresca come l'aria primaverile. Approfitto dell'assenza del professore dalla classe e del mio non essere guardata da nessuno, per avvolgermi meglio nel cappotto che mi è stato offerto (per sentirmi più vicina a colui che me l'ha prestato, non perché avessi freddo) e per sentirne l'odore. Come potrei descriverlo, se non il profumo dell'amore? Mi lascio scappare un sorriso sincero e, a lezione iniziata, porto il conto delle ore e dei minuti che mi separano dall'intervallo... Che mi separano da lui.

IMMAGINA IT CAST Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora