Immagina Jack Dylan Grazer (Parte 1) ❤️🍸

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⚠️Warning: questo capitolo è un immagina personalizzato su richiesta di Grazer_Mylove. Spero che sia di tuo e vostro gradimento e buona lettura a tutti!!⚠️

Alessia's pov:
Certe volte, ad alcune persone, può capitare di avere tutto quello che si possa desiderare e di accorgersi di non possedere niente. Ovviamente, si tratta solo di una sensazione percettiva... Ma siamo realmente sicuri che, ciò che proviamo, sia una mera illusione? Probabilmente non ce lo siamo mai domandato... Questo non significa che non ci siano aspetti importanti, considerevoli e degni di nota nella vita di ciascuno di noi ma, semplicemente, vuol dire che non ci accorgiamo di quello che ci circonda e che, di conseguenza, influisce nel corso degli eventi. La verità è che siamo impegnati costantemente nella ricerca di qualcosa di irraggiungibile, senza sapere quello che vogliamo veramente! O forse, tale percezione, potrebbe essere indice di un vuoto interiore incolmabile se non con l'aggiunta dell'amore... Sinceramente, non so cosa sia peggio o più difficile... Altre volte, invece, ci sono persone che apparentemente non hanno nulla ma che, al contrario, sono le più fortunate perché possiedono tutto e si prendono cura dei propri averi. Io sono consapevole ed orgogliosa di far parte di quest'ultima categoria: ho due classici ma fantastici genitori; un fratello maggiore rompipalle ed esageratamente protettivo ma, in fin dei conti, premuroso; una media scolastica alta e una buona reputazione tra i professori e le mie amiche; faccio parte del gruppo più conosciuto, meno importante (secondo i più) ma più bello (secondo me) della scuola, il Losers' Club e sono fidanzata da quasi un anno con l'unico ragazzo che abbia mai amato in tutta la mia vita, il mio grande amore, nonché membro storico del gruppo, Jack Dylan Grazer. Che cosa posso volere di più dalla vita? Ecco, se potessi, una cosa la chiederei: niente compito di anatomia umana di venerdì mattina!!
Il lunedì e il venerdì sono le giornate che più odio: il primo perché vorrei che la domenica durasse in eterno e, avendo nostalgia del week-end, se solo penso che il giorno dopo si ricominci tutto da capo, divento una sociopatica con tendenze suicide!! Il secondo perché è l'ultimo giorno lavorativo della settimana e, in quanto tale, tutti, me compresa, sono stanchi e con la testa altrove, già proiettati in un altro mondo, dimensione o, più realisticamente, al fine settimana.
Cammino verso il mio armadietto e, mentre lo sto aprendo, sento un'inconfondibile voce chiamarmi e farsi sempre più vicina...
Jack: Ciao amore!!-esclama sorridente, venendomi incontro seguito dal resto dei Perdenti.
È vero che stiamo insieme da un bel po' di tempo, ma ogni volta che lo vedo è come se fosse sempre la prima: gli occhi mi si illuminano, sul mio volto nasce un largo sorriso e mi si stringe lo stomaco.
Alessia: Tesoro mio!!-esclamo, stringendo le mie braccia attorno al suo collo, alzandomi sulle punte dei piedi (lui è leggermente più alto di me) e baciandolo. Anche dopo il bacio, non siamo sicuri di volerci staccare, così restiamo abbracciati a guardarci negli occhi.
Finn: Ma prego, fate pure... Continuate ad ignorare noi, poveri single da una vita...
Jack: Non è colpa nostra se il tuo atteggiamento con le ragazze è talmente sbagliato da farle scappare tutte...
Finn: Non è affatto vero!!
Jaeden: Basta parlare di ragazze, per favore: abbiamo già un compito sulla riproduzione sessuale... Piuttosto, avete studiato?
Wyatt: Io si: ho passato tutto il pomeriggio sui libri.
Finn: Oh si, io anche ho studiato... Ma io sono passato direttamente alla parte pratica...
Jack: Allora lo vedi che c'è qualcuna?! Chi è la fortunata?
Finn: A dire il vero? Nessuna... Ho fatto tutto da solo...
Nel mentre, suona la campanella che indica l'inizio delle lezioni...
Alessia: Che ne dite se entriamo? Voglio togliere di mezzo questa stupida verifica una volta per tutte e non sentire la stridula voce del prof rimproverarci perché abbiamo fatto tardi...
Jack: Hai ragione, andiamo.-sentenzia, per poi darmi un ultimo e rapido bacio sulla fronte.
Silenziosamente e a testa bassa, entriamo nell'aula e occupiamo i posti in ultima fila. Ci vengono distribuiti i fogli e la tortura ha inizio... Fortunatamente, non ci hanno cambiato di posto... Il tempo che scorre inesorabile non aiuta molto l'ansia di finire in tempo, soprattutto se devi aiutare i tuoi amici in difficoltà ed essere aiutato: io passo le risposte corrette a Jack che, a sua volta le passa a Finn e, in cambio, mi faccio dare una mano chiedendo a Jaeden che, a sua volta, chiede conferma a Wyatt. 
Insomma, durante il test tutto procede normalmente e senza difficoltà, se non fosse stato che il prof si sia accorto di Henry che copiava da Greta e, di conseguenza, abbia ritirato ad entrambi le verifiche assegnando a ciascuno di loro un 2.
Le due ore successive, essendo più leggere e relativamente spensierate, passano abbastanza velocemente tra mormorii, sussurri, risatine soffocate e pessime battute alle spalle dei prof. Dopotutto la giornata non sembra essere poi così tanto brutta... O almeno non per il momento... 
Arrivata l'ora della pausa pranzo, ne approfittiamo per riunirci allo stesso tavolo e parlare più o meno delle stesse cose senza essere disturbati da nessuno. Io e Jack ci dirigiamo verso la mensa mano nella mano e, quando arriviamo, gli altri sembrano aver preso posto da poco...
Finn: Ma avete visto e soprattutto sentito la reazione di Greta quando il prof le ha tolto il compito dal banco?? 
Wyatt: Si: non ho mai sentito una voce più stridula e acuta della sua!!
Alessia: A chi lo dite: mi stava per spaccare i timpani.
Jack: È proprio un'oca...
Jaeden: Comunque, non so voi, ma io fatico a credere che Bowers abbia copiato da Greta: innanzitutto perché Greta, per quanto sia puttana, è una capra in tutto e quindi anche in questo; e poi perché Henry come minimo avrebbe dovuto saper rispondere a tutte le domande ad occhi chiusi: insomma, puttaniere com'è chi sarebbe più esperto di lui?
Finn: Secondo me era solo una pessima scusa per guardare le tette di Greta!!
Wyatt: Su questo hai ragione!!
Scoppiamo tutti a ridere. Per qualche secondo, distolgo lo sguardo dai Perdenti per guardare in un'altra direzione e mi capita sotto gli occhi la figura di Iris Apatow, seduta qualche tavolo più in là... Sta fumando una sigaretta quasi giunta al termine e, nel frattempo, come se nulla fosse e davanti a tutti, estrae dalla borsa una siringa; senza alcun problema, si alza la manica fino al gomito e se la inietta tutta, facendosi la sua dose quotidiana di solo Dio sa cosa... Lo faccio presente al resto del gruppo...
Alessia: Ragazzi, avete visto?
Jack: Purtroppo si: ormai è un caso perso... È completamente fuori di testa.
Alessia: Ma la madre non l'aveva mandata in un centro di recupero o una cosa simile??
Finn: Si, ma non possono tenerla lì a vita... Anche se, ad occhio e croce, non sembra stare meglio...-mentre pronuncia queste parole, qualcuno vicino a lei si accorge di quello che è accaduto pochi istanti prima e lei, di rimando, si difende alzando il dito medio a chiunque la stia fissando. Sinceramente, provo una grandissima pena per lei, anche se, contemporaneamente, nutro una bassissima considerazione nei suoi confronti, dato il fatto che si è costruita una vera e propria "fama" per la sua capacità di attirare a sé ragazzi fidanzati e non. 
Finito di consumare il pasto, ognuno di noi torna al proprio corso e, le restanti ore che ci separano dalla libertà, trascorrono nella più totale normalità: perlopiù ragazzi che, come me, si annoiano; ma è durante la sesta ed ultima ora che sento circolare delle voci alquanto interessanti... A quanto pare, un mio compagno del corso di inglese, Aidan Gallagher, stasera darà una festa a casa sua e siamo tutti invitati. Non lo so... Aidan non è un mio grandissimo amico, anzi... A dire la verità, non ci parliamo nemmeno tanto; ci scambiamo solo qualche parola se ci mettono nello stesso gruppo per fare i compiti e ci lanciamo qualche fugace occhiata: io confusa e infastidita e lui, purtroppo, particolarmente se non troppo interessato a me. Lo sa benissimo che sono fidanzata, ma lui è un po' come Iris o come Ellie, l'ex del mio ragazzo: se ne frega. Ora che ci penso, è da un bel po' di tempo che non si sente e non si vede Ellie: non che mi dispiaccia naturalmente, ma non saprei... Sono un po' preoccupata... Me lo sento... Che stia architettando qualcosa alle nostre spalle?? Il solo pensiero mi fa incazzare e venire voglia di spaccarle la faccia a prescindere. 
In men che non si dica, la giornata scolastica è giunta al termine; con i Perdenti ci siamo dati appuntamento al parchetto dietro la scuola. Quando arrivo, trovo solo Finn seduto sulla panchina e ne approfitto per sfilargli una sigaretta... Appena dopo averla accesa, arrivano tutti gli altri.
Jack: Amore, lo sai che il fumo fa male, vero?
Alessia: Si ma dai, sono solo due...
Jack: Posso fare qualche tiro anche io?-chiede, facendomi intendere di volere la mia sigaretta.
Alessia: Che scemo ahahaha-rido passandogliela.
Finn: Che fate stasera?
Jaeden: Niente in particolare. Perché?
Finn: Stavo pensando che magari potessimo andare a cena fuori e passare una serata diversa... Sapete quelle cose che fanno gli adolescenti: tornare a casa tardi, fare cazzate...
Wyatt: Io ci sto!
Alessia: Oppure potremmo imbucarci ad una festa... Ho sentito poco fa che ce ne sarà una stasera a casa di Aidan; non so nemmeno cosa si festeggi, ma a quanto pare è aperta a tutti. Che ne dite?
Finn: Buona idea!! Sarebbe un'ottima occasione per rimorchiare...
Jaeden: Non ci riusciresti lo stesso... Comunque per me va bene.
Wyatt: Anche per me.
Alessia: Jack, tu che dici?
Jack: Sinceramente non lo so...-mi guarda perplesso e infastidito allo stesso tempo. Aidan non gli è mai andato a genio; soprattutto quando, ovviamente, gli ho parlato dei suoi inutili tentativi di fare colpo su di me. Da allora è diventato ancora più geloso e protettivo, tenendomi maggiormente legata a sé e non permettendo a nessuno di avvicinarmisi.
Jack: Sei sicura? Anche dopo tutto quello che ha fatto e che potrebbe continuare a fare?
Alessia: La festa sarà sicuramente stracolma: saranno perlopiù ragazzi che non abbiamo mai visto e noi cinque staremo sempre insieme... Le probabilità di incontrarlo, secondo me, sono bassissime; soprattutto se si considera il fatto che se ne starà per la maggior parte del tempo in qualche camera a scoparsi la prima tipa che gli capiti a tiro. Credo si possa stare tranquilli...
Jack: Mi hai convinto. Che siano ben chiare due cose, però: la prima è che staremo tutti insieme... La seconda è che, chiunque ci provi con te, che sia Aidan o un qualunque altro essere vivente, si vedrà scoppiare la rissa.
Rimaniamo con questi accordi e fissiamo l'appuntamento davanti la casa del festeggiato. Ci salutiamo e ognuno di noi torna a casa per iniziare a prepararsi per la serata. 
Jack, che abita nell'ultima casa alla fine della mia stessa via, percorre la strada insieme a me tenendomi per mano. In una manciata di minuti ci ritroviamo di fronte casa mia... Le nostre mani, armoniosamente intrecciate, non vorrebbero mai separarsi; colma di desiderio, guardo maliziosamente le sue carnose labbra rosee ma, sapendo che ci potrebbe essere mio padre o mia madre affacciati alla finestra, cerco di trattenermi mordendomi il labbro inferiore. Alla fine, però, non resistiamo più e ci fiondiamo l'uno sulla bocca dell'altra, esplodendo in un bacio appassionato, in cui le nostre lingue sembrano ballare al ritmo di una danza. Con una mano mi accarezza una guancia e l'altra la fa viaggiare tra i miei capelli, mentre inizia a baciarmi le guance, la punta del naso, il mento, le palpebre, la fronte e, poi, scendendo sempre più giù, lasciandomi qualche succhiotto sul collo e sulla parte alta della clavicola, procurandomi dei piccoli gemiti di piacere e brividi lungo la schiena. Quando ci separiamo, con il respiro affannato, scoppiamo entrambi a ridere...
Alessia: Siamo due pazzi!!
Jack: Sono i pazzi a rendere questo mondo un posto migliore!!
Alessia: E adesso come faccio a nascondere questi segni stasera?
Jack: Semplice: non li nascondi! L'ho fatto apposta per segnare il territorio.
Alessia: Pazzo...
Jack: Di te!! Mia!
Alessia: Tua!!
Facciamo coincidere le nostre fronti per guardarci e perderci negli occhi dell'altro e, infine, ci scambiamo un ultimo bacio.
Jack: Ti passo a prendere stasera alle 19...
Alessia: A stasera.
Percorro il vialetto di casa, entro, saluto frettolosamente mia madre e salgo di corsa le scale per poi precipitarmi in camera mia, chiudere la porta alle mie spalle e buttarmi felice e sorridente sul letto, con le farfalle nello stomaco, il cuore che batte solo per Jack e i suoi segni incisi nella mia pelle. 
Solo molto più tardi, mi rendo conto di dover affrontare un dilemma esistenziale ben più grande: cosa cazzo mi metto??

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