Immagina Noah Schnapp/Aidan Gallagher (Parte 1) 🌪️💔

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⚠️Warning: questo capitolo è un immagina personalizzato su richiesta di Giulia_Schnapp. Spero che sia di tuo e vostro gradimento e buona lettura a tutti!! P.S. Siete tutti gentilmente pregati di leggere lo "spazio autrice". Grazie.⚠️

Giulia's pov:
"Adesso basta! Non si può andare avanti così... Non ce la faccio più! Questa volta lo lascio...".
Me lo ripeto tutte le mattine, tutti i pomeriggi, tutte le sere... Tutte quelle maledette volte che prendo in mano quel fottuto cellulare!! Siamo fidanzati da un mese e stiamo già attraversando un periodo di crisi. O meglio... IO sto vivendo un momento difficile della nostra storia. Fino ad ora sono sempre stata io a portare avanti la relazione: se non fossi io a mandargli qualche messaggio, di tanto in tanto, o a chiamarlo anche solo per il semplice motivo di voler sentire il suono della sua voce, lui non mi cercherebbe per giorni interi...forse anche settimane. Ve lo ripeto: questo è un problema che riguarda solo me... Si, perché lui non si accorge di niente: è come se dormisse. Le cose gli vanno bene così come stanno: per lui non ci sono difficoltà. Non si rende nemmeno conto del mio reale stato emotivo... Voglio dire, io ho bisogno di tutto ciò che sia implicato in una relazione seria e stabile: dolci carezze, soavi parole d'amore leggere come l'aria e profonde come l'oceano, interessamento, talvolta anche una moderata gelosia, comprensione, compatimento ed empatia... Ma, soprattutto, PRESENZA!! Lui, al contrario, sebbene mi ami non me lo dimostra con i fatti (che sono quelli che contano realmente), ma con semplici, infantili e povere formule fisse. Vive in un mondo tutto suo: non c'è mai per me... Non è mai presente quando ho bisogno di sentirlo vicino o di avvertire il contatto. Provate a immaginare questa scena: l'ultima volta che ci siamo visti, è arrivato all'appuntamento con ben 50 minuti di ritardo e se n'è andato con 30 minuti di anticipo, lasciandomi da sola in una stradina deserta, sotto il sole infuocato di mezzogiorno di una calda giornata d'agosto. Per tutto il tempo non ha fatto altro che rispondere ad incessanti messaggi e chiamate da parte di amici, parenti, "colleghi di lavoro" ed ignoti... E quale è stata la sua giustificazione? "Scusami amore, ma io lavoro e tu lo sai...". Anche di domenica, coglione? Vi sembra di chiedere troppo se gli dicessi di mettere in tasca quel cazzo di telefono o di rispondere alle mie chiamate e/o messaggi con la stessa frequenza? Vi starete sicuramente chiedendo come abbia fatto a mettermi con un soggetto del genere...? Vi posso solamente dire, a tal proposito, che ci conosciamo dai tempi in cui frequentavamo le scuole medie e che, sia all'inizio della nostra amicizia che della nostra storia d'amore, non era affatto così, ma esattamente l'opposto. Ora, invece, è diventato peggio di quelli che ci facevano schifo quando avevamo 14 anni.
Secondo voi cosa ho fatto? L'ho lasciato? Ovviamente no: lo amo troppo e ho troppa paura di perderlo. Lo so a cosa state pensando... Che sono una cretina, vero? E avete ragione...
Si, ma questa volta mi sente: una bella tirata di orecchie non gliela toglie nessuno... Si, mi sente una sega. Niente da fare, non ne ho il coraggio: non vorrei farmi promotrice di un possibile malcontento che, in caso di degenerazione, ci possa separare e, nella peggiore delle ipotesi, ci spinga a lasciarci. Preferirei subire e soffrire in silenzio piuttosto che spargere discordia e far star male tutti... È sempre stato così... Si chiama masochismo...
Sono le 15:07 di domenica 16 agosto e da tre giorni a questa parte, nella nostra chat di WhatsApp, tutto tace. Mi sono ripromessa di non scrivergli e di aspettare che sia lui a sentire la mia mancanza; ma la tentazione di iniziare una di quelle chat lunghe e appaganti e di sentirsi amati è forte...
Sdraiata sul letto a contemplare il soffitto, pondero su quale debba essere la mia prossima mossa...
"Giulia, non farlo... Non prendere quel cellulare... Non pensarci nemmeno. Ritira subito quel braccio!! Ecco brava. Anche se, magari, dare un'occhiatina al suo ultimo accesso non farà del male a nessuno...".
Inserisco il codice di sblocco e seleziono il contatto: Amore mio ❤❤❤
L'assenza del suo "Buongiorno amore ❤" si fa notare... Comunque, dicevamo... Brutto stronzo!! Come può il suo ultimo accesso risalire alle 15:06?? Si è sicuramente scordato di me... Altrimenti non si spiegherebbe come, parlando con solo Dio sa chi, non gli si sia affacciato alla mente il pensiero di scrivermi. Adesso ci penso io, anche se non dovrei farlo, a fargli tornare alla memoria la mia presenza...
Giulia: Ciao amore. Che hai fatto di bello oggi?
Ok. Non mi resta che aspettare: dopotutto, quanto tempo dovrà mai passare? Era online pochi minuti fa...
Guardo l'ora nel quadrante in basso a sinistra sul telefono: sono già passati 5 minuti e non è ancora arrivata nessuna risposta... 10 minuti e, ancora, niente... 15 minuti... 20 minuti e... Oh guarda: proprio in questo momento mi è arrivato un suo messaggio...
Aidan: Niente di che... Le solite cose. Tu?
Giulia: Ti ho pensato tutto il giorno❤
Aidan: Bene.
Che cazzo vuol dire "bene"?! Dovresti rispondere con qualcosa di carino a tua volta, come minimo, scemo!!
Giulia: Ah, dimenticavo... Mi sono iscritta ad un concorso di scrittura: speriamo bene...
Aidan: Oh mio Dio: questa si che è una notizia!! Come procede?
Giulia: No, veramente non è ancora cominciato... Comunque, non puoi capire quanta ansia io abbia addosso...
Aidan: Ma stai tranquilla che tanto lo sappiamo tutti che sei la più brava!!
Giulia: Grazie.
Aidan: Scusa, ma adesso devo lasciarti: sto giocando alla Play e non vedo l'ora di finire questo schema. Tu, intanto, per il concorso, scrivi le solite cosette in cui sei la numero uno... Ti chiamo io quando ho finito di giocare. A dopo amore.
Giulia: A dopo...
Allora... Con calma, adesso, analizziamo la situazione. Quindi tu vorresti farmi credere che, perdere tempo dietro a quegli stupidi giochini che ricreano situazioni inverosimili e palesemente finte, venga prima di me? Ma con chi ti sei fidanzato? Con la Play Station? Ma non è tutto... Cosa sarebbero queste "cosette" che io sarei brava a scrivere? Sai dove te le puoi ficcare?? Credi forse che io scriva le barzellette? Si da il caso che la sottoscritta abbia messo in piedi un'attività partendo da zero, anzi...dalla sua passione. E ha fatto tutto con le proprie forze, senza dover chiedere l'aiuto di nessuno!! Ma vaffanculo: si vede che, aver passato troppo tempo a giocare, ti abbia completamente bruciato il cervello...
Incazzata e, allo stesso tempo, delusa dal suo comportamento infantile e molto poco romantico, getto il cellulare sul morbido letto e decido di riempire il mio tempo in attesa della chiamata da parte del "signorino", che non arriverà prima di aver finito di fare i suoi comodi.
Mi alzo, sciolgo i capelli, vado in bagno, mi spoglio e mi faccio una bella doccia fredda per cercare di mettere ordine tra i miei pensieri e calmarmi, uscendone rinfrescata e rigenerata, anche dal punto di vista psicologico. Considerando la lunghezza della parte rimanente di giornata, la mia ignoranza riguardante un argomento di matematica, facente parte della mia vita scolastica che, a breve, dovrò riprendere e gli impegni letterari, impiego un'oretta del pomeriggio nella ripetizione della materia oggetto di studio e, subito dopo, accendo il mio portatile e mi dedico alla scrittura di una piccola ma essenziale parte di capitolo...
"...Non un bacio, ma QUEL bacio era...era...era...".
Buio totale. Silenzio, interrotto solo da qualche sporadico ma fastidioso rumore di fondo. Sento la testa premere su qualcosa di solido, molto duro. È successo un'altra volta: mi sono addormentata sulla scrivania mentre scrivevo. Mi capita abbastanza spesso ultimamente... Penso sia tutta colpa dello stress... Guardo l'ora. Sono le 19:27 e, tra le notifiche che trovo sul mio telefono, non trovo nessuna chiamata persa. Per l'ennesima volta, preoccupata, compongo velocemente il suo numero e lo chiamo. Sta squillando... Dopo cinque squilli si attiva la segreteria telefonica: come se non lo sapessi... Sto per mettere via il cellulare, quando mi arriva un messaggio proprio da parte sua...
Aidan: Scusa ma non posso rispondere.
Aidan: Alla fine, a pomeriggio, mi sono dimenticato di chiamarti: spero tu possa perdonarmi.
Aidan: Ascolta, lo so che oggi non sono stato molto disponibile per te e che abbiamo parlato pochissimo... Ma ti prometto che domani mattina ti sveglierai con un mio messaggio e una dolce sorpresa!!
Devo confessare che, avendo letto il secondo messaggio, il mio primo pensiero sia stato quello di mandarlo a fare in culo; ma, dopo aver visualizzato il terzo messaggio, considerando l'ammissione delle proprie colpe e la tanto misteriosa quanto amorevole promessa, cambio immediatamente opinione.
Giulia: Va bene, perdonato.❤
Aidan: Notte amore❤
Giulia: Notte amore❤
Un sorriso spontaneo mi illumina il volto, un caldo tepore mi riscalda il cuore e una delicata mano me lo accarezza. Forse, l'atmosfera tra me ed Aidan, non è poi così oscura e negativa come credevo all'inizio. Forse c'è ancora qualche speranza. Forse il nostro amore, forte e solido come le fondamenta di una casa, pian piano si sta rimettendo in piedi. Forse avrei dovuto dire: il MIO amore... Forse sono troppo ingenua... Forse...

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