~Immagina Finn Wolfhard: La Magia Del Natale~ 🎄

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⚠️Warning: questo è un immagina realizzato con un format del tutto nuovo. Protagonista sarà Finn Wolfhard. Dedicato a tutte le ragazze e a tutte le donne che hanno voglia di sognare!! Buona lettura!!⚠️

24 Dicembre 2023, ore 23:30
Caro Finn,
Ti chiedo di scusarmi, anche se forse non dovrei essere io quella che deve chiedere scusa, non trovi? Non so cosa stia facendo. Non so perché ti stia scrivendo questa lettera. Forse non dovrei fare nemmeno questo. Dopotutto sono passati 5 anni... È un sacco di tempo. Eppure c'è ancora una vocina nella mia testa che non trova pace, che continua a farsi delle domande. Del tipo: ma tu ricordi quei tempi in cui eravamo soliti vederci ogni giorno? Tutte quelle giornate passate insieme? Il nostro amore? I baci, le promesse, i messaggi, i regali, i fiori, le attenzioni, i nostri sguardi, le notti fredde passate a riscaldarci sotto le lenzuola, senza chiudere occhio, a parlare del nostro futuro, a respirare il mio odore, il tuo odore? Io me lo ricordo perfettamente; perché c'è un piccolo ometto di 5 anni che mi fa ricordare tutto ciò. Gabriele. Non hai idea dei giorni e delle notti pazzesche e straordinarie, piene di confusione e di vita siano stati quei nove mesi in cui l'ho portato in grembo. Questa piccola creatura che sentivo crescere dentro di me, che ancora non ho ben chiaro se sia stato lui a nutrirsi di me o io di lui. Ho capito fin da subito che il mio ruolo fosse quello di proteggerlo ad ogni costo. Ho scoperto di aspettare questa gioia poche settimane dopo la nostra rottura. Non è stato affatto facile per me. Ho pensato diverse volte, negli anni, di provare a dirtelo o di venire a trovarti. Ma tu avevi avuto la tua grande occasione di lavoro. La aspettavi da così tanto tempo. Era il tuo grande sogno, frutto di tutti quei sacrifici. Ti ho aspettato. Continuo ad aspettarti, se vuoi saperlo. E non sono più la sola. Gabriele mi chiede continuamente di te: vuole sapere chi tu sia, dove sia in questo momento, nei momenti in cui ne ha bisogno, in cui ne abbiamo bisogno. Ed io cosa avrei dovuto fare? Gli ho detto che sei un eroe: che ti occupi dei bambini di tutto il mondo, li salvi, te ne prendi cura, li riempi di attenzioni, gioia ed amore e, se fanno i bravi, porti loro un sacco di regali. Certo, ma per lui non ci sei mai stato: questo l'ho solamente pensato, ovviamente. E sai cosa mi ha risposto lui? "Mamma, ma il mio papà è Babbo Natale!!". Una lacrima bagna il foglio. Cristo, non hai idea di quello che ti stai perdendo! Dovresti conoscere tuo figlio! E' un ometto pieno di vita; in lui non riusciresti mai a trovare nemmeno un briciolo di odio, solo amore allo stato puro. Un pò come te... all'inizio, forse. Avete gli stessi occhi da incantatore di serpenti. E non è affatto una bella cosa per chi vi sta vicino e vi ama. Bussano alla porta. Ora perdonami, ma devo lasciarti e concludere questa lettera: stanno bussando alla porta e di sicuro non sei tu. Concludo dicendoti questo: fa male essere dimenticati. Pensami ogni tanto.
Ciao Finn.
24 Dicembre 2023, ore 23:58
"Gabriele, tesoro, torna a letto".
" Ma mamma, ha bussato Babbo Natale. E' arrivato papà!!".
" Non pensi che Babbo Natale preferisca entrare dal camino piuttosto che bussare alla porta, tesoro? Ora vediamo chi è. Mi raccomando, non attraversare la soglia e stai calmo, non lasciarti prendere dalle emozioni, sono sicura che si tratta solo di...".
Apre la porta... Ore 00:00
"... uno scherzo".
"PAPA' SEI TU!! EVVIVA! E' ARRIVATO IL MIO PAPA'! IL MIO PAPA' E' BABBO NATALE!! SII!!".
Gabriele corre ad abbracciare il suo papà, Finn che, per l'occasione, ha pensato di indossare vestiti di Babbo Natale e di portare un grosso sacco in spalla.
"Buon Natale, Giulia. E buon Natale anche a te, piccolo angioletto mio. Aspetta un attimo, credo di avere giusto qualcosa per te...".
Apre il grosso sacco che prima portava in spalla e comincia ad estrarre ben 5 regali: uno per ogni anno in cui lui non è potuto stare vicino al suo bambino che ora ha ritrovato. O forse è stato il suo piccolo a trovare lui. Un piccolo ciuccio azzurro; un vestitino piccino piccino; un paio di scarpette minuscole; un piccolo orsacchiotto di peluche e un giocattolo per il suo quinto anno.
"Ho qualcosa anche per te amore mio...".
Giulia in lacrime. Non sa se ha più voglia di baciarlo o dargli uno schiaffo. Riesce solo a piangere. Finn vorrebbe prendere la parola, ma viene preceduto da Giulia.
"Cosa pensi di fare? Tornare qui, di punto in bianco, e vantare chissà quali pretese su nostro figlio? Pensi che basti questa messa in scena, un costume, un sacco e due paroline per riaverci? A me sarebbe bastato molto meno, all'epoca!".
Giulia è vinta dai singhiozzi. Interviene Finn.
"Perché non mi hai mai detto di lui?".
"Perchè tu comunque avevi già deciso. Ed avevi anche ragione, e tuttora continui ad avere ragione. Se io ti avessi detto di essere incinta, ti avrei legato a me senza darti una possibilità di scelta. E tu avresti finito con l'odiarmi per sempre...".
"O con l'amarti per sempre!".
"Cosa?...".
"Una vita senza di te non è degna di essere chiamata tale, sarebbe solamente una stupida ed inutile esistenza. E se arrivi a chiederti cosa ti manchi nella vita, vuol dire che la risposta la sai già. Lo sai quando ti guardi allo specchio, quando torni a casa e non trovi nessuno ad aspettarti, quando vai a letto e nessuno è sdraiato accanto a te. Io voglio te, Giulia. E voglio vedere tutte le foto di Gabriele. La sua prima foto quando è nato. Persino le foto della sua ecografia. Voglio sapere quale sia stata la sua prima parola. Voglio sentire il suo profumo. Voglio potergli raccontare le favole prima di andare a letto ed addormentarmi insieme a lui. Voglio tutto questo. Voglio chiederti se vuoi riprendere anche tu come me da dove abbiamo interrotto anche se solo pensare di chiedertelo mi procura ansia, palpitazioni e tachicardia perchè ho paura della risposta, te lo dico sinceramente però si, voglio davvero chiedert...".
Giulia non gli dà modo di finire. Prende la sua testa tra le mani e delicatamente avvicina le sue labbra a quelle di Finn, guardandolo dritto negli occhi. La risposta è chiarissima e, quest'ultimo, comincia a baciarla su labbra, collo, viso e qualsiasi altra cosa si potesse baciare.
"Ti amo, Finn!".
"Siete la mia vita!".
"EVVIVA! QUESTO E' UN VERO MIRACOLO DI NATALE!!". Interviene il piccolo Gabriele, finora rimasto in silenzio, sperando nel lieto fine.

Spazio autrice: BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI/E!!! Come vi anticipavo nell'avviso precedente, questo, come potete ben vedere è un format del tutto nuovo, almeno per me, e mai sperimentato, sempre da me. Fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuta la storia e/o il format e se volete che continui con questo o torni a quello vecchio. Vorrei inoltre sapere se volete che introduca in questa raccolta anche storie SENZA lieto fine oppure con impianto di tipo diaristico oppure tutte e due le cose. Insomma, vi aspetto nei commenti. Baci baci palloncini rossi miei!! 😘😘
Con amore, la vostra Dark Lady!! 🖤
G 🤍



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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 15 ⏰

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