Immagina Jack Dylan Grazer (Parte 1) ✨🎀

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⚠️Attenzione: questo è un immagina personalizzato per matteocarrozzo... Spero che ti piaccia!!⚠️

Isabel's pov:
"Going to Seattle on the Greyhound
I miss school for this
Bought two tickets last September..."
Cammino per i corridoi della mia scuola ascoltando e canticchiando Greyhound, la mia canzone preferita. Ho sempre amato la musica e ora come non mai non riesco proprio a farne a meno: con il passare degli anni mi ha aiutato a creare un mondo tutto mio, un mondo ideale in cui i miei sogni si avverano, tutto va come io desidero che vada e dove non esiste negatività. Così come tutti gli adolescenti, anche io mi sono costruita un universo parallelo: un posto dove rifugiarmi quando ciò che mi circonda va a puttane, tutto non ha più senso e anche la vita fa schifo... Così tanto da voler scomparire... Ma quando metto le mie cuffiette, tutto intorno a me si dissolve. Amo questa sensazione e, ogni volta che posso, sono io a cercarla, proprio come in questo momento. Almeno fino a quando quell'instancabile scocciatore che ama rovinare tutti i momenti perfetti, ovvero mio cugino Finn, non sbuca da dietro, togliendomi una cuffietta dall'orecchio...
Finn: Buongiorno cuginetta!!
Isabel: BuongiorNO rompicoglioni...
Finn: Oh oh, qui qualcuno ha il ciclo 😏
Isabel: Non ho il ciclo, sono solo allergica a te!
Finn: Lo so che mi vuoi bene... É da tanto che non ci vediamo.
Isabel: Ma se l'ultima volta che ci siamo visti è stata ieri sera a casa mia...
Finn: Appunto, non ci vediamo da 10 ore: guarda che è tanto!!
Isabel: Ma che simpatico 😒😒
Finn: Non so se hai già saputo, ma stasera tua madre e la mia saranno fuori per lavoro e non torneranno per cena. Sai questo che significa?
Isabel: Vediamo... Che mangerai la pizza scongelandola direttamente in bocca perché non ti va di accendere il forno a microonde? Oppure no, aspetta... Che manderai la casa a fuoco tentando di cucinare ma fallendo miseramente?!
Finn: La seconda che hai detto!! Comunque... Ti va di passare la notte da me? Mangiamo schifezze giochiamo, cazzeggiamo, maratona di film, svegli fino a tardi e... PIGIAMA PARTYY!! Che ne dici?
Isabel: Un attimo che ci penso... Ma CERTO, stupidone. Non c'è nemmeno bisogno di chiedermelo, fai conto che io sia già a casa tua. Dopo scuola dammi solo il tempo di andare a casa e prendere le mie cose per passare la notte.
Finn: Oh, si certo. Mi raccomando scegli bene cosa mettere e ricorda che sono geloso: sii presentabile e basta.
Isabel: Perché mi dici questo? Non capisco...
Finn: Ah si... Beh, ci sarebbe un piccolissimo dettaglio che mi sono dimenticato di dirti... (tossisce)... Questa sera ho invitato a casa anche Jaeden, Jack e Wyatt. Saremo in 5!!- dice tutto d'un fiato.
Isabel: COSA?! E QUANDO PENSAVI DI DIRMELO? NON PUOI...
Finn: Addio!!- e inizia a correre via...
Isabel: No, aspetta! Ma dove corri? Brutto figlio di... Di mia zia, accidenti! Non ti posso nemmeno insultare!!
Dopo questa breve discussione, essendo (purtroppo) tornata alla realtà, mi dirigo verso la mia classe per assistere alla prima lezione della mattinata.
In verità non sto seguendo molto la spiegazione della prof; sto ripensando alle ultime parole di Finn. Ma una sua parola, più di tutte, mi risuona nelle orecchie: Jack.
Eh si... Ho una bella cotta per lui da 3 anni ormai. Ci siamo conosciuti, ovviamente, tramite Finn, dal momento che lui ed i suoi amici invadono sempre casa mia. Possiamo dire di essere cresciuti insieme e abbiamo sempre condiviso tutto, o quasi. Lui non sa che gli vado dietro, ma la cosa bella è che all'inizio non lo sapevo nemmeno io... Come tutti gli amori, mi sono innamorata di lui prima pian piano e poi tutto di corsa. Ho capito di amarlo quando ogni minimo aspetto della vita quotidiana, anche il più piccolo e insignificante, mi faceva tornare alla mente qualcosa di Jack: la sua simpatia, il suo sorriso, i suoi occhi e la sua bellezza mozzafiato! E nel solo ricordare queste cose, mi sentivo felice, completa. Quando non penso a lui mi sento vuota, persa... Lui è un po' come la musica: mi riempie la vita solo esistendo!!
Suona la campanella di inizio pausa pranzo e mi avvio verso la mensa, dove spero di incontrare mio cugino... E infatti, poco dopo essermi seduta al solito posto con il vassoio davanti, mi raggiunge...
Finn: Posso sedermi o mi lancerai il pranzo addosso?
Isabel: Non sono arrabbiata con te, puoi sederti.
Finn: Grazie madame! Allora... Se non ce l'hai con me, perché questa mattina te la sei presa tanto quando ti ho detto che venivano anche gli altri?
Isabel: Vedi, non ero proprio "arrabbiata". È solo che mi avevi preso alla sprovvista; si insomma, nonostante io sia abituata a vedermeli sempre girare per casa, rimango ancora un po' spiazzata all'inizio. Non saprei dirti bene il perché...
E invece il perché lo so benissimo- penso tra me e me-. Il problema è che quando c'è di mezzo Jack, non so mai come comportarmi. Lui mi rende fragile, vulnerabile, prevedibile e un sacco di altre cose che cerco di non essere o, almeno, di mascherare quando sono con lui.
Finn: Forse non ti piacciono i miei amici?
Isabel: No no, loro mi stanno simpatici!! Credo che mi faccia bene passare del tempo con loro.
Finn: Ah ok. Beh, allora non c'è nessun problema...
Isabel: Posso farti una domanda?
Finn: Me l'hai già fatta...
Isabel: Ma che scemo che sei!! (Facepalm)
Finn: Dai scherzo!! 😂😂 Si certo: spara.
Isabel: Perché fai sempre in modo che ci sia anche io con il tuo gruppo? Pensavo che, in quanto maschio e adolescente, volessi un po' più di privacy per stare con loro... E invece mi inviti continuamente... Perché?
Finn: Vuoi davvero sapere il motivo?
Isabel: Si.
Finn: Perché io so che a te piace uno di loro tre!!
Perdo un battito e, per un momento, resto col fiato sospeso.
Isabel: E che cosa sai di preciso?
Finn: Te l'ho detto: non so chi di loro tre, ma sono sicuro che ci sia qualcosa di più di una semplice amicizia nei confronti di uno di loro.
Isabel: E come fai a saperlo?
Finn: Prima di tutto, perché in questo preciso momento avevi la possibilità di negarlo, ma non lo hai fatto. E poi perché sono tuo cugino: ti conosco da sempre e vedo la differenza del tuo umore quando siamo tutti insieme e quando sei da sola. Non ti devi preoccupare: io sono dalla tua parte! Non ho certo intenzione di andare a dirlo in giro!! Voglio solo aiutarti a farti sentire meglio con te stessa. E sai perché? Perché ti voglio bene!!
Isabel: Grazie per quello che fai per me, ti voglio bene anche io!!
Ci abbracciamo, entrambi commossi e, quando ci stacchiamo, finiamo di mangiare il nostro pranzo e torniamo insieme in classe.
Sarà un pomeriggio lungo e intenso...

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