Capitolo 15 - Morse allo stomaco

284 13 0
                                    


La strega mise piede in salotto, finalmente pronta per un uscire a cena, e si trovò tre paia d'occhi puntati addosso che la squadravano.

Castiel poteva anche essere un angelo, ma il suo tramite rimaneva pur sempre fatto di carne e sangue, e le reazioni che lei stava suscitando in quel corpo erano talmente primordiali da trascendere perfino la grazia angelica.

Sam la stava guardando con desiderio e vergogna. Considerava quella ragazza come una sorella, ma si rese conto che se anche ci fosse stato realmente un legame di sangue tra loro, vestita in quel modo l'avrebbe guardata ugualmente con lo stesso desiderio.

Leslie era talmente abituata ad attirare quel genere di sguardi che non fece nemmeno caso a come la stavano osservando. Quando incrociò lo sguardo di Dean, invece, fu tutta un'altra storia e quello che vide le suscitò una morsa allo stomaco.

Il cacciatore la guardava con desiderio, ma quello non le avrebbe provocato nulla più che un leggero sorriso di compiacimento. A sconvolgerla era che negli occhi riusciva a leggergli gelosia e senso di possesso, e questa volta non le fu proprio possibile ignorare la cosa.

«Tu non vai da nessuna parte conciata così!»

Il ragazzo non aveva gridato, aveva usato un volume di voce normale, ma il tono che aveva utilizzato era pieno di autorità. Per una frazione di secondo la strega sentì il fuoco accendersi nello stomaco e diffondersi attraverso di lei, pronto a sfuggire al suo controllo. Dean, però, sembrava aver imparato almeno qualcosa dai propri errori, le si fece vicino, accostò le labbra al suo orecchio e le sussurrò, in modo che nessun altro sentisse

«A meno che io non sia al tuo fianco.»

Seconda morsa allo stomaco in pochi secondi. Cominciava a sentirsi a disagio, in quella stanza c'erano troppe persone. Si rese conto che lei e Dean non avevano mai chiarito il loro rapporto, e forse stava giungendo il momento di farlo. Eppure, quello era il momento più sbagliato, lei ora doveva uscire, e dopo dovevano assolutamente andare a caccia del demone. Solo quando la questione di suo fratello fosse stata risolta avrebbe potuto affrontare i propri sentimenti per Dean e quelli di lui per lei. Fino a quel momento, aveva un'unica priorità e tutto il resto avrebbe dovuto aspettare.

Una voce la riportò con i piedi per terra. Avrebbe dovuto saperlo anche prima che parlasse che sarebbe Sammy a salvare la situazione.

«Non dargli ascolto, sei bellissima.»

Dean spostò lo sguardo da Leslie a Sam, guardò il fratello con aria di superiorità e, come se stesse affermando un'ovvietà, disse

«Sam, lei è sempre bellissima.»

Terza morsa allo stomaco. Qualunque pensiero il suo cervello fosse sul punto di formulare in risposta a quella reazione, fu interrotto da Dean, che riprese a parlare.

«Allora, streghetta, ti decidi ad andare a indossare qualcosa di diverso? O hai cambiato idea e hai deciso che non vuoi più uscire a cena?»

La ragazza non aveva nessuna voglia di cominciare una discussione che non avrebbe portato a nulla, se non a un nuovo litigio e questa volta non avrebbe avuto neppure la possibilità di fuggire per evitare conseguenze disastrose. Così, senza nemmeno dargli la soddisfazione di vederla sbuffare, schioccò le dita e il suo abito cambiò.

Ora indossava un tailleur pantalone color antracite con una camicetta bianca e la stessa collana di perle del giorno in cui aveva conosciuto i fratelli Winchester. Negli occhi di Dean lesse approvazione, ma alle sue spalle sentì Sam scoppiare a ridere.

«Sorellina, stai per vederti con un amico, non stai andando a un colloquio di lavoro. Mettiti qualcosa di più adatto.»

Questa volta si concesse di sbuffare mentre schioccava le dita, ma mentalmente ringraziò Sam, perché se si fosse presentata a un appuntamento con Matt vestita di un tailleur pantalone, lui avrebbe passato il resto della vita a prenderla in giro.

Strega di sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora