Strega di sangue

Capitolo 36 - Oro fulgido e abbagliante

Erano tutti riuniti intorno al tavolo della biblioteca, Evangeline era seduta accanto alla sorella e leggeva il Grimorio insieme a lei, Sam, in piedi dietro a Sarah con le mani sulle spalle della sua ragazza, guardava il libro come se fosse un cane rabbioso pronto a morderlo a tradimento. Castiel, dall'altro lato del tavolo, gettava occhiate alternativamente al libro di incantesimi e alla piccola Mael che giocava tranquilla sul pavimento. Sarah teneva il Grimorio Insanguinato aperto davanti a sé e Dean, accanto al fratello, sembrava l'unico che non riuscisse a capire il significato delle parole bianche che spiccavano, quasi luminose, sulla pagina.

«In che lingua è scritto?»

Dean sapeva che avrebbe fatto meglio a tenere la bocca chiusa e, quando gli altri gli risposero in coro «Mannese medievale» si morse la lingua pur di non chiedere che razza di lingua fosse, anche perché c'erano già abbastanza persone, lì dentro, capaci di tradurre e capire qualunque cosa. A Dean non serviva tradurre e capire, a lui bastava che il qualcosa che stavano leggendo si rivelasse utile, e non fece nessuno sforzo per trattenersi dal chiederlo.

«Sarah, sei sicura che l'incantesimo che hai trovato funzionerà?»

«Tecnicamente, si tratta più di una pozione che di un incantesimo, comunque è stato creato per recidere i legami, e tra...»

La giovane strega si interruppe, sembrava che le fosse particolarmente difficile pronunciare il nome di Zarta, se ciò dipendesse dalla paura che provava, o dal fatto che per anni non ne aveva saputo il nome, era difficile da capire.

«Insomma, quel demone ci dà la caccia da quando ha trasformato Clotilde in una strega. Direi che questo è decisamente un legame.»

«Sarah non scherzare! Zarta è pericoloso e non possiamo basarci solo su delle ipotesi. Dobbiamo essere più che sicuri che quello che c'è scritto in quel libro funzioni. Oppure dobbiamo quantomeno avere pronto un piano b.»

Poi Dean guardò Sam e Cass, evitando accuratamente di incrociare lo sguardo della moglie, e chiese

«Avete mai visto qualcosa di simile?»

Sam e Cass scossero la testa e Dean riprese, con tono sarcastico e irritato.

«Ricapitolando, Evangeline è stata in Italia per sei mesi, basandosi solo sua una vecchia storia degli Uomini di Lettere, per portarci a casa un nuovo libro di incantesimi, come se qui non ne avessimo già a sufficienza. Tutto questo perché una strega è riuscita a eliminare il demone con cui aveva stretto un patto. Speriamo che basti mostrare a Zarta la copertina di questo bel libro per distruggerlo, perché un incantesimo per spezzare i legami mi sembra dannatamente troppo poco e maledettamente inefficace contro un demone che nemmeno una trappola del diavolo riesce a imprigionare.»

Evangeline si irrigidì, Dean stava facendo di tutto per metterla a disagio e farla sentire sempre più in colpa. Era vero che la sera precedente gli aveva dimostrato di essere in grado di controllare la rabbia meglio che nella gravidanza precedente, ma suo marito stava giocando col fuoco. Letteralmente, dal momento che sentiva la temperatura delle mani aumentare e sapeva che non sarebbe riuscita a trattenersi ancora a lungo prima di incendiare qualcosa. Avrebbe potuto semplicemente spostarsi in un'altra stanza con la magia, ma non le sembrava una buona idea scomparire di nuovo da davanti agli occhi della propria famiglia senza una spiegazione. Preferì optare per un'uscita teatrale, facendo stridere la sedia sul pavimento e lanciando uno sguardo irato al marito mentre lasciava in fretta la stanza.

Evangeline si era rifugiata nella sala degli allenamenti, dove poteva scagliare sfere infuocate contro il muro senza provocare troppi danni, rimuginando sulla capacità che avevano lei e Dean di ferirsi a vicenda. Si amavano, non riuscivano a stare lontani uno dall'altra, ma finivano sempre e inevitabilmente per farsi reciprocamente del male.