Capitolo 16 - Mi inventerò qualcosa

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Si chiuse la porta di casa alle spalle nel modo più silenzioso possibile e si fermò a guardare le tre figure dentro l'appartamento. Era la prima volta che vi lasciava entrare qualcuno, quelle quattro mura erano state il suo rifugio in quegli anni, il suo luogo sicuro, l'unico in cui poter essere pienamente se stessa. L'amara verità era che, prima d'ora, non aveva mai invitato nessuno perché mai aveva incontrato qualcuno che valesse la pena invitare. Se per il passato si era concessa di fantasticare che un giorno avrebbe aperto le porte di casa a qualcuno, di sicuro mai sarebbe arrivata a immaginare che vi avrebbe fatto entrare un angelo e due cacciatori, sarebbe stato un pensiero assurdo, superato in assurdità solo dall'idea di portarsi in casa un demone.

Eppure, in quel momento, loro erano lì e stavano aspettando proprio lei, e lei si prese il tempo di osservarli, non vista, sopraffatta dai sentimenti che scatenavano nel suo cuore. Guardarli era un insieme di gioia e dolore, dolcezza e pena, piacere e sofferenza. Faceva male ricordare quanto si fosse sentita sola in quella casa, soprattutto negli ultimi giorni, e ancora più male faceva il sapere che, se in quel momento erano lì con lei, era solamente perché stavano dando la caccia a suo fratello. Si ritrovò a chiedersi che cosa avrebbe fatto se non fosse riuscita ad arrivare in tempo, prima che Dean uccidesse suo fratello. Di sicuro non gli avrebbe mai perdonato di aver distrutto il demone senza nemmeno aver provato a salvare il tramite. Sarebbe riuscita, in quel caso, a non perdere il controllo e, in preda al dolore e alla disperazione, a non vendicarsi uccidendo Dean? Le sarebbe piaciuto avere la certezza di essere superiore al desiderio di vendetta, ma, sinceramente, non sapeva proprio ciò che sarebbe successo in un'eventualità come quella. In ogni caso, loro non l'avevano lasciata sola e, anzi, la stavano aiutando ad affrontare la propria battaglia. Sapere che tutti e tre erano lì con lei, nella stessa casa, le scaldò il cuore, come quella prima mattina quando non aveva avuto la forza di andarsene mentre Dean ancora dormiva.

Finalmente si decise a fare un passo dentro la stanza, così da permettere loro di vederla. Non voleva far sentire agli altri quanto la loro presenza fosse diventata importante, così, quando parlò, lo fece con tono di rimprovero.

«Non siete ancora pronti?»

Tutti e tre si voltarono verso di lei, tutti sorpresi tranne Castiel, ovviamente, che rimaneva sempre impassibile, quindi i due fratelli si guardarono tra loro con stupore. I Winchester non riuscivano proprio a capire perché non li ritenesse pronti, dato che, per uscire, sarebbe bastato che indossassero le giacche.

La strega, nascondendo un sorriso, scosse la testa sconsolata e sospirò. Erano dei cacciatori fantastici e lei era decisamente pazza di loro, ma era innegabile che non avessero la minima idea di come vestirsi per andare per locali, visto che non avevano smesso la loro solita camicia a scacchi nemmeno in quell'occasione. Risparmiò loro altri commenti e risolse lei stessa la situazione, semplicemente schioccando le dita. Sam, in un istante, si ritrovò con addosso un paio di pantaloni e una maglietta neri molto aderenti, che fasciavano e mettevano in evidenza ogni sua fibra muscolare. Dean, invece, nel tempo di un battito di ciglia, si accorse di indossare un paio di jeans e una camicia bianca con i primi due bottoni aperti, che esaltavano il suo corpo, senza però metterlo troppo in risalto. Quanto a Castiel, non le venne nemmeno in mente di fargli smettere il suo abituale trench.

Il maggiore dei fratelli si avvicinò alla ragazza e le sussurrò all'orecchio

«Gelosa, streghetta?»

Sesta morsa allo stomaco della serata. Perché, sì, lei era dannatamente gelosa, ma no, non lo avrebbe mai ammesso, soprattutto non lo avrebbe ammesso davanti a Dean che, a quanto pareva, ci stava prendendo gusto a stuzzicarla. Invece che dargli una risposta, decise di porgli a propria volta una domanda.

«Ti piacerebbe?»

Non gli diede nemmeno il tempo di aprire la bocca e uscì di casa costringendo il ragazzo a seguirla fuori dall'appartamento mentre, ignari uno dell'altra, le loro labbra si piegavano contemporaneamente in un sorriso compiaciuto e soddisfatto.

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