Capitolo 23 - Gli stessi occhi grigi

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Dean e Sam arrivarono al bunker meno di un'ora dopo e si accorsero che la loro strega aveva utilizzato quel tempo per preparare la cena. Sapevano che Evangeline avrebbe potuto approfittare della loro assenza per portarsi avanti con le ricerche e cominciare a consultarsi con Castiel da sola, ma era chiaro che avesse preferito che tutti loro fossero presenti prima di dare inizio a quello che sarebbe somigliato molto a un interrogatorio nei confronti dell'angelo. Era anche molto probabile che non avesse voglia di dover affrontare la questione due volte e certamente sapeva che l'istinto di Dean e la mente acuta di Sam l'avrebbero aiutata a trarre le conclusioni corrette.

Davanti alla tavola già apparecchiata e alla cura con cui era stata preparata la cena, i due fratelli si scambiarono uno sguardo d'intesa. Fu Dean a dare voce alla preoccupazione di entrambi.

«Streghetta, avanti, dicci cosa ti tormenta. Una cena come questa, preparata in così poco tempo, significa che avevi bisogno di qualcosa che ti tenesse occupata mentre pensavi e riordinavi le idee.»

La donna sorrise e scosse la testa in segno di diniego. Avrebbero affrontato l'argomento solo dopo mangiato, e, soprattutto, dopo aver messo a dormire Mael e aver finalmente liberato Cass dalle sue incombenze di babysitter, perché la bambina adorava il loro angelo e lo coinvolgeva sempre nei propri giochi magici, rendendo difficili le discussioni dei grandi. Quando ogni cosa fu finalmente al proprio posto, Evangeline si decise ad affrontare la questione che tanto le stava a cuore. Camminando avanti e indietro per tutta la lunghezza del tavolo di legno della stanza dei libri, senza fermarsi nemmeno un attimo e senza guardare negli occhi nessuno, la strega chiese

«Castiel, cosa sai dirmi a proposito di Garael?»

«Ancora ricerche su Garael? Hai in programma di scrivere un nuovo libro, Evangeline?»

Ecco, quello era esattamente il motivo per cui era corsa a casa poche ore prima. Teoricamente, lei era l'essere umano con le maggiori conoscenze su Garael, dal momento che il libro che aveva scritto sulla sua storia era divenuto addirittura un libro di testo in molte facoltà e tutti i suoi studenti ne possedevano almeno una copia: Garael, l'arcangelo perduto. Eppure, fino a quel pomeriggio, lei stessa era convinta che quella di Garael non fosse nulla più di una leggenda che il folclore popolare aveva creato nei primi secoli del cristianesimo e che si era estinta da sola durante il medioevo. All'epoca della stesura del libro non aveva mai chiesto a Castiel se avesse qualche informazione utile, dal momento che quello che stava scrivendo era un testo per l'università, un libro per il quale avrebbe dovuto anche stilare una bibliografia accurata e verificabile. Un'intervista con un vero angelo sarebbe stata decisamente uno scoop, ma come avrebbe potuto giustificarla?

Da qualche ora, però, la situazione era drasticamente cambiata. Un demone era riuscito a far accettare una tregua a un gruppo di angeli e, insieme, stavano cercando la grazia scomparsa di un arcangelo di cui l'umanità aveva scordato persino l'esistenza. Ora non si trattava più di storielle e leggende, si trattava di cercare informazioni su una realtà per la quale il serafino Castiel era sicuramente una fonte affidabile e ben informata. E così la donna continuò con le proprie domande, sapendo che Dean e Sam si sarebbero tenuti fuori dalla discussione, almeno fino al momento in cui lei avesse terminato di consultare il loro angelo.

«Esiste realmente?»

«Sì. O perlomeno, esisteva.»

Alle volte, parlare con Castiel era estremamente esasperante, dal momento che l'angelo non diceva mai qualcosa in più rispetto a quello che gli veniva espressamente chiesto. Per ottenere le informazioni che si stavano cercando, le domande dovevano essere molto precise e molto specifiche.

«Era davvero un arcangelo?»

«Sì»

La strega sorvolò sul fatto che la presenza di un quinto arcangelo, rispetto ai quattro della tradizione canonica, apriva una finestra di possibilità che le sarebbe piaciuto esplorare. Forse più avanti, quando ce ne fosse stato il tempo, avrebbe ripreso l'argomento, ma ora aveva urgenza di ricevere altre risposte.

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