Strega di sangue

Capitolo 26 - Persone scomparse

Dean e la moglie raggiunsero Jody in ufficio alle 14.00 dal momento che, durante il pranzo, proprio mentre stava illustrando loro i dettagli del caso, lo sceriffo aveva ricevuto una chiamata urgente e li aveva dovuti precedere.

All'interno della stazione di polizia, quel pomeriggio, non c'erano solamente gli agenti agli ordini dello sceriffo, ma vi si erano raccolti anche molti altri uomini della zona, pronti per la battuta di caccia organizzata per braccare e far fuori l'animale che aveva assalito e ucciso quei due sconosciuti che erano arrivati in visita alla loro città.

Appena Evi e Dean entrarono nell'edificio, gli sguardi di tutti i presenti si focalizzarono immediatamente su quella sconosciuta che si dirigeva a passo deciso verso l'ufficio dello sceriffo Mills. Per quanto non fossero originari del posto, i Winchester erano molto conosciuti a Sioux Falls, visto l'aiuto che spesso avevano dato allo sceriffo, e vedere il maggiore dei fratelli accompagnato da una donna come Evangeline colse tutti di sorpresa. La strega era vestita come se fosse pronta per andare a fare trekking nei boschi, indossava un paio di pantaloni tecnici di colore grigio scuro, una maglia a maniche lunghe color vinaccia con sopra una giacca scura multitasche con la zip aperta e, ai piedi, portava un paio di scarponi da montagna che le proteggevano anche la caviglia.

Uno dei civili presenti, un tipo sulla cinquantina ben in carne, vestito come un boscaiolo, con in testa un berretto blu dei Minnesota Twins e gli occhiali da sole nel taschino della camicia a scacchi rossa, si fece portavoce della curiosità di tutti e disse

«Ehi, Winchester, come hai fatto a fare un tale affare d'oro da riuscire a scaricare tuo fratello per sostituirlo con questo bel bocconcino che ti porti dietro?»

In mezzo alle risate generali, la porta dell'ufficio di Jody si spalancò e comparve lo sceriffo che lanciò un fucile a pompa in direzione della strega, dicendole

«Evi, se anche una sola parola che sentirai uscire da quelle bocche ti sembrerà offensiva, spara pure.»

La donna non se lo fece ripetere due volte, prese al volo il fucile, lo caricò e lo puntò dritto in mezzo agli occhi del boscaiolo per poi abbassarlo lentamente. Quando arrivò all'altezza dell'inguine, con voce fredda e calma, disse

«Giusto perché non ci siano incomprensioni tra di noi, vi avverto che so perfettamente come sparare con un Remington 870 e che la mia mira è impeccabile.»

A quel punto abbassò del tutto l'arma, alzò sulla testa gli occhiali da sole, rivolse agli uomini nella stanza uno sguardo di superiorità e voltò loro le spalle, lasciando che i capelli, raccolti in una lunga coda, le ondeggiassero sulla schiena.

Dean si godette la scena a braccia conserte, la sua streghetta sapeva come tenere a bada gli uomini e, inoltre, sapeva anche troppo bene come essere pericolosa e non aveva certo bisogno che lui intervenisse in sua difesa. Appena la donna mosse un passo in direzione di Jody lui la seguì, voltandosi subito dopo verso gli uomini stupiti e, col suo solito sorriso sfrontato, disse loro

«Mia moglie non ama essere chiamata bocconcino. Fossi in voi, la prossima volta lo terrei a mente.»

Nessuno dei presenti poté ribattere alcunché perché Jody, seria e preoccupata, si rivolse ai nuovi arrivati.

«Dobbiamo parlare.»

Dean ed Evi seguirono lo sceriffo nell'ufficio, poi il cacciatore si chiuse la porta alle spalle, si sedette sulla sedia di fronte alla scrivania, accanto a quella su cui sedeva la moglie, e si preparò ad ascoltare.

«Il mio vice, prima, mi ha chiamata per avvertirmi che ora abbiamo anche due persone scomparse di cui occuparci. Mike Trevors e il figlio Jeremy, di 8 anni. Mike ha accompagnato la classe del figlio durante la gita alla casa delle farfalle, a un certo punto l'insegnate non è più riuscita a trovati. Due cadaveri e due persone scomparse, il tutto in un paio di giorni, se non riusciamo a risolverla in fretta sarò costretta a chiamare l'FBI.»