Capitolo 7: "Benvenuto" Mattia

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Pensavo davvero che una volta entrata in studio l'ansia sarebbe diminuita, invece.

Sono appena entrati i giudici che dovranno decidere chi, tra Mattia e Nunzio, rimarrà nella scuola.

Spero tanto che vinca Mattia. Anche se poco, ho legato con lui in questa settimana e credo che se lo meriti tantissimo, è giovane ed ha molto da imparare e questo è il posto giusto secondo me.

«Allora vi spiego come funziona. Loro hanno preparato la stessa coreografia, se però, dopo averli visti esibire, non siete ancora convinti o avete dei dubbi, potete richiedere l'improvvisazione» spiegò Maria ai giudici

«Perfetto» disse la Giudice Nancy.

«Chi inzia?» chiese Maria.

«Vado io» disse Nunzio dopo essersi messo d'accordo con Mattia.

Si esibì sulla coreografia che avrebbero dovuto fare in comune. Dopo di lui toccò a Mattia.

Se c'è una cosa di cui non mi intendo è il Latino Americano, ma ciò che mi da Mattia quando balla, Nunzio non me lo trasmetterà mai.

I giudici sembrano pensarla in modo diverso visto che hanno sorriso molto di più all'esibizone di Nunzio che a quella di Mattia. Speriamo in bene.

«Avete bisogno dell'improvvisazione?» chiese Maria a termine di entrambe le esibizioni.

«Sì grazie» dissero i giudici.

Con l'improvvisazione partì sempre Nunzio. Il tema predominante era il coinvolgere, sia i giudici che il pubblico, ma, ripeto, a me Nunzio non coinvolge.

Sarò anche un po' di parte perché voglio Mattia qua con me più di ogni altra cosa però, non ho emozioni quando balla Nunzio.

Non è che con Mattia ne abbia chissà quante, il Latino non è uno stile tendente all'emozione, però mi coinvolge, e, se non ho capito male, è questo il tema.

Nunzio finì di improvvisare, per carità bravissimo, non è per nulla facile, ma mi sembra un po' monotono... ok sono di parte, basta.

Fu il turno di Mattia. Sentivo già dai primi passi la voglia di voler ballare con lui. Spero vivamente che questo arrivi anche ai giudici.

Vidi Christian di fronte a me un po' preoccupato, probabilmente anche lui aveva notato i sorrisi dei giudici mentre ballava Nunzio.

Lo chiamai dandogli una piccola pacca sulla spalla, lui si girò.

«Tutto bene?» gli chiesi.

«Più o meno» mi rispose lui.

Erano molto amici loro due, se in questo momento ero in ansia per Mattia, Chri si stava distruggendo.

«Dai su che vince lui» gli dissi cercando di rassicurarlo. E di rassicurare me.

Sorrise e poi tornò a guardare il compagno finire di esibirsi.

Maria stava guardando nella nostra direzione, le sorrisi e anche io tornai a guardare Mattia. Ormai la musica era terminata.

Mi unii al pubblico per applaudirlo.

«Luigi chi entra secondo te?» chiese Maria nel mentre che i giudici scrivevano la loro preferenza.

«Non è chi vorresti che entrasse» sottolineò lei.

«Secondo me Nunzio» disse lui.

Questa fu la risposta che tutti, finora, avevano dato. Arrivò il mio turno.

«Ilaria secondo te chi entra?» mi chiese Maria.

«Mattia» le risposi.

Mattia mi sorrise.

Andammo avanti con lo svolgimento della votazione, la giuria consegnò i foglietti con i voti a Raimondo.

Chissà se il mio voto per Mattia può aver fatto intenerire i giudici.

«Voi ragazzi volete dire qualcosa?» chiese Maria ai due ragazzi.

Nunzio rimase in silenzio mentre Mattia prese parola.

«Io volevo dire che, comunque vada, è stata la settimana più bella della mia vita» disse Mattia.

Poi si voltò per guardarci negli occhi.

«Loro sono fantastici e gli vorrò sempre bene» disse alla fine.

Non mi esprimo, se non entra lui chi? Da questo discorso riesco a capire quanto ormai si sia rassegnato, è convinto di non farcela. Questo mi porta dispiaciere. 

«Vado dritto con il nome Maria?» chiese Raimondo quando lesse i biglietti.

«A prendere il banco è...»

Quanto vorrei che dicesse-

«Mattia» disse Raimondo.

Feci un respiro di sollievo.

«Mattia prendi la felpa» gli disse Maria.

Lui così fece e salutò Nunzio, poi si sedette vicino a me. In quel bellissimo banco.

«Congratulazioni, te lo meriti» gli dissi appena si sedette.

Mi feci da parte e lasciai spazio a Chri.

I due si abbracciarono.

«La prossima volta che mi fai una scenata del genere in sala prove vai a casa diretto, te lo dico» disse Todaro a Mattia interrompendo tutto l'entusiasmo.

Lui annuì.

Lo guardai più da vicino, aveva gli occhi rossi e sul suo viso si leggeva tutta la gratidine che aveva verso quel banco.

«Ma stai piangendo?» gli chiesi mentre la puntata andava avanti.

«No» mi rispose lui timido.

«Certo» gli risposi io.

Mi guardò e ci abbracciammo.

Che bello, non lui, il momento.

Più che semplice amicizia || Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora