Capitolo 24: "This is love"

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Tornammo dalla registrazione e aiutai subito Sissi con le valige e le mostrai la stanza dove avrebbe dormito.

Sembrava una ragazza abbastanza simpatica, era molto spontanea e poi cantava in modo fantastico.

«Questo è il tuo letto» le dissi appoggiando una delle sue borse lì sopra.

«Ok, grazie mille» mi rispose abbracciandomi. La lasciai un po' da sola e le diedi il tempo di sistemare le sue cose in stanza.

Mentre tornai in cucina vidi Serena triste sul letto, volevo tanto andare lì ad abbracciarla e a mostrarle il mio conforto, non era stato bello il nostro conforto in puntata e in qualche modo mi sentivo in colpa per lei. Paragonare due persone era bruttissimo, soprattutto due ballerine e due amiche. Non era colpa mia ma forse dopo tutto, anche io me la sarei presa con me stessa.

«Vado io, non ti odia, tranquilla» mi disse Albe sulla soglia della porta.

Gli sorrisi e mi diressi verso la cucina.

Lì trovai i tre dell'ave maria: Dario, Mattia e Christian.

«Com'è Sissi? Simpatica?» mi chiese Mattia appena mi vide avvicinarmi.

«Sì, abbastanza, sembra una persona molto socievole e gentile» gli dissi sedendomi vicino a lui.

«È anche carina, vero Dario?»
chiese Christian prendendolo in giro.

«Sì è vero, è carina» rispose lui senza rendersene conto.

E come per giustificarsi disse «Come sei carina anche tu Ilaria»

«Non dirlo, dopo Chri è geloso» gli spiegò Mattia.

«Ah ah che simpatici» risposi io mentre Christian stava sorridendo imbarazzato.

«Vado un attimo da Guido» ci disse Dario e poi si allontanò.

«Come sta Serena? Le parole della Celentano non devono essere state facili da buttare giù» mi chiese Chri.

«Beh, mi sembra che stia abbastanza bene, ora c'è Albe a consolarla, non volevo essere la terza incomoda» gli risposi evitando di specificare i dettagli.

«A proposito di terzi incomodi...» disse Mattia.

«Meglio se me ne vado, voi dovete parlare no? O mi sbaglio?» disse per poi allontanarsi.

Guardai negli occhi Christian ma pii abbassai lo sguardo verso l'isola.

«Ok, scusa» esordì lui.

«Nah, fa niente» gli risposi. In effetti mi era passata.

«Non è vero, so che non fa niente, davvero mi dispiace» disse cercando di giustificarsi.

«Christian, davvero, tranquillo. Non me la prenderei mai per una cosa del genere» gli risposi.

«Sei sicura? Perché Mattia mi ha detto che ci eri rimasta male ed è l'ultima cosa che vorrei» mi chiese.

«Davvero Chri, nulla di che... Mattia forse aveva ragione, ma ora che ci ho ragionato mi sono resa conto che non c'era motivo di rimanerci male, insomma, avrai avuto i tuoi motivi, pace» gli spiegai.

Mi sembrava quasi da matti arrabbiarsi per una cosa del genere, ok ci tenevo, ma non è che mi abbia fatto un torto enorme.

«Sicura? Se vuoi ti spiego anche il perché...» mi disse.

«Non ce n'è bisogno Chri» gli spiegai.

«Ma non ci sei rimasta male vero? Non voglio che magari stai male per colpa mia» mi disse.

«Christian, c'è solo un modo in cui potresti farmi stare male, e siamo ad anni luce da quel momento» gli spiegai.

Rimase un po' stranito, in effetti la mia frase, letta da occhi esterni, non doveva avere molto senso, ma mi ero capita io.

«Ok» disse.

Rimase in silenzio per un po' a guardarmi e questo mi metteva terribilmente in imbarazzo, ma per fortuna non ho mai avuto la problematica dell'arrossire.

«Va bene lo stesso se te lo do ora? Magari non ha il solito significato però potrebbe essere bello lo stesso...» mi disse avvicinandosi.

Gli sorrisi e lo abbracciai. Stavolta però era diverso, prima di allora lo avevo fatto già altre mille volte, eppure percepivo dei brividi nuovi, una sensazione diversa, bella.

«Ti voglio bene Illa» mi disse quando ci allontanammo. 

«Anche io Chri» gli risposi.

«Vado pure io da Dario» mi disse poco prima di andarsene.

Al posto suo arrivò il pettegolo della casetta: Alex.

«Amore che cresce o che si distrugge?» mi chiese curioso.

«Amicizia» gli risposi io in modo impassibile.

«Uhm, certo, fattelo dire da chi se ne intende "this is love"» mi disse.

«Sì, e tu hai un disco d'oro...» gli risposi.

«Beh, sai, non è un paragone del tutto sbagliato, io sono vicino al disco d'oro come tu sei vicina all'amore» mi disse cercando di farsi tornare i discorsi.

«O alla sua ammissione» concluse.

«Alex, senti, ho detto la prima cosa che è venuta in mente» gli spiegai.

«Beh, è il tuo subconscio allora» disse.

«Ho il subconscio più innamorato di quanto non lo sia io» gli risposi.

«Tanto so che vuoi avere sempre ragione tu, ma quando sarai felice insieme a lui, potrò dire "te lo avevo detto"» mi disse.

«Guarda che io sono già felice con lui» gli risposi.

«Vedi, più esplicito di così...» mi rispose allontanandosi e lasciandomi con i miei pensieri.

E se avesse ragione...

Spazio aiutrice:
Capitolo breve, ma era per non lasciarvi senza niente da leggere. Spero vi piaccia ugualmente ❤

P.S. vi adoro e grazie per tutte le stelline

Più che semplice amicizia || Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora