Christian's pov
Ero seduto nei divanetti in giardino con Alex, e la nostra conversazione passava da frasi di circostanza come "hai visto che bel tempo oggi?", a discorsi un po' più complicati che comunque mantenevano la loro superficialità come "tutto bene in sala prove?".
Per quanto mi sforzassi sapevo bene che la mia amicizia con Alex non era la prima cosa di cui avessi bisogno in quel momento.Dall'altra parte del muro, attraverso le finestre riuscivo a scorgere Ilaria e Francesco in cucina, lei stava preparando il pranzo e lui l'aveva raggiunta con un abbraccio dal dietro e un bacio sulla guancia. Insieme ridevano e sembrava che a loro due bastasse solo quello per essere felici.
Mi sentivo come l'ultima ruota del carro, destinata a staccarsi alla prossima buca o al prossimo sasso.Alex, come ormai di suo solito, notò ciò che mi turbava e, nonostante l'antipatia nei confronti di Ilaria, cercò di parlarmi della situazione ponendo le sue difese.
«Ti da fastidio vedere certe cose?» mi chiese per introdurre il discorso.
«Non lo so» risposi senza spostare lo sguardo dalla loro immagine.
«Sembrano così felici» aggiunsi.«Perché, credi che quando siete insieme voi due non sembriate altrettanto felici?» mi chiese attirando la mia attenzione.
«Che vuoi dire?» gli chiesi.
«Che Ilaria ha passato un momento difficile, più di uno, e forse non sono la persona adatta per dirlo però, ha il diritto di avere degli amici, ed è giusto che le persone che le stanno intorno la rendano felice»
«Io non le basto a renderla felice?» chiesi in modo innocente.
Vidi Alex sospirare, quel sospiro conteneva mille parole taciute.
«Se la pensi così forse non devi parlarne con me» aggiunse.
Si alzò dal divanetto e mi lasciò lì, solo, sotto al sole con i miei pensieri.
Tornai a guardarli dalla finestra, i loro sguardi si incontrarono varie volte e suoi loro volti nacquero molti sorrisi, quei sorrisi che un tempo nascevano sui nostri volti.
Finito il pranzo decisi di farmi coraggio e le andai a parlare.La raggiunsi in stanza e chiesi a Carola se per favore poteva lasciarsi da soli, lei si allontanò e notai che Ilaria stava piano piano iniziando a preoccuparsi.
«E' tutto ok?» mi chiese sedendosi sul suo letto.
«Dobbiamo parlare»
«Ok, parliamo» mi rispose indicando una porzione di letto vicino a lei «siediti» aggiunse.
Mi sedetti sul letto di Serena sperando che magari, mantenendo le distanze, sarei riuscito a ferirla di meno.
«Ho questo pensiero in testa da un po'» iniziai.
«Parla Christian per favore, mi stai mettendo ansia»
«Ti ricordi l'altro giorno in sala relax? Prima delle prove del tuo duetto con Crytical»
La vidi annuire così continuai il mio discorso.
«Prima che tu te ne andassi avevo detto di amarti, e so che non sei solita rispondere a queste cose, che per te è molto difficile dire "ti amo", ma pensavo che dopo il periodo buoi che avevamo passato qualcosa poteva essere cambiato»
«Christian mi dispiace davvero tanto è che in quel momento ero presa da mille cose da fare e-»
«E dovevi raggiungere Fra» dissi io al suo posto.
Ilaria alzò lo sguardo verso di me e riuscì a notare la confusione nei suoi occhi.
«Insomma, non te ne faccio una colpa, ma in questo ultimo periodo tu e lui siete diventati molto più stretti, prima in cucina ti ha messo le mano sui fianchi e ti ha dato un bacio sulla guancia, l'altro giorno eravate abbracciati sul divano, gli accarezzavi i capelli, ridevate di continuo, insomma... io non so più che pensare»
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Più che semplice amicizia || Christian Stefanelli
Fanficplot: dentro la casetta di amici, si formano talenti, e non solo. Grandi amicizie possono nascere... o forse grandi amori? Ilaria, buffa, sbadata, timida e fin troppo pura per la sua età. Christian, fragile, testardo, timido e fin troppo poco conf...