Capitolo 10: Cambio dello sfidante

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«Hai mai pensato di scrivere qualcosa?» chiesi a Elisabetta che era seduta accanto a me sul divano.

«Mi piacerebbe molto, vorrei sfruttare quest'occasione anche per questo» mi rispose.

«Sai l'anno scorso eri una di quelle che mi piaceva di più» le dissi.

«Grazie» mi rispose.

«Anche tu quando ti ho vista nella prima puntata mi sei piaciuta subito» mi disse lei.

«Davvero? Grazie» le risposi molto felice.

«Ragazzi» ci disse Maria dall'autoparlante collegato alla casetta.

«Sì?» le rispose Eli.

«Mi servono i ballerini» disse Maria.

«Ok» le risposi io avviandomi sulle gradinate assieme ai miei compagni.

«Ieri c'è stata l'assegnazione di una busta rossa» ci spiegò Mary.

«Alessandra Celentano, dopo aver visto la sfida mandata a Mirko dalla Peparini scrive questo» continuò lei.

Ci lesse una lettera mandata da Alessandra in cui spiegava che, Mirko, essendo con la maglia sospesa, non poteva sottoporsi ad una sfida.

«La produzione, da ragione ad Alessandra e Veronica lo viene a sapere» disse Maria.

«Così decide di cambiare il destinatario della lettera» finì lei.

«Facciamo così: Ilaria e Matt, voi siete gli unici che non potete essere in sfida visto che è la vostra insegnante a volerla. Chi di voi due va fuori a prendere la busta?» ci chiese Maria.

«Io» dissi alzando la mano.

Non so perché ma volevo togliermi da questa situazione, e il modo migliore mi sembrava questo.

«Ok vai pure» mi rispose.

Mi alzai e andai in giardino, scesi gli scalini e presi la busta rossa. Entrai in cucina e la girai.

Mi fermai di botto e con me anche il mio cuore. Ero nel mezzo alla stanza e tutti mi stavano guardando.

Rilessi per sicurezza il nome sulla busta ma lettere non cambiavano: c'erano tutte.

Alzai lo sguardo verso i miei compagni che mi guardavano sempre più straniti.

«Per chi è?» mi chiese Serena.

Mi avvicinai finalmente a loro e dissi quel nome.

«Christian» le risposi.

Lo guardai negli occhi e non lo vidi molto sorpreso, gli consegnai la busta e ne approfittai per sedermi vicino a lui.

Maria ne lesse il contenuto.

Lo sfidante, Dario, era molto forte. Lo avevo già incontrato fuori da qui qualche volta e lo ho rivisto nel filmato della produzione. Aveva un buon senso della musica, ritmo, dinamica, energia.

Non che Christian queste cose non le abbia, anzi. Ma sarebbe stati difficile per chiunque batterlo...

Devo ammetterlo, avevo paura.

«Che dici?» chiese Maria a Chri.

«Nulla, me lo aspettavo» le rispose lui.

«È una cosa che va fatta, e la farò, credo in me stesso e penso che lo potrò battere» concluse.

Gli accerezzai la schiena in segno di supporto e poi lasciai spazio a Mattia.

Le comunicazioni per oggi erano finite.

Dovetti tornare in sala prove per provare la nuova coreografia con Veronica.


«Ciao Ilaria, come va?» mi chiese appena mi vide.

«Bene dai» le risposi.

Ce l'avevo un po' con lei per aver messo in sfida Christian però era pur sempre la mia insegnate.

Poggiai le mie cose in un angolo e mi preparai per ballare.

«Aspetta un'attimo, prima di ballare volevo dirti una cosa» mi disse.

«Certo» le risposi avvicinandomi a lei.

«So che in casetta è arrivata la comunicazione della sfida che ho mandato a Christian» mi disse.

«Sì» le risposi.

«Ci tenevo a farti sapere che non mi interessa con chi fai amicizia, io sarò sempre imparziale. Mi dispiace se Christian dovrà uscire perché so che siete diventati amici però a me come ballerino non piace, o almeno fuori dal suo, e non posso far altro che portare avanti le mie idee» mi spiegò.

«Lo so non ce l'ho con lei in nessun modo, capisco che può essere difficile stare dall'altra parte. Se dovesse tener conto delle mie amicizie e di quelle di Matt non farebbe più sfide» le dissi.

«Ci tenevo a precisare questa cosa perché per me la complicità tra allievo e professore è importante, se non si ha fiducia non c'è rapporto e se non c'è rapporto per me quella è la porta. Non vorrei mai che tu non ti sentissi a casa mentre lavoriamo insieme» mi precisò.

«Nessun problema davvero, è il suo lavoro far entrare talenti, possiamo anche avere idee diverse, l'importante è che lei creda in me e che io abbia fiducia nei suoi confronti» le dissi.

«Perfetto, allora possiamo anche ballare» mi disse.

Mi misi in posizione e iniziammo a provare anche con l'aiuto di Giulia.

La coreografia era molto bella, si trattava di Modern contaminato sul brano "Glicine" di Noemi. Era molto potente ed energetica.

Finiamo di provarla ed ero molto entusiata del risultato.

«Come ti sembra?» mi chiese Giulia.

«Mi piace da impazzire» le dissi.

«Bene» mi disse con la sua risata contagiosa.

«Per oggi abbiamo finito» mi disse Veornica.

«Ok grazie» le dissi mentre andavo a riprendere le mie cose.

«Ciao» dissi uscendo salutando lei e Giulia.

Loro ricambiarono il saluto e tornai in casetta.

Più che semplice amicizia || Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora