Capitolo 34: Sorridere

1.3K 77 9
                                    

«Oi Carola» sentii dire mentre stavo ancora viaggiando tra i miei sogni notturni.

«Stai zitto! Ilaria dorme» rispose la ragazza.

A quelle parole aprii gli occhi. Il mio udito non mi aveva tradito, riuscivo a vedere una figura poco nitida, che somigliava a quella di Luigi.

«Ops...» rispose lui vedendomi sveglia.

«Buongiorno» dissi appena connettei il cervello con la realtà.

«Scusalo, non porta rispetto...» mi disse Carola rimproverando il suo "amico".

Mi alzai dal letto e mi stropicciai gli occhi per vedere meglio.

«Hai pianto?» sentii chiedere da Luigi.

Istintivamente mi venne da dire «Come scusa?»

«No, nulla...» rispose probabilmente essendo minacciato da Carola alle mie spalle.

«Uhm...» borbottai.

«Io vado a fare colazione» dissi ai due ragazzi.

Lasciai la stanza e andai verso la cucina. Prima di entrare mi fermai perché sentii Mattia e Christian parlare.

«Ieri ho visto Ilaria...» disse il moro.

«Com'era?» chiese il piccoletto.

«Non bene, deduco che sia per Raimondo vero?» chiese l'altro.

«Già... non te lo ha raccontato?» rispose lui.

«No... ma non ho voluto infierire, era molto scossa...» gli disse Chri.

«Beh se vuoi posso raccontartelo io» propose Mattia.

«No, se non me l'ha detto vuol dire che non lo devo sapere» rispose lui.

«Ma non sei curioso?» chiese l'altro ballerino.

«No, me lo dirà quando sarà il momento» gli rispose Chri.

Sorrisi a quelle sue parole. Sapevo di potermi fidare di lui, e oggi me lo ha dimostrato.

Appena cambiarono discorso decisi di entrare in cucina e venire allo scoperto.

«Buongiorno Ilaria» mi disse Mattia appena mi vidi.

Gli sorrisi e basta.

«Bundì» mi disse Christian.

«Buondì» gli risposi abbassando lo sguardo sul tavolo.

Si spostò dall'altra parte e venne accanto a me a fare colazione.

«Come stai oggi?» mi chiese in modo premuroso.

«Tutto ok...» gli risposi.

Mi prese la mano da sotto il tavolino.

Lo guardai un po' scioccato ma lui non ebbe reazioni, continuò a mangiare.

Feci lo stesso.

«Io vado, dopo ci si vede a provare?» mi chiese Mattia.

Annuii e lui se andò.

«Ora che non c'è Mattia, mi dici, davvero, come stai?» mi chiese di nuovo Christian approfittando della stanza vuota.

«Tutto bene Chri, davvero» gli risposi tentando di togliere il contatto tra le nostre mani.

Lui fece resistenza.

«Non sono scemo, mi dispiace che tu lo pensi ma non lo sono...» disse.

«Non penso che tu sia scemo, solo che non voglio che tu ti preoccupi per me, tutto qua» gli risposi.

«Ok, allora non mi preoccupo più...» disse lasciandomi la mano.

Cercai di replicare al suo gesto ma non seppi cosa dire.

Che hai fatto Ilaria? Incasini sempre tutto...

Ripresi la sua mano.

«Sto bene, davvero, ho capito che il Latino non fa per me e adesso imparerò a rassegnarmi» gli spiegai.

«Uhm...» borbottò.

«Che c'è? Non ti convince?» gli dissi ridendo.

«No è che, voglio essere sicuro che sia vero» rispose.

«Lo vedi questo?» dissi indicando il mio sorriso.

«Ieri non c'era» conclusi.

«Mi fido» disse.

«Ecco bravo, fidati» gli risposi.

Ci fu un attimo di silenzio...

«Ilaria» disse lui interrompendolo.

«Eh?» gli chiesi.

«Non smettere mai» disse.

«Cosa?»

«Di sorridere»

Spazio autrice:
Se mi volte bene andatemi a seguire, che la metto domande/reazioni sulla storia.
Anyways, so che il capitolo è corto ma mi piaceva, quindi beccatevi questo pezzetto di storia. ❤

Più che semplice amicizia || Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora