Capitolo 28 pt. 1

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Ilaria's pov
Stavo provando con Christian il passo a due che gli era stato assegnato da Raimondo, mentre proviamo un giro, per colpa un po' mia e un po' sua, metto male un piede e inciampo nello stesso cuscino che avevo appoggiato in terra in caso di caduta. Di conseguenza rischio di andare addosso a Chri ma per fortuna mi fermo prima.

Eravamo lo stesso molto vicini, potevo vedere i suoi occhi come mai prima e sentivo il suo respiro sulla mia pelle, la situazione non mi dispiaceva affatto, ma mi spostai, poggiai la mia testa sulla sua spalla e dopo gli diedi un bacio in fronte.

«Tutto ok?» mi chiese.

«Sì sì, tutto bene» gli risposi.

«Sono un po' stanca, continuiamo domani, buonanotte» gli dissi cercando di uscire da una situazione di disagio che, probabilmente, avvertivo solo io.

«No aspetta» mi chiese prendendomi per un braccio fermandomi.

Mi girai verso di lui con fare interrogativo.

«Grazie» mi disse.

«Mi ringrazi ancora per questo? Chri lo sai che lo faccio volentieri» gli risposi.

«No, non è questo - mi disse - io ti devo ringraziare per tutto, in generale, davvero»

«Ma se non ho fatto nulla...»

«Non è vero, per me fai tanto ogni singolo giorno, anche solo con un sorriso, per questo davvero, grazie» mi disse di nuovo.

Non ebbi una reazione ben precisa, mi aveva un po' spiazzato, in tutto, non mi aspettavo queste parole da lui. È vero siamo amici e abbiamo legato molto, ma pensavo che la cosa la percepissi solo io...

«Christian» gli dissi guardandolo negli occhi. Quei bellissimi occhi.

«Dimmi» mi rispose ricambiando il mio sguardo.

«...» mi bloccai, per non so bene quale motivo le parole che avevo intenzione di dire non mi uscivano dalla bocca, ero frenata.

Mi venne subito l'istinto di abbassare le sguardo e pensai a qualcosa da dire per rimpiazzare quel vuoto.

«Ti voglio bene» dissi alla fine guardandolo di nuovo in faccia.

Vidi un sorriso sulle sue labbra e mi abbracciò. D'istinto ricambiai, mai come in quel momento mi resi conto di quanto mi piacesse stare tra le sue braccia, mi sentivo protetta, al sicuro, felice.

«Buona notte» gli dissi salutandolo con un bacino sulla guancia.

«Buonanotte» mi rispose lui.

Mi allontanai dal salone e andai verso la mia camera, consapevole che sarei stata sola visto che ormai Serena vive da Albe e Carola in questi giorni rimane fuori a fumare per molto tempo.

Mi buttai sul letto come se fosse l'unico paradiso terrestre al mondo.

Mi venne spontaneo da urlare nel cuscino, in modo che il suono non si sentisse troppo forte, un urlo di sfogo e liberazione.

Dopodiché mi voltai a guardare il soffitto... ero più che convinta di aver fatto una cazzata là in salotto, ma mi andava bene.

Sentii la porta aprirsi ma non mi voltai, doveva essere Carola o forse Serena.
Invece vidi la presenza di una persona che proprio non mi aspettavo, Alex.

Mi venne in contro e, nonostante fossi seduta sul letto, mi abbracciò.

«Alex, tutto ok? Sai non è normale che tu mostri affetto in questo modo» gli dissi.

«Fai meno la spiritosa, volevo solo mostrare affetto...» mi rispose in modo scorbutico.

«Ok Alex, scusa, non volevo» gli dissi.

«No, scusa tu, non so cosa mi prende» disse giustificandosi subito dopo.

«Sicuro di star bene?» gli chiesi dopo averlo visto più malinconico del solito.

«No, non credo» mi rispose.

«Vuoi parlarne?» gli chiesi.

«No, non penso» mi rispose.

«Ok... allora... restiamo così» gli dissi mentre eravamo ancora un po' abbracciati.

«Sì» mi rispose.

«Ok» dissi tra me e me.

Più che semplice amicizia || Christian Stefanelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora