Storia

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Voce narrante.
Questa è una storia fuori da ogni schema, che narra l'odio di una figlia verso il proprio padre.
Un'odio che si intromette sempre tra loro due.

Sira Black odiava suo padre, ella non lo aveva mai conosciuto, ma il suo odio era nato dalla conoscenza che egli l'aveva abbandonata quando ancora non era nata.

Ma forse dobbiamo fare un salto nel passato per capire meglio la loro storia.

3 novembre 1980

Il mago Sirius Black e la sua fidanzata, Marlene Mckinnon, stavano festeggiando a lume di candela e qualche bicchiere di vino, il compleanno dell'uomo.

I due si erano conosciuti alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, erano compagni della stessa casa ovvero dei Grifondoro.

Nei loro primi anni non andavano molto d'accordo ma crescendo i due avevano cominciato a provare qualcosa l'uno per l'altra.
Purtroppo la loro storia d'amore era affacciata ad uno sfondo drammatico.

Il mondo magico era minacciato da un mago oscuro, il suo nome era Lord Voldemort, molti avevano timore di pronunciarlo, li suggestionava a tal punto da farli rabbrividire.

Sirius Black e Marlene Mckinnon facevano parte di un'organizzazione segreta per combattere questa minaccia; questa era chiamata ordine della fenice creata dal preside di Hogwarts Albus Silente.

In questa società vi erano altri membri, amici della coppia; ovvero James Potter con sua moglie Lily Potter, Remus Lupin, e Peter Minus.

Erano da molte settimane che Sirius e Marlene non si concedevano un po' di tempo per loro, troppo impegnati nel portare a termine le missioni che l'ordine affidava ai due.

Ma quella sera entrambi non volevano pensare all'oscurità che li circondava, volevano viversi, e quella sera era l'opportunità perfetta per Marlene di poter stare un po' con lui, e mentre mangiavano in tutta calma, nella loro casa a Godrics'hollow; Sirius portò una mano su quella di lei, appoggiata sul tavolo.
Marlene si fece trascinare da quel contatto così soave e delicato.

"Sei bellissima" mormorò Sirius guardandola negli occhi.

"Grazie, tu sei molto elegante" sussurrò la donna arrossendo lievemente.

"Mi era mancato stare un po' con te" disse Sirius con tono dolce.
"Anche a me" disse Marlene di rimando per poi sospirare.

"È solo che mi dispiace festeggiare il tuo compleanno con questa situazione alquanto crudele.
E non ti nascondo che ho molta paura durante le missioni" Sirius non la interruppe sapeva che, Marlene, aveva bisogno di parlare, sfogarsi.
Era una circostanza che la turbava molto e si vedeva dai suoi occhi.
"E adesso ho molta più paura" aggiunse subito dopo.

Sirius aggrottò la fronte e inarcò le sopracciglia, mentre la mano di Marlene aveva aumentato la presa su quella di lui.
"Lene" disse "perché sei preoccupata? Si risolverà tutto.
Insieme all'ordine noi potremmo sconfiggerlo" aggiunse.

Ma Marlene non stava parlando dell'oscuro signore, ma di un'altra circostanza e Sirius capì dal suo sguardo che c'era qualcosa che la preoccupava ulteriormente.
"Non è lui il problema al momento, Sir" rispose la giovane donna.

"E allora quale?" Convenne Sirius.

Marlene lo guardò dritto negli occhi e portò entrambe le mani sulle sue e le accarezzò con fare delicato, toccando la sua pelle morbida e calda.

"Mi preoccupa che, per un po', non potrò partecipare alle missioni con te" Sirius a quelle parole alzò un sopracciglio, alquanto confuso.
"Non capisco, perché non potresti?" Chiese impacciato, Marlene fece un piccolo sorriso e si morse leggermente il labbro inferiore.

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